Corto Maltese e Valentina: indimenticabili creature di Pratt e Crepax, lasciano le pagine dei fumetti e rivestono le superfici di arredi rigorosi black and white.
Corto Maltese.
Basta il nome ed ecco profilarsi davanti ai nostri occhi sognanti una serie di incredibili, misteriose e intriganti avventure nate dalla penna e dall'estro creativo di Hugo Pratt.
Le storie raccontate in forma di fumetto conservano, di episodio in episodio, tanta densità evocativa e tanta capacità immaginifica da far sembrare impossibile che lo strumento creatore di tale meraviglia sia una semplice penna che traccia una linea, una linea che, con le parole del maestro, vuole arrivare a dire tutto.
Se desideriamo che la nostra passione per Corto abbandoni le pagine dei fumetti e arrivi a invadere, con tocchi discreti e lineari, anche l'ambiente nel quale viviamo, ora siamo liberi di farlo e anche di vantarcene.
Ci viene infatti in aiuto la collezione di arredi di Capo d'Opera, dei designer Manuela Pelizzon e Silvano Pierdonà, che traspone parole e immagini sulle superfici di mobili semplici e funzionali che riescono però a imporsi visivamente con il loro carattere grafico e assolutamente contemporaneo.
Il contenitore Hong Kong, Venezia, Hypazia, la cassettiera Rosa Alchemica e il tavolino Samarkanda ripercorrono, anche nei nomi, i momenti più salienti e poetici della vita del marinaio e diventano decorazioni di grande effetto e contrasto sulla base total white in metallo opaco.
Stessa logica e stesso fascino, ma declinati al femminile, per la collezione La donna è mobile prodotta da Ennezero, giovane azienda pordenonese, disegnata da Giuseppe Canevese e dedicata al maestro Guido Crepax.
Il caschetto nero più famoso della letteratura italiana contemporanea e le curve sinuose della bella Valentina, noir e pop in un solo tratto di penna, rivestono cabinet ad ante e cassetti, da terra e da muro, oltre che testiere di letti (ovviamente doppi), con insolite, inaspettate e stravaganti incursioni di colore ispirate a Kandinsky, mentre la base è di un bel nero compatto.
Canevese non è nuovo alla commistione arredo/ arte; la sapiente manipolazione di De Stijl e dei colori primari di Mondrian l'aveva già condotto, nel 2009, al progetto Neoplasticism, composizione di linee e campiture a rivestimento degli stessi mobili che ora mostrano orgogliosi la conturbante creatura di Crepax.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare:
www.capodopera.it
www.canevese.it