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Piastrelle con bordo rettiificato

Le piastrelle rettificate, con il loro bordo tagliato a 90°, soddisfano le esigenze di coloro che vogliono adottare rivestimenti senza soluzione di continuità.
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Caratteristiche delle piastrelle con bordi rettificati


Scegliere il rivestimento per gli ambienti della propria abitazione è una decisione ardua, sia per la quantità di materiali presenti sul mercato, sia per la modalità di posa, i formati, il trattamento delle superfici e le modalità di produzione.
Listelli di legno, lastre di marmo, pavimenti ceramici, resina, cemento spatolato, sono solo alcune delle tipologie in commercio da adottare in relazione alla configurazione spaziale, alla destinazione d'uso degli ambienti e secondo il proprio gusto.

Sappiamo anche, però, che l'aspetto dei vari tipi di rivestimenti è ottenibile adottando il gres porcellanato: con il suo effetto legno, marmo, pietra, etc. ci consente di ottenere una superficie elegante, ma a minor costo e con una manutenzione molto più semplice: è resistente alle abrasioni, è agevole da pulire con i classici detergenti.

Supponendo di aver prediletto dei rivestimenti ceramici, questi sono disponibili nel formato rettificato e non.

Quale è la sostanziale differenza?
Spesso si sentono pareri discordanti circa la scelta tra le due tipologie, ma analizziamo di entrambi pregi e difetti.

La piastrella classica non rettificata presenta bordi non perpendicolari alla perfezione ma smussati: con l'utilizzo di una fuga idonea, di almeno 3-4 mm, tale aspetto, visibile aduno sguardo più attento, risulta occultato.
I rivestimenti ceramici rettificati, invece, vengono tagliati a 90°, tanto da rendere possibile una posa senza fughe o con spessori limitati.

In realtà, l'assenza totale di fuga, come spesso sottolineato dalle stesse aziende produttrici, è sconsigliata: la fuga conferisce al pavimento minore rigidità e quindi maggiore capacità di assorbire eventuali assestamenti, evitando la rottura delle lastre.

Inoltre, la formazione della fuga maschera la presenza di eventuali dentini che possono palesarsi con un pavimento privo di fuga: la causa potrebbe essere ricondotta a una non assoluta complanarità deli rivestimenti, a irregolarità della superficie da rivestire o da una posa non perfettamente a regola d'arte.

Questo difetto è quasi sempre presente nelle piastrelle dal grande formato, sempre più richieste da da chi desidera rivestire i pavimenti dando una sensazione di uniformità.

Il consiglio è, quindi, quello di posare il pavimento con un minimo di fuga, da 1-2 mm, in maniera tale da garantire una lunga durata nel tempo dello stesso e anche per correggere eventuali non planarità tra i singoli elementi.

Infine, indipendentemente dall'aspetto del bordo, è molto importante eseguire una posa a regola d'arte con la stesura di un idoneo massetto e l'utilizzo di collanti e fughe di ottima qualità.

Per l'ambiente bagno, ad esempio, sono disponibili fughe idonee a respingere la formazione di muffe, fastidiose da vedere e molto difficili da eliminare anche con prodotti specifici.


Piastrelle dal formato rettificato: quali scegliere


Che siano da posare a parete, come rivestimento, oppure a terra, come pavimento, per interni o esterni, le ceramiche con bordo rettificato sono disponibili in svariate finiture e formati, così come le ceramiche non rettificate.
Pertanto è possibile scegliere dei gres porcellanati classici, oppure quelli effetto marmo, pietra o legno. Di seguito una piccola selezione tra i tanti prodotti in commercio.

Piastrella rettificata Marazzi Treverkview
Marazzi, azienda italiana rinomata nel mondo per la produzione di pavimenti e rivestimenti in ceramica, propone, tra le sue molteplici collezioni, Treverk, piastrelle in gres effetto legno; la linea che ci interessa al suo interno è Treverkview, rivestimento con finitura effetto rovere, disponibile in 9 diverse colorazioni: rovere naturale, oppure tonalità più calde, come miele, rovere beige e rovere caramello, tonalità fredde come il tortora e il rovere grigio, più scure, come il rovere scuro e rovere marrone, o infine, la versione più chiara in rovere avorio.

Treverkview è disponibile anche per pavimentare l'outdoor, in tre versioni: naturale, miele e tortora. Il formato è sempre 20 x 120 cm, con uno spessore della piastrella di 9,5 mm.

Piastrella rettificata Fap Desert
Per l'ambiente bagno FAP Ceramiche propone la linea Desert, piastrella effetto pietra disponibile sia come rivestimento in pasta bianca che a pavimento in gres porcellanato rettificato multiformato.
Per quanto concerne il rivestimento a parete, l'azienda consiglia una posa a regola d'arte con il preliminare controllo della planarità delle pareti da rivestire, nonché l'utilizzo di collanti bianchi per rivestimenti ceramici antiscivolamento.
I rivestimenti rettificati di Fap vengono progettati e realizzati anche per consentire la posa accostata senza fughe delle piastrelle, per consentire un elevato risultato estetico e funzionale, evitando così la formazione di muffe e funghi che, all'interno di un ambiente umido, potrebbero andare ad annidarsi su di esse.

Parlando, invece, di rivestimenti a pavimento, consigliano chiaramente una perfetta planarità del massetto e la posa con una fuga di 2-3 mm per gli ambienti interni, di 3 mm per l'esterno.
Al fine di evitare dislivelli, la posa, se effettuata a correre, non deve superare una sfasatura massima di 1/3 fra le doghe, punto oltre il quale la piastrella potrebbe presentare un leggero rigonfiamento.

Il rivestimento in grandi formati conquista sempre più: è infatti desiderio comune rivestire le superfici con materiali e formati senza soluzione di continuità. Chi non predilige le resine o altri prodotti similari, ma vuole comunque adottare i rivestimenti classici, come la ceramica, il legno o il marmo, può scegliere piastrelle grandi: quadrate 60 x 60 cm , rettangolari 60 x 120 cm, etc.

Piastrella rettificata Ariostea Onice Perlato
ARIOSTEA, azienda leader nella produzione di rivestimenti in gres porcellanato, propone soluzioni in grandi formati effetto marmo, pietra, granito o legno.
Uno dei nuovi prodotti che segnaliamo è Onice perlato, lastre in gres porcellanato disponibili nei formati 120 x 60 cm, 60 x 60 cm, 60 x 30 cm, sempre con bordi rettificati; lo spessore si attesta sugli 8 mm.
Per gli ambienti esterni è possibile anche raggiungere formati superiori: soft black gres porcellanato effetto pietra, è disponibile anche nel formato 150 x 75 cm.

Un ulteriore passo in avanti, è stato fatto dall'azienda Ceramica Sant'agostino: tantissime collezioni che presentano il bordo rettificato, sono il frutto di una evoluzione nella resa estetica, in grado di soddisfare le più svariate esigenze.

Tra le diverse collezioni, segnaliamo sicuramente Set, prodotto di grande novità e resa estetica elevata: si tratta di una collezione frutto di continue contaminazioni di materiali diversi, quasi mai accostati o addirittura fusi tra loro: cemento, cemento/tessuto, cemento/marmo, vernici, legno, decorazioni.

Piastrella rettificata Ceramiche Sant'Agostino Set Concrete
Per quanto riguarda il cemento, la collezione Concrete risulta perfetta per gli ambienti contemporanei dallo stile industriale, nonché per gli spazi esterni con finitura antiscivolo; la linea Dress ha un originale tappeto a righe di cotone immerso nel cemento, tanto da presentare una superficie materica irregolare e porosa, proprio come quella di un morbido tappetto di cotone.
Set Gem, a pavimento o posato come rivestimento murale, garantisce una finitura effetto marmo, mentre Metrowood mostra la classica finitura del legno con le sue delicate e calde venature.
Infine Metrosigns, cementine in 45 varianti cromatiche atte a realizzare un ambiente dal gusto particolarmente sofisticato e sapore retrò.

I formati rettificati disponibili sono i più svariati, completi anche di pezzi speciali: si parte dal 20 x 20 cm, fino ad arrivare a 120 x 120 cm.

Insomma, un prodotto perfetto per le più svariate esigenze, capace di sintetizzare l'ottima resa estetica con le qualità prestazionali che si richiedono a un rivestimento: resistenza, durabilità e facilità nella manutenzione.

Per quanto concerne la posa, la sostanziale differenza tra un bordo rettificato e non sta, quindi, nella fuga: nel caso di rettifica è sufficiente una fuga minima da 1-2 mm, nel caso di bordo naturale è indispensabile una fuga maggiore, da 3-4 mm, in maniera tale da avere uniformità e perfezione nella stesura dei rivestimenti stessi.

riproduzione riservata
Formato rettificato di piastrelle
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