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Natale col Furoshiki, l'arte giapponese di impacchettare i regali

Selezionare i tessuti, scoprire come avvolgerli e impreziosirli: ecco i trucchi per fare dei pacchetti regalo originali e sostenibili con i furoshiki giapponesi
Pubblicato il

Fare i pacchetti con i furoshiki


Natale green per gli italiani, che in occasione delle prossime festività, hanno deciso di adottare dei comportamenti ecosostenibili, tra questi, rientra il riciclo della carta regalo. Secondo una ricerca condotta da mUp Research e Norstat per Facile.it, il 46,7% degli intervistati ha dichiarato di volerne ridurre l'uso, riutilizzando quella dello scorso anno.

Per un Natale 2019 ancora più sostenibile, possiamo prendere ispirazione dalle tradizioni del Sol Levante. Arrivano dal Giappone, infatti, i cosiddetti furoshiki.
Di cosa si tratta? Scopriamolo, nel dettaglio.


Le origini dei furoshiki


I furoshiki hanno origini molte lontane. Già intorno al 710 a.C., un panno, conosciuto con il nome di tsutsumi, veniva usato per avvolgere i beni pregiati dei templi. È tra il XII e il XVI secolo che assume la denominazione di furoshiki e cambia destinazione d'uso.
Queste stoffe giapponesi, spesso decorate con stemmi di famiglia, erano utilizzate per custodire i vestiti durante i bagni nelle strutture pubbliche, per non confonderli con quelli degli altri.

Dopo il bagno, si trasformavano in una sorta di tappetino su cui cambiarsi, da qui il nome furo, bagno, e shiki, dispiegarsi.

Diversi usi dei furoshiki, da lardecoracao.com
Ben presto, i furoshiki hanno ispirato altri impieghi. I primi ad adoperarli per contenere oggetti differenti furono i commercianti di tessuti e i librai, che li usavano per trasportare preziosi volumi.

Oggi, i membri del parlamento giapponese li adottano per portare i documenti e le donne anziane per fare la spesa. E poi, ancora, vengono utilizzati per confezionare i libri di scuola, il pranzo e persino i regali.

Un simbolo di particolare eleganza, che riflette il delicato e sofisticato senso di ospitalità degli abitanti del Sol Levante, e che sta conquistando anche noi occidentali.
Che ne dite di sceglierlo per fare i pacchetti regalo per l'imminente Natale? Ecco come.


Imparare la tecnica del furoshiki


In pratica, il furoshiki di fatto è un ritaglio di stoffa quadrato e decorato con cura, oggetto di molte tecniche di piegatura tradizionali. Esistono tanti modi di avvolgere il furoshiki, quelli principali, però, sono tre:

  1. Il Fukuza-zutsumi consiste nel piegare il tessuto attorno all'oggetto, solitamente di piccole dimensioni, senza annodarlo. In genere, come stoffa si usa la seta pesante.

  2. L'Otsukai-zutsumi prevede un solo nodo che deve essere appena accennato quando si utilizzano le stoffe giapponesi di seta, più stretto con quelle di cotone.

  3. Nello Yotsu-musubi, impiegato per contenere gli oggetti più pesanti, invece, si eseguono due nodi.


Vari tipi di furoshiki, da zerowasteroadfamily.com
Per fare i pacchetti dei vostri prossimi regali di Natale, è consigliato ricorrere alla seconda di queste tecniche. Come procedere?

Innanzitutto, scegliamo il tessuto che desideriamo usare per confezionare i vari doni.
Una volta scelta la stoffa, stendiamola con il lato interno rivolto verso l'alto e mettiamo al centro ciò che vogliamo impacchettare.

Solleviamo un angolo del tessuto e avvolgiamo il regalo, facciamo la stessa cosa con l'angolo opposto. Uniamo i due angoli rimanenti al centro, intrecciamoli e chiudiamoli con un nodo.
Una soluzione semplice ma di grande effetto per chiunque riceverà il nostro furoshiki natalizio.


Furoshiki, quali tessuti scegliere e come usarli


Di norma, la stoffa del furoshiki è di forma quadrata e fatta di diversi materiali quali cotone, garza, seta, ma anche tessuti sintetici. Le dimensioni possono variare a seconda delle necessità; 45x45 centimetri è la misura più comune.

In commercio, esistono numerose proposte pensate ad hoc.

Musubi, ad esempio, è un brand di Kyoto che da oltre 80 anni produce furoshiki di differenti misure, stampe e nuance.

Che ne dite di optare per quelli della collezione Ukiyo-E?
Arricchiti con paesaggi e personaggi che si ispirano alla cultura giapponese, sono perfetti per avvolgere una bottiglia di vino da portare in dono al prossimo invito a cena. Sarà una vera delizia sia per gli occhi che per il palato.

La collezione Ukiyo-E di Musubi
Per confezionarla, è sufficiente distendere la stoffa scelta come un rombo e posizionare la bottiglia in piedi al centro, unire due angoli opposti e legarli con un doppio nodo, sopra al tappo. Gli altri due angoli vanno intrecciati, sempre con un doppio nodo, nella parte anteriore della stessa.

Una volta completata quest'operazione, sciogliamo uno dei nodi superiori, attorcigliamo su loro stesse le due estremità di stoffa e riuniamole facendo un altro piccolo doppio nodo, per formare un manico con cui potremo trasportare comodamente il vino.


In maniera analoga possiamo confezionare due bottiglie, utilizzando un unico ritaglio di stoffa.
In questo caso, però, queste vanno sdraiate al centro del tessuto, lasciando un po' di spazio tra le basi e, man mano, arrotolando il furoshiki su di esse.

Bisogna sollevare, poi, le due bottiglie e usare la stoffa rimanente per fare un doppio nodo in alto, che ci aiuterà a tenerle ferme e spostarle da un posto all'altro con cura.


Scatole che contengono cibo, complementi d'arredo, accessori personali: basta dare un'occhiata ai tutorial presenti sul sito dell'azienda per scoprire come fare un bel pacco regalo con qualsiasi oggetto, in poche mosse. Oltre ai classici nodi, si può imparare a realizzare una chiusura a fiore.


Perfetti per avvolgere qualsiasi oggetto sono i modelli di Hamamonyo; prodotti in shantung di cotone di alta qualità, con i loro colori vivaci e i pattern moderni diventano delle tovagliette per la colazione di grande tendenza, dando vita a un suggestivo connubio tra le abitudini orientali e quelli occidentali.


Furoshiki, come personalizzare un pacco regalo


Il bello di questo modo di impacchettare i regali è che ci permette di utilizzare veramente di tutto.

È possibile, ad esempio, riciclare sciarpe e foulard che non usiamo più o che, al contrario, per noi hanno un significato particolare e in quanto tale,desideriamo farne dono a una persona speciale.

Si possono sovrapporre tessuti di materiale o colore diverso per un effetto quasi tridimensionale. Per rendere ogni regalo ancora più significativo, ci si può divertire a personalizzarlo con originali idee fai da te.

Possiamo impreziosire i nodi dei nostri furoshiki con delle pigne o dei rametti di abete o di pino, in omaggio al periodo festivo. Che ne dite, poi, di aggiungere un tocco di colore, inserendo un piccolo ramo di agrifoglio?
Oltre ad essere una delle specie che celebra il Natale, è una pianta di buon auspicio.

Pacchetti natalizi con i furoshiki, da upcyclethat.com
In alternativa, per rendere i nostri pacchetti pure profumati, possiamo optare per un mazzetto di lavanda, un bastoncino di cannella o uno di zucchero alla menta peperita, attorno al quale legare con l'aiuto di un filo di rafia un biglietto di auguri. Si può ricorrere a quelli classici di cartoncino oppure a delle mini fette di tronco su cui scrivere il nome della persona a cui è destinato il dono.

Le soluzioni sono davvero tante; basta mettere in campo un po' di fantasia e creatività, che saranno apprezzati anche dai parenti e dagli amici Grinch. Provare per credere.

riproduzione riservata
Furoshiki, l'arte giapponese di impacchettare i regali  
Valutazione: 5.89 / 6 basato su 9 voti.
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Jovis
    Jovis
    Mercoledì 18 Dicembre 2019, alle ore 12:46
    Ehhh! si, si, bello ma sempre d'oltreoceano dobbiamo andare a scoprire le nuove idee...quando invece siamo noi che abbiamo scoperto l'intero mondo :-(=)
    rispondi al commento
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