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I vasi smart rappresentano un’innovazione nel mondo della cura delle piante, combinando tecnologia e design per semplificare la gestione quotidiana del verde in casa e in ufficio.
Questi dispositivi intelligenti sono dotati di sensori che monitorano parametri essenziali come umidità del terreno, temperatura, luce e livelli di fertilizzante, inviando notifiche all’utente tramite app dedicate.
Esempio di vaso smart Amazon
Scegliere un vaso smart significa garantire alle piante le condizioni ideali per crescere senza il rischio di dimenticare l’irrigazione o sbagliare la quantità d’acqua necessaria.
Tra le caratteristiche principali di un vaso smart, spiccano i sensori intelligenti, in grado di monitorare costantemente parametri fondamentali come l’umidità del terreno, la temperatura dell’ambiente, l’intensità della luce e la presenza di nutrienti.
Questi dati verranno trasmessi a un’app dedicata.
L’utente potrà così decidere di ricevere notifiche e consigli in tempo reale.
Il sistema di auto-irrigazione, che regola automaticamente l’apporto d’acqua in base alle esigenze della pianta è un altro plus di molti vasi.
Integrazione con assistenti vocali Pexels
Alcuni modelli infine dispongono di serbatoi integrati che rilasciano l’acqua gradualmente, evitando la siccità o il ristagno.
Molti vasi smart offrono anche la connessione Wi-Fi o Bluetooth per il controllo da remoto ed in alcuni casi, possono essere integrati con assistenti vocali come Alexa o Google Assistant.
I vasi smart sono dotati di sensori che monitorano costantemente le condizioni della pianta e dell’ambiente circostante, rilevando parametri fondamentali come:
Parrot ha creato un vaso smart che permette di innaffiare le piante a distanza tramite l’app. Basterà impostare un programma o intervenire in tempo reale.
Molto interessanti sono i consigli offerti sulla crescita e sullo sviluppo di ogni singola pianta.
Il vaso Pot è poi in grado di riconoscere quando innaffiare la pianta. In pratica, collegandosi alla rete in wi-fi, agisce sfruttando la sua riserva di 2 litri d’acqua, distribuendola in maniera intelligente grazie ai suoi 4 beccucci in maniera uniforme.
Inoltre dopo un paio di cicli, lavorerà in maniera del tutto autonoma.
Si potranno poi impostare dei limiti sulla percentuale di umidità della terra o sulla frequenza di irrigazione.
L'applicazione, Parrot Flower Power, potrebbe diventare un vero e proprio assistente giardiniere personale, contiene infatti dati su circa 8 mila piante con consigli utili, informazioni e molto altro.
Xiaomi RoPot è il sensore domotico bluetooth in grado di rilevare, una volta riempito di terriccio due misure fondamentali per crescere e resistere la pianta: umidità del terriccio e quantità di nutrienti presenti nel terriccio tramite conduttività dello stesso.
Xiaomi RoPot si presenta come una piccola unità in policarbonato da 16.51 x 16.51 x 16 cm per 660 grammi (a vuoto), con una batteria a durata bimestrale, ricaricabile tramite cavo usb.
All’interno del vaso sono presenti tre contatti in acciaio inossidabile per la rilevazione dei nutrienti presenti nel terriccio, mentre sul fondo è presente il sensore di umidità.
Per installarlo, si inserisce la batteria, si pianta il sensore ed in pochissimi passaggi si configura l’app. Una volta associata al sensore, bisogna associare quest’ultimi alle piante scelte.
Gestione della pianta via app Canva
Il grande è che l’app notifica cosa e come si può migliorare per il benessere della pianta.
Punto a sfavore: la compatibilità.
Al di fuori di quella nativa con le app Xiaomi Mi Home e Flower Care, non supporta né Amazon Echo (Alexa), né Google Home (Assistant), men che meno Apple HomeKit o IFTTT.
Altri modelli di vasi smart molto interessanti sul mercato sono:
Molti vasi smart sono dotati di connettività Bluetooth o Wi-Fi.
Alcuni modelli, come il Vaso Parrot Pot o il Click & Grow Smart Garden, sono compatibili con assistenti vocali come Alexa e Google Assistant, permettendo di chiedere informazioni sullo stato della pianta con comandi come:
"Alexa, com’è il livello d’acqua del mio vaso?" oppure "Hey Google, devo annaffiare le piante?"
Vasi più avanzati, come il Rise Gardens Personal Garden, si collegano direttamente a sistemi smart home e possono attivare l’irrigazione automatica o regolare la luce LED in base all'orario del giorno.
In alcuni casi, come con il Lechuza Cube Color, l’app è in grado di riconoscere il tipo di pianta e suggerire la giusta quantità di acqua e fertilizzante, ottimizzando la crescita.
L’integrazione con questi sistemi non solo semplifica la gestione, ma assicura anche che le piante ricevano cure mirate, rendendo i vasi smart una soluzione perfetta sia per i principianti che per gli esperti di giardinaggio.
Per ottenere il massimo da un vaso smart, è fondamentale il posizionamento corretto, perché nonostante l'illuminazione integrata spesso presente, è sempre bene posizionarli in un’area con luce naturale adeguata,
A seguire il monitoraggio dell’acqua e del serbatoio; i modelli con irrigazione automatica, come Lechuza o Click & Grow, funzionano meglio se il serbatoio viene riempito con acqua pulita e priva di calcare.
È consigliato controllare il livello ogni settimana e usare acqua filtrata; usare sempre l’app e la calibrazione dei sensori.
Una volta sposata la tecnologia, sfruttarla a metà è controproducente.
Quindi ad esempio, se il vaso è dotato di sensori smart, come il Parrot Pot, assicurarsi di sincronizzarlo con l’app e di calibrare i parametri in base al tipo di pianta coltivata.
Alcuni modelli ricordano di aggiungere fertilizzante o cambiare l’acqua.
Infine non si potranno mai tralasciare la pulizia e la manutenzione periodica per evitare l’accumulo di alghe o depositi di calcare.
È consigliato pulire il serbatoio e i sensori ogni due mesi con acqua tiepida e aceto bianco.
Se il vaso ha un sistema di drenaggio, verificare che i fori non siano ostruiti.
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