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Le gardenie, originali delle regioni tropicali di Africa e del sud dell'Asia, sono piante molto rigogliose ed estremamente profumate. Le specie sono circa 250 ma la più diffusa in Italia è la Gardenia Jasminoides i cui fiori sbocciano durante tutta l'estate.
Le specie amoena invece fioriranno in autunno mentre la Gardenia Thunbergia lo farà durante l'inverno.
Molto utilizzata in ambito della profumeria, questa pianta assume significati di purezza e sincerità d'animo.
L'uso di portare un fiore di gardenia all'occhiello nel '800 le diede anche significato di eleganza e nobiltà. Attualmente è molto usata oltre che per decorare i giardini, anche per creare meravigliosi allestimenti per matrimoni.
Primo consiglio per mettere in dimora una giovane pianta di gardenia: quasi sicuramente queste verranno acquistate in un vivaio luogo in cui le piante cresceranno in un ambiente protetto e nelle migliori condizioni.
Bisognerà quindi considerarle nè più nè meno, alla stregua dei cuccioli, quindi abituandole pian piano alla nuova situazione.
Evitare quindi di metterle immediatamente in giardino e farle adattare pian piano al loro nuovo clima.
Per i primi giorni meglio tenerle dentro casa, soprattutto di notte, sistemandole fuori la mattina, al sole per un paio d'ore, ma solo se la temperatura non supererà i 25° C. Una settimana sarà sufficiente prima di passare poi alla messa in terra definitiva.
Come le ortensie, amano tantissimo il terreno acido con un Ph con valori che oscillano tra 5,0 e 5.5 circa. Misurare questo valore ormai è molto facile perché con meno di 20 euro si potranno acquistare su Amazon strumenti appositi, molto affidabili.
Per avere un terreno acido bisognerà mischiare un 50% di terra con del concime organico (il letame), un 25% di torba e un 25% di sabbia.
Se questo non dovesse bastare si possono aggiungere aghi di pino o fogliame di quercia, perché sono un ottimo concime naturale per rendere più acida il terreno a costo zero.
È bene ricordare che tutte le piante acidofile richiedono somministrazioni regolari di solfato o chelato di ferro per risolvere il problema del mancato assorbimento di ferro.
Fare un buco grosso circa il doppio del pane della pianta, che dovrà essere tirato fuori dal vaso tutto intero. Romperlo sotto leggermente con le mani in modo che le radici riescano a uscire.
Inserire quindi il pane nel buco riempito in precedenza con un po' di terra e se vogliamo un terreno più acido, uno strato di aghi di pino alla base del foro, riempiendolo in seguito sui lati, con terreno adatto a piante acidofile.
Questo lo si potrà acquistare o realizzarlo come descritto nel paragrafo precedente. Comprimere infine il terreno con le mani finché la gardenia non sarà stabile.
Questa pianta ha bisogno di una posizione luminosa del giardino ma allo stesso tempo ombrosa. Il posizionamento di una pianta è uno degli elementi essenziali per una buona fioritura.
Siccome la pianta risulta molto sensibile conviene fare una distinzione.
Al Sud Italia è meglio che non prenda sole, visto che le temperature mediamente sono molto più alte. A nord invece sarebbe meglio una zona dove la pianta riceverà solamente i raggi della mattina.
Ama inoltre il caldo umido, fino al 60/70%.
Sotto gli 8°C circa è consigliabile pacciamare alla base della pianta per proteggerla oppure coprirla con un tessuto non tessuto per proteggerla.
Ribaltando il concetto del dillo con i fiori, la pianta come ogni essere vivente ha un proprio linguaggio. Monitorando attentamente la gardenia essa potrà comunicarci alcune sue mancanze attraverso le foglie.
Se ad esempio si dovessero vedere foglie che iniziano a ingiallire possono esserci due motivazioni. La prima è una carenza di ferro risolvibile con qualche prodotto apposito. La seconda è che forse sta ricevendo acqua con troppo calcare.
Per quanto riguarda l'acqua bisogna fare veramente molta attenzione perché la gardenia risulta molto sensibile in questo particolare frangente.
Potrebbe essere necessario solamente far decantare l'acqua un paio di giorni nell'innaffiatoio o in una vasca apposita, ma se l'acqua risulta essere molto ricca di calcare, converrebbe comprare un addolcitore.
Anche in questo caso la pianta ci sta comunicando che qualche cosa non va per il verso giusto. Ovviamente se la pianta dovesse essere colpita da forti piogge o grandinate, la prima cosa che perderà sono i fiori.
Normalmente però questi rimangono ancorati alla pianta anche quando sono secchi.
Se questo non dovesse accadere vuol dire che si sta innaffiando troppo la gardenia oppure che sia presente un ristagno idrico, cosa che è estremamente deleteria per la maggior parte delle piante.
Questo secondo caso può avvenire se la pianta è sistemata in una depressione del giardino. Si può quindi procedere in vari modi.
Il più radicale sarà quello di spostare l'intera pianta. Altrimenti alleggerire il terreno con della sabbia o mettendo un sottostrato di ghiaia che permetterà al terreno di drenare meglio.
Comprare una pianta di gardenia in un vivaio è certamente comodo, ma riprodurne una per talea darà sicuramente più soddisfazione avendo oltretutto la certezza di ottenere un clone perfetto della pianta madre.
Per fare questo genere di operazione il luogo giusto sarà quello il più ombreggiato possibile del giardino.
I rami da tagliare per ottenere le talee di gardenia non dovranno essere troppo legnosi. Scegliere quindi quelli più giovani che non hanno ancora assunto una colorazione marrone scuro, lunghi circa 15 centimetri.
Il taglio va effettuato il più in obliquo possibile. Tagliarne più di uno perché la riuscita non sarà del 100%.
Prendere un vaso con dei fori coprendoli poi con del materiale, come dei vecchi cocci, per non far fuoriuscire la terrà ma in modo da non bloccare il drenaggio.
Riempire il vaso con del terriccio torboso misto a sabbia (un a parte di terriccio, due di torba). Comprimerlo con le mani senza esagerare.
Togliere quindi tutte le foglie, lasciando solamente le ultime due in cima, tagliandole però per due terzi. Ora bisognerà fare un'operazione quasi chirurgica.
Con un taglierino incidere la parte di ramo che andrà inserita nel terreno ogni mezzo centimetro circa. Questo taglio orientativamente non deve essere più profondo di un terzo del diametro del rametto.
Questo permetterà alla talea di radicare molto più facilmente.
Per aiutare il piccolo ramo di gardenia ulteriormente, immergerlo in un ormone radicante prima di inserirlo nel terreno. Le talee andranno interrate a pochi centimetri dalle foglie (cerca cinque). Procedere quindi all'innaffiatura, nebulizzando anche leggermente le foglie.
Ricoprire con della plastica trasparente il vaso, assicurandolo con uno spago in modo da formare una piccola serra, sistemandole in un luogo caldo ad almeno 20°- 25° e abbastanza luminoso, ma metterle comunque al riparo durante le ore più calde.
Bisognerà innaffiare la pianta regolarmente (togliendo ovviamente la plastica) assicurandosi però che il terriccio risulti umido e non bagnato ed eliminando eventuale condensa dalla plastica prima di rimetterla.
È molto importante non bagnare le foglie ma soprattutto, innaffiare con acqua a temperatura ambiente e non calcarea.
Se la radicazione ha successo lo si potrà notare dalla comparsa di nuovi germogli.
A quel punto togliere la plastica e solo quando la pianta emetterà getti vigorosi, trapiantarla in un vaso più grande.
Come si vede però nel video qui sopra, esistono vari metodi per creare delle talee, solitamente la scelta viene influenzata da preferenze soggettive.
La potatura delle gardenie è abbastanza semplice e andrà effettuata dopo la sua fioritura, appena i fiori appassiranno, ma soprattutto mai con una temperatura sotto i 18°C. Munirsi di semplici cesoie che andranno però disinfettate opportunamente.
Non bisogna infatti dimenticarsi che le piante sono esseri viventi e subiscono veri e propri traumi con queste operazioni. Basterà immergerle in una soluzione di acqua e alcool.
Procedere quindi eliminando circa la metà dei rami più vecchi, facilmente individuabili perché presenteranno una colorazione più scura. Quest'operazione favorirà la crescita di quelli nuovi.
A questo punto bisognerà solamente rifinire la forma della pianta accorciando i rami più giovani sopra ai nodi fogliari, in modo da facilitane in seguito lo sviluppo.
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