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Nella progettazione e nella realizzazione di una moderna casa non si può non tenere conto delle spese necessarie per i futuri consumi energetici connaturati all'utilizzazione della casa stessa.
Le attuali norme e leggi in materia indicano in maniera precisa i valori di trasmittanza degli involucri e delle varie componenti edili degli edifici, sia che si parli di solai, di pareti oppure di infissi. Anche le moderne tecnologie impiantistiche, indipendentemente dalle soluzioni che si vogliono adottare, permettono di ridurre notevolmente i consumi rispetto alle soluzioni costruite degli anni passati, incrementando anche significativamente il comfort.
Molto probabilmente, la valutazione più semplice ed immediata, che il proprietario della nuova casa da realizzare si troverà a fare, riguarderà la possibilità di utilizzare un'unica fonte di energia per soddisfare tutte le esigenze di consumo in casa.
Tale valutazione, nella maggior parte dei casi e per la maggior parte delle abitazioni in città o in piccoli centri abitati metterà a confronto vantaggi e svantaggi dell'utilizzo del gas metano di città rispetto all'impiego dell'energia elettrica e prenderà in considerazione l'integrazione, per entrambi, con le fonti alternative di energia.
Naturalmente, tali valutazioni partono dal presupposto di interventi che si realizzeranno in centri abitati metanizzati, ossia raggiunti da una rete di distribuzione del gas metano di città, nonché centri abitati raggiunti anche dalla rete nazionale di distribuzione dell'energia elettrica.
Avendo, in teoria, la possibilità di realizzare qualsiasi tipo di impianto, la scelta dell'impiego dell'energia elettrica sembra essere nettamente favorevole rispetto a quella del gas metano di città o eventualmente del gas propano liquido (GPL).
È noto a tutti che, a fronte dell'ammortamento del costo iniziale, l'installazione di pannelli solari fotovoltaici consente teoricamente, per un tempo illimitato, un significativo abbattimento della bolletta elettrica e anche la possibilità di accesso ad incentivi non trascurabili economicamente, sebbene, negli ultimi tempi, le tariffe incentivanti siano state sensibilmente ridotte a fronte di un aumento degli obblighi amministrativi necessari all'ottenimento degli incentivi stessi.
I consumi e l'inquinamento generati dalle apparecchiature elettriche moderne sono ridotti, nell'ambito del condizionamento e del riscaldamento, da tecnologie come quelle inverter e a pompa di calore. Anche i comuni e moderni elettrodomestici, come lavastoviglie e lavatrici, hanno bassi consumi elettrici legati, oltre che alle suddette tecnologie, anche alla possibilità di sfruttare l'energia solare termica.
Una semplice valvola a tre vie permette, ad esempio, ad una lavatrice o ad una lavastoviglie di impiegare acqua calda prodotta da pannelli solari termici, quando disponibile, invece di riscaldarla con la classica resistenza ad energia elettrica. In tal modo, nelle calde giornate primaverili o in quelle estive i consumi di tali elettrodomestici possono ridursi anche fino al 20-30% dei consumi standard. In una casa moderna anche la cucina può essere dotata di piani cottura ad induzione elettrica ed il gas metano, anche in questi casi può essere sostituito dall'elettricità.
Circa la realizzazione degli impianti, le case isolate o le tipiche villette a schiera offrono sicuramente, ai loro proprietari, diversi gradi di libertà in più rispetto a chi vive in città e generalmente in condominio. Per questi ultimi, infatti, è pressoché impossibile avvalersi di fonti alternative di energia, come ad esempio quelle basate sui pannelli solari fotovoltaici o termici.
Una delle condizioni fondamentali per l'installazione e l'utilizzo dei pannelli solari (siano essi termici o fotovoltaici) è l'avere a disposizione una superficie soleggiata minima necessaria. In termini di dimensionamento si può considerare che, per una famiglia di quattro persone adulte che abitano in una casa di circa 100 metri quadrati, le esigenze di acqua calda sanitaria per gli usi quotidiani possono essere integrate con un pannello di circa 2,5 metri quadrati, dotato di serbatoio di accumulo di 200 litri.
Per quanto riguarda i pannelli solari termici, essi permettono, in alcuni periodi dell'anno (quelli più caldi come primavera ed estate), di far fronte completamente alle esigenze di acqua calda sanitaria, tutto ciò compatibilmente con la regione geografica di riferimento.
L'aggiunta di un ulteriore pannello solare termico di pari dimensione potrà permetterà di lavorare ad integrazione della fornitura di acqua calda per gli elettrodomestici come sopra descritto, con una occupazione totale di superficie di circa 6-7 metri quadrati.
Dal punto di vista degli impianti fotovoltaici, un impianto casalingo dimensionato sulla base dei consumi annui sarà caratterizzato da un certo numero di kW di produzione. Usualmente, per le esigenze standard di un appartamento di 100 metri quadrati, il dimensionamento tipico è di un impianto da 3 kW, potenza che, tradotta in dimensioni dei pannelli FV impiegati, porterà ad una superficie complessiva occupata dall'impianto pari a circa 25/30 metri quadrati.
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