Decreto Bollette: piccola modifica dà l'ok all'autoconsumo
Nel Decreto Bollette è stata introdotta una piccola modifica che potrebbe avere importanti sviluppi per quel che concerne la promozione dell'utilizzo dell'energia proveniente da fonti rinnovabili.
La nuova versione dell'art. 30 Autoconsumatori di energia rinnovabile del D.Lgs. n. 199/2021 darebbe infatti la possibilità, per un utente, di utilizzare l'energia prodotta da un impianto a fonti rinnovabili presente in altri luoghi purché vi sia la medesima intestazione del contatore.
La nuova versione dell'art. 30 Autoconsumatori di energia rinnovabile del D.Lgs. n. 199/2021 darebbe infatti la possibilità, per un utente, di utilizzare l'energia prodotta da un impianto a fonti rinnovabili presente in altri luoghi purché vi sia la medesima intestazione del contatore.
In pratica, ciò starebbe a significare che l'autoconsumatore può immettere in rete da un punto della rete e consumare la stessa energia in un altro punto della rete purché lì abbia un contatore.
Di fatto, la predetta modifica rappresenta una misura importante in quanto va a incentivare l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
È previsto che il cliente finale, che diviene autoconsumatore di energia rinnovabile, può produrre e accumulare energia elettrica rinnovabile per il proprio consumo essenzialmente attraverso due modalità.
Anzitutto, può realizzare un impianto di produzione a fonti rinnovabili interconnesso all'utenza del cliente finale.
In questo caso, l'impianto può quindi anche essere di proprietà di un terzo oppure essere gestito da un terzo per quanto riguarda l'installazione, l'esercizio, la manutenzione e la gestione dei contatori.
In alternativa, tramite uno o più impianti di produzione da fonti rinnovabili che si trovano nei pressi di edifici, o comunque in siti che differiscono da quelli presso il quale l'autoconsumatore opera.
In questo secondo caso, l'impianto può essere interconnesso all'utenza del cliente finale attraverso un collegamento diretto di lunghezza massima di 10 km.
Alternativamente, l'autoconsumatore può usare la rete di distribuzione già esistente al fine di condividere l'energia prodotta dagli impianti a fonti rinnovabili e consumarla nei punti di prelievo di cui lo stesso autoconsumatore risulta titolare.