Il germogliatore, un grande alleato per un'alimentazione sana

Il germogliatore è l'apparecchio che permette di coltivare i germogli in casa, in poco spazio e in totale sicurezza. Scopriamo come e su quale soluzione puntare
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Che cos'è un germogliatore e come utilizzarlo


Buoni ma soprattutto sani, da gustare sia cotti che crudi e usare per insaporire numerose pietanze o mangiarli da soli: il germogliatore è l'apparecchio domestico pensato per fare germogliare contemporaneamente diverse tipologie di semi, adatti al consumo alimentare.

Una soluzione che sta riscuotendo un significativo successo. In Oriente, i semi germogliati vengono consumati da millenni; in Europa, invece, solo dal secolo scorso.
Oggi, in Italia, complice il crescente numero di persone che si avvicinano all'alimentazione vegetariana e vegana, il suo impiego è in continuo aumento.
In commercio, esistono germogliatori di varie dimensioni e materiali; i più comuni sono quelli di plastica, terracotta, ceramica e tessuto naturale. Sono dotati di svariati scomparti o cassetti, divisi tra loro, in cui si posizionano i semi per germogli. In alternativa, alcuni modelli, ideali per chi è alle prime armi, contengono un solo tipo di seme.

In genere, le differenti sezioni sono forate o hanno delle aperture che consentono il passaggio di aria, così da evitare la formazione di muffe. Inoltre, è presente un cassetto inferiore o un sistema studiato per la raccolta delle acque reflue che, essendo ricche di nutrienti, possono essere sfruttate per innaffiare le piante.

In questo modo, possiamo coltivare i semi germogliati in casa, in poco spazio e in totale sicurezza. Scopriamo come.


Come si coltivano i germogli in casa


I germogli, ovvero le piccole piantine germogliate dal seme, sono dei concentrati di vitamine. Contengono anche un prezioso apporto di proteine, fibre e sostanze minerali; ecco perché è importante introdurli nella propria dieta, soprattutto d'inverno, quando l'offerta di prodotti freschi di stagione è più limitata.

Quali sono i germogli migliori? Si addicono sia i chicchi di cereali, come grano o segale, che i legumi, quali lenticchie o ceci, i semi di senape e ravanello, il sesamo e i semi di girasole.
Nei negozi di prodotti biologici si trovano anche miscele di sementi.

Passiamo ora all'aspetto pratico: come si coltivano i germogli in casa?

Per germogliare, i semi hanno bisogno di acqua, ossigeno e luce (non esposizione diretta ai raggi del sole), mentre la temperatura ideale è compresa tra i 18° e i 22° C.
Innanzitutto, vanno sciacquati in un colino sotto l'acqua corrente e messi in ammollo tutta la notte, in una quantità di liquido pari al doppio o al triplo del loro volume.

Come si coltivano i germogli in casa, da medistok.ru
Il mattino dopo, occorre sgocciolare i semi, avendo l'accortezza di eliminare quelli che non si sono gonfiati e le bucce vuote, mentre quelli gonfi o germogliati vanno riposti all'interno degli appositi ripiani e sciacquati abbondantemente ogni mattina e ogni sera sempre sotto l'acqua corrente (i ceci e la soia si possono lavare tre o quattro volte al giorno).

Si procede poi con l'eliminare l'acqua in eccesso e porre il germogliatore in un posto illuminato.

Nell'arco di qualche giorno, il seme si aprirà, di seguito spunteranno le radichette e le prime foglioline della pianta; da quel momento, i semi germogliati possono essere consumati.
In base alla tipologia, saranno necessari da uno a cinque giorni per ottenere il germoglio.

I germogli ricavati si possono gustare crudi o cotti, in questo caso, però, perderanno parte dei loro nutrienti. Si possono tenerein frigo, non congelati, per un altro paio di giorni prima di mangiarli.


Vari tipi di germogliatore


In commercio, come già anticipato, esistono varie tipologie di germogliatori che differiscono per dimensioni, forma e materiali.

Partiamo dal cosiddetto vaso germogliatore: si tratta di un comune barattolo, interamente di vetro, simile a quello impiegato per le conserve. L'unica differenza è data dal tappo che presenta una retina metallica, utile per consentire la fuoriuscita dell'acqua in eccesso ed evitare i ristagni.

Vaso germogliatore, da matas.dk
Questa soluzione è indicata per chi ha poco spazio e pretese, in quanto permette di coltivare un solo seme per volta; in particolare, sono da preferire i semi di medie dimensioni tra cui quelli di miglio, girasole e di lino.

Tra le idee salvaspazio troviamo il sacchetto germogliatore, che può essere appeso mediante il laccio utilizzato per chiuderlo. Prodotto con tessuto naturale (lino e canapa), crea un ambiente umido e al riparo dalla luce, ideale per far germogliare i semi di legumi e di cereali.
Si caratterizza per l'alta capacità di traspirazione, che previene l'insorgere di muffe, e la durata nel tempo.

Sacchetto germogliatore, da sproutpeople.org
Tra le alternative più diffuse spicca il germogliatore di plastica a vaschette.

È realizzato in materiale plastico resistente e suddiviso in vaschette o sezioni, così da far germogliare più semi diversi contemporaneamente. Inoltre, è dotato di un sistema di drenaggio dell'acqua per scongiurare la formazione di ristagni e muffe.

Oltre che per la praticità, si contraddistingue per il design curato, che lo rende facile da usare e bello da vedere.

Germogliatore di plastica, da bdjobs7.com
Design accattivante pure per il germogliatore di terracotta; chiamato Terra di Siena, può essere riposto in bellavista su un ripiano della cucina o sul balcone.

È formato da quattro vaschette di terracotta impilabili che si possono ruotare per garantire ai semi il giusto apporto di luce/buio, a seconda delle loro esigenze. In questa maniera, germoglieranno allo stesso tempo sia i semi che necessitano di luce e aria sia quelli che hanno bisogno di buio e umidità.

Germogliatore di terracotta, da Ikea
Anche in questo modello è assicurato il passaggio di aria tra le vaschette, grazie a un peculiare sistema di aperture. In più, è provvisto di coperchio ed è sollevato da terra per evitare ristagni d'acqua.
Germogliatore automatico, da eko365.si Spazio poi ai germogliatori automatici: sono più costosi rispetto a quelli manuali ma richiedono una minore manutenzione e permettono di far germogliare i semi molto più velocemente.

Non occorre innaffiare quest'ultimi, in quanto l'apparecchio pensa a farlo in autonomia, appunto, con un sistema elettrico che pompa acqua, a volte aiutato da un timer per regolare l'erogazione in modo da ridurre il pericolo di ristagni d'acqua e la formazione di insalubri muffe.

Di norma, sono costituiti da un'unica vaschetta ma possono essere previsti dei cestelli aggiuntivi.


Germogliatore, ecco alcuni modelli


Per finire, diamo un'occhiata ai modelli più consigliati presenti sul mercato.

Il migliore per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo è il germogliatore manuale Geo Plus di Bavicchi. È composto da quattro vaschette realizzate in materiale plastico BPA free, adeguate al contatto con gli alimenti, che possono essere impilate l'una sull'altra; ciascuna delle quali, a sua volta, è suddivisa in quattro zone, così da poter coltivare simultaneamente fino a dodici varietà diverse di semi (la vaschetta posta alla base ha la funzione esclusiva di raccogliere l'acqua in eccesso).

Il germogliatore Geo Plus di Bavicchi
Di contro, la plastica con cui è fatto non è estremamente resistente: attenzione, quindi, a non farlo cadere a terra o a sottoporlo a urti che potrebbero danneggiarlo. Costa 27,90 euro.

La stessa azienda propone Geo Terra di Siena che, come sottolinea il nome, è in terracotta senese, la cui porosità è perfetta per far germogliare i semi in maniera rapida, mantenendo costante il livello di umidità.

Il germogliatore Geo Terra di Siena
La forma esagonale dei quattro ripiani impilabili permette di sistemarli in modo da lasciar passare la giusta quantità di luce e aria. Non sono adatti per la coltivazione dei germogli mucillaginosi, come quelli di lino. È disponibile a 28,73 euro.

Concludiamo la nostra carrellata con un esempio di germogliatore automatico: Germoglio 67985 di Siqur Salute.

Il germogliatore automatico Germoglio di Siqur Salute
Ha un peso di 2 kg e un basso consumo energetico, è silenzioso e provvisto di due programmi: un ciclo di innaffiatura con intervalli di trenta minuti, indicato per la maggior parte dei semi, e uno con intervalli di quattro ore, per i semi mucillaginosi.

È una delle soluzioni più performanti, ma anche più costose: il suo prezzo è di 149 euro.

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Germogliatore, cos'è e come usarlo
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