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La tecnologia back-contact si applica al mondo dei pannelli fotovoltaici ed è stata resa nota dall'azienda SunPower Italia srl
Quest'azienda è diventata leader mondiale nel mondo dell'energia rinnovabile proprio grazie al particolare brevetto della tecnologia back-contact, che ha contribuito a rivoluzionare il mondo del fotovoltaico aumentandone di gran lunga la qualità e la durata.
La tecnologia back-contact rappresenta l'inizio di una nuova era tecnologica per il fotovoltaico ed è presente solo nei pannelli fotovoltaici di ultima generazione.
Caratterizza quindi i pannelli fotovoltaici innovativi e presenta numerosi vantaggi che portano ad aumentare l'efficienza delle celle stesse che compongono i pannelli e di conseguenza aumenta la durata e la qualità dell'intero sistema.
A cosa porta tutto questo per il mondo del fotovoltaico?
La nascita e l'utilizzo di pannelli e celle solari molto più efficienti, in quanto riescono a convertire in elettricità quasi un 1/4 della luce solare e, dunque, sono in grado di ottenere maggiore potenza.
La cella che compone un pannello fotovoltaico tradizionale è costituita sulla superficie da un reticolato metallico che ha il compito di raccogliere l'energia fotovoltaica prodotta dalla cella stessa.
Questa energia viene poi trasportata dalla rete di cavi presenti nella cella.
Qual è il limite di questa composizione?
In sintesi il reticolato copre una percentuale della superficie di ogni singola cella, quindi occupandola si riduce l'efficienza delle celle, che rimane ancora relativamente bassa.
Pannelli fotovoltaici con tecnologia back-contact, modello Hit Powerful di Panasonic
Sicuramente, il sistema tradizionale è più economico, ma presenta un ulteriore difetto che riguarda la dilatazione termica. Si sa che i pannelli solari devono essere esposti a sud perché hanno bisogno dell'energia solare per attivarsi.
Infatti, in estate soprattutto, succede che si surriscaldano molto durante il giorno e si raffrescano durante la notte.
Questo continuo surriscaldarsi e raffreddarsi, fa sì che il metallo all'interno delle celle si dilata con più velocità rispetto al silicio, e ciò a lungo andare porta alla creazione di microfratture in ogni cella.
È chiaro quindi che la resa dell'intero sistema fotovoltaico tradizionale si riduce notevolmente, cioè diminuisce in modo rapido e ciò vuol dire che esso ha una durata minore.
Inoltre, sulla superficie di ogni cella è presente un reticolato elettrosaldato, cioè saldato sulla cella stessa. La saldatura effettuata sulla superficie della cella contribuisce a danneggiare la cella stessa in quanto comporta la perdita di una parte del potenziale di conversione.
In foto, dettaglio drenaggio acqua delle soluzioni Panasonic
Con l'avvento della nuova tecnologia back-contact, brevettata dall'azienda Sunpower, ma oggi utilizzata da molte altre aziende, i difetti che erano presenti nel sistema fotovoltaico tradizionale vengono studiati in modo approfondito e vengono trovate e messe in pratica delle soluzioni per migliorarli.
Ciò in modo da ottenere un nuovo sistema in cui è garantita una maggiore qualità e una maggiore durata nel tempo.
Pannelli fotovoltaici, modello Hit Powerful di Panasonic
In sintesi il back contact supera dei limiti strutturali presenti nelle vecchie celle fotovoltaiche elevandone l'affidabilità e prolungandone la garanzia di resa.
Nei pannelli realizzati con la tecnologia back-contact il reticolato metallico non è più saldato sulla fronte di ogni cella, ma incollato sul retro in modo tale da avere il 100% superficie frontale a piena disposizione per la conversione dell'energia elettrica.
Tale reticolato è, inoltre, realizzato in modo più capillare e la dilatazione termica della cella e del metallo presente al suo interno avviene in modo parallelo.
In tal modo si danneggia di meno ogni singola cellula.
In foto: esempio di pannello fotovoltaico con tecnologia back-contact
Questa modifica tanto semplice quanto efficace, permette di avere una cella più sana che si danneggia meno, sia in fase di produzione che durante la vita utile.
Le celle back contact, infatti, hanno una garanzia di ben 25 anni all inclusive, sia sul prodotto che sulla produzione, garantita all'87%.
Come già accennato, la tecnologia back-contact è adesso disponibile in catalogo anche per altri produttori di pannelli fotovoltaici, come BenQ, LG, Panasonic, ecc.
Anche l'azienda Trienergia utilizza questa nuova tecnologia per la produzione di pannelli fotovoltaici.
È una soluzione ideale per aumentare l'efficienza del modulo, grazie all'eliminazione dei punti di saldatura (ribbon-less technology). Qui l'aumento di efficienza rispetto alle celle fotovoltaiche tradizionali arriva fino al 10%, con prestazioni molto elevate.
In foto, esempio di pannelli fotovoltaici con tecnologia back-contact diTrienergia
Si ottengono moduli più efficienti limitando i costi di produzione e quindi di acquisto rispetto ai moduli standard. Attraverso un processo altamente automatizzato, si ottengono moduli fotovoltaici più performanti, riducendo al minimo il rischio di rottura in fase di produzione e possibili microfratture dovute al processo di dilatazione termica.
Sistemi fotovoltaici che sfruttano la tecnologia back-contact, soluzioni Trienergia
Con la nuova tecnologia back-contact non c'è più ribbon sul modulo cellulare, così viene favorito il flusso d'energia esclusivamente sulla parte posteriore del modulo, ottenendo una minor perdita di potenza.
Benq Italia solar ha una lunga esperienza nello sviluppo e nella progettazione di impianti fotovoltaici che integrano moduli solari ad alta efficienza e sistemi di generazione della corrente elettrica.
I moduli Benq sono testati in base a standard molto rigidi e test avanzati.
Pannelli fotovoltaici, modello sunforte 330wp con tecnologia back-contact di BenQ
Anch'essi prevedono l'utilizzo della nuova tecnologia back-contact.
L'azienda Panasonic propone vari modelli di pannelli fotovoltaici con la tecnologia back-contact, tra cui il modello HIT SLIM.
Il modulo Panasonic HIT N250 con meno di 160 cm di lunghezza e meno di 80 cm di larghezza, è la soluzione ideale per tetti piccoli e particolari perché si adatta con flessibilità dove non c'è spazio per pannelli solari più grandi. Inoltre, il formato 2:1 permette un'installazione mista verticale e orizzontale, di grande impatto.
Nella foto in alto: pannelli fotovoltaici, modello Hit Slim di Panasonic
Il telaio è nero anodizzato, con drenaggio dell'acqua angolare che permette di mantenere più puliti i pannelli solari per tutto l'arco dell'anno, e attribuisce un aspetto elegante e monocromatico all'impianto solare sul tetto su cui viene posizionato.
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