In arrivo un Fondo Casa destinato a rendere più agevole l'accesso ai mutui per le giovani coppie con contratti di lavoro atipici.
Il gran numero dei cosiddetti bamboccioni che tardano l'uscita dalla casa dei genitori è frutto, oltre che di un costume sociale tutto italiano, anche della precarietà lavorativa che tra i tanti riflessi negativi presenta anche l'impossibilità di accedere al credito per ottenere un mutuo per l'acquisto di una casa.
Con il Decreto 17 dicembre 2010, n. 256, Regolamento recante la disciplina del Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali, a partire dal prossimo mese di marzo sarà più semplice accendere un mutuo per i giovani che hanno un lavoro precario.
L'iniziativa rientra nell'ambito di un progetto del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, denominato Diritto al Futuro, che prevede anche altre misure, come prestiti per giovani meritevoli o posti di lavoro a tempo indeterminato per giovani genitori.
Il fondo di garanzia servirà a rendere gli istituti di credito più disponibili a concedere mutui a giovani coppie under 35 con contratti di lavoro atipici, fornendo una copertura di 75.000 euro che dovrebbe servire a garantire per le eventuali insolvenze dei sottoscrittori.
Il fondo prevede una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro e potrebbe interessare circa 10.000 famiglie.
I vincoli per accedervi sono, però, abbastanza restrittivi. Potranno farne richiesta, infatti, solo le coppie, oltre che di età inferiore ai 35 anni, sposate (con o senza figli), oppure i nuclei familiari monogenitoriali con figli minorenni e per l'acquisto di un alloggio destinato a diventare prima abitazione.
Altri requisiti necessari per accedere al fondo sono i seguenti:
- più della metà del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da un contratto di lavoro atipico, quindi non a tempo indeterminato;
- il reddito Isee (Indicatore della situazione economica equivalente sulla base di valori reddituali e patrimoniali) non deve superare i 35.000 euro;
- la giovane coppia non deve essere intestataria di altri immobili ad uso abitativo;
- l'immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi) e deve avere una superficie inferiore a novanta metri quadrati.
I mutui ipotecari ammissibili non devono, inoltre, superare la soglia di 200.000 euro.