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Ormai tutti conoscono il pellet.
È un combustibile ottenuto da biomassa legnosa essiccata e pressata in cilindretti. Il pellet ha un'alta densità energetica, pari a circa il doppio del legno in ciocchi, ed è dotato di altre caratteristiche (basso contenuto di umidità, minima produzione di ceneri dopo la combustione, prezzo abbastanza contenuto) che lo rendono una valida alternativa ai tradizionali combustibili utilizzati per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
In commercio esistono diverse tipologie di generatori a pellet. Ci sono le stufe, che vengono utilizzate per produrre calore nelle abitazioni, e poi ci sono le caldaie e le termostufe, che servono per scaldare l'acqua per usi sanitari e per l'impianto di riscaldamento. Cerchiamo di capire le differenze far queste tre tipologie di impianto a pellet.
Le stufe a pellet integrano o sostituiscono l'impianto tradizionale di riscaldamento, ma non sono collegate all'impianto termoidraulico come le termostufe, che invece sono vere e proprie caldaie in grado di riscaldare anche l'acqua sanitaria e per il riscaldamento degli ambienti. Nell'immagine a fianco, tratta dal sito di La Nordica, è riportato un esempio di stufa a pellet.
Le stufe a pellet funzionano per irraggiamento, ossia irraggiano il calore della combustione verso la stanza in cui sono installate. L'irraggiamento è favorito dai materiali da cui è costituito l'involucro, spesso ceramiche o ghise. Le stufe a pellet funzionano, però, anche per convezione, ossia riscaldano gli ambienti immettendo aria calda attraverso le griglie poste nella parte superiore della stufa. Alcuni modelli di stufa a pellet prevedono la possibilità di un collegamento con sistemi di canalizzazione dell'aria calda, in modo da poterla convogliare in altri locali adiacenti.
Le caldaie a pellet possono sostituire la vecchia caldaia a gas o gasolio senza dover rivoluzionare l'impianto termoidraulico esistente. Quindi, anziché riscaldare l'ambiente in cui sono installate come le stufe, scaldano l'acqua che circola nell'impianto di riscaldamento e l'acqua per usi sanitari.
Le caldaie a pellet hanno bisogno di essere collegate ad un serbatoio, silo o magazzino dedicato da cui prelevare automaticamente il pellet. Per caldaie di piccola dimensione è sufficiente avere un serbatoio per il pellet di alcune centinaia di litri, che corrisponde ad un'autonomia di qualche giorno. Per caldaie più grandi è invece consigliabile un silo o un magazzino dedicato, che permettono un'autonomia di qualche settimana.
Prima dell'installazione di una caldaia a pellet è fondamentale verificare la disponibilità di spazio nel locale caldaia. In genere sono sufficienti 10mq. Qualora lo spazio a disposizione sia inferiore, si potrebbe collocare lo stoccaggio del pellet in un locale adiacente alla centrale termica, così come vediamo in questa immagine tratta da ÖkoFEN.
Quando si sceglie una caldaia a pellet per riscaldare un'abitazione, è utile valutare anche l'installazione di un serbatoio di accumulo per l'acqua calda. Questa opzione permette di avere immediatamente a disposizione acqua calda sanitaria nei momenti della giornata in cui la caldaia è spenta da molte ore (ad esempio di notte) ed anche quando la caldaia fa parte di un sistema integrato, magari da pannelli solari.
Tra i vari modelli di caldaia a pellet esistono quelle in grado di bruciare sia pellet che cippato, adeguando automaticamente le impostazioni in base al combustibile che si utilizza. Ci sono poi caldaie a doppia alimentazione, a pellet e legna, che sono dotate di due camere di combustione separate, così da riuscire a passare agevolmente da un combustibile all'altro senza interrompere il funzionamento.
Per chi ha una caldaia tradizionale installata di recente, c'è anche la possibilità di non sostituirla completamente, ma di applicarvi un particolare bruciatore a pellet nella parte anteriore.
Le termostufe a pellet sono generatori di calore in grado di svolgere contemporaneamente le funzioni di una stufa e di una caldaia. Quindi, oltre ad immettere aria calda negli ambienti, possono riscaldare l'acqua dell'impianto di riscaldamento e l'acqua per usi sanitari.
A differenza delle caldaie a pellet che devono essere installate in un locale apposito, le termostufe possono essere collocate anche all'interno degli ambienti domestici. Esteticamente si differenziano molto poco dalle stufe. Nell'immagine a lato ne vediamo un esempio prodotto da Edilkamin. Le termostufe posseggono elementi tecnici in comune con le stufe (ad esempio il serbatoio integrato per il pellet o anche la conformazione del focolare), tuttavia funzionano in modo diverso. Infatti le termostufe hanno la caratteristica di essere dotate di uno scambiatore di calore capace di riscaldare grandi quantità di acqua per il riscaldamento e per usi sanitari.
Quando si sceglie una termostufa per riscaldare un'abitazione, è utile valutare anche l'installazione di un serbatoio di accumulo per l'acqua calda. I motivi sono i medesimi descritti per le caldaie a pellet.
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