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Le fondazioni di pareti alte o portanti sono regolamentate da precise norme tecniche e legislative per quanto concerne le dimensioni e l'armatura necessaria; per i muretti da giardino, invece, si possono realizzare semplici fondazioni di calcestruzzo gettato in strette trincee.
Le fondamenta per i muretti esterni devono essere abbastanza resistenti da sopportare il carico della costruzione muraria; il terreno deve essere ben drenato e compatto, onde evitare il rischio della cosiddetta subsidenza, ovvero il progressivo abbassamento del suolo per assestamento dei materiali.
Non bisogna costruire fondamenta su territori di riempimento recente, come le aree di nuova costruzione, poiché il sottosuolo non è ancora sufficientemente stabilizzato; allo stesso modo, sono da evitare le radici degli alberi e i tubi di drenaggio.
Quando si intende costruire un muretto su di un territorio scosceso, si devono attuare delle tecniche differenziate.
Qualora la pendenza fosse di lieve entità è preferibile ignorare l'inclinazione stessa e costruire le fondamenta in piano.
Nel caso invece di una pendenza accentuata, è necessario suddividere la fondazione in gradoni.
Nel disegno sovrastante ho schematizzato uno spaccato esplicativo per la tecnica di realizzazione di tali fondamenta a scalare.
In pratica, si adoperano delle casseforme - cioè tavole di legno dotate di picchetti di bloccaggio al suolo - le quali vanno poste trasversalmente allo scavo a intervalli regolari: in tal modo si crea una scalinata a grossi blocchi di calcestruzzo.
Il seguente grafico rappresenta la visione in sezione della fondazione in calcestruzzo a gradoni costruita lungo un pendio.
Di taglio, è individuabile in opera la cassaforma di multistrato sostenuta dai picchetti conficcati nel terreno. La lunghezza e l'altezza dei gradoni in calcestruzzo devono essere multiple rispetto alle dimensioni dei mattoni che verranno posati.
Per tracciare le fondazioni diritte vengono utilizzate le tavole di delimitazione, cioè semplici assi in legno, spesse circa 2 cm, a cui sono inchiodati picchetti da fissare al suolo.
Come si può notare dalla mia raffigurazione, sul bordo superiore di ogni tavola vengono piantati quattro chiodi, i quali serviranno per contrassegnare rispettivamente gli spessori del muretto in costruzione e della relativa fondazione, come sarà evidente dai prossimi disegni schematici.
Le tavole di delimitazione vengono piantate nel terreno, nell'intorno dello scavo di progetto, all'esterno della superficie di lavoro.
Si tirano le funi tra i due chiodi più interni di ogni tavoletta impiantata al suolo definendo così l'ingombro del futuro muretto.
Ai chiodi laterali delle tavole vengono tese altre funi per indicare la larghezza delle fondamenta, le quali devono sporgere dai margini del muretto all'incirca per metà dello spessore del muretto stesso.
Si rimuovono le funi del muretto, lasciando in posizione i chiodi in modo da poterle tendere di nuovo quando si dovranno poi posare i mattoni.
Si appoggia la livella alle due funi esterne rimaste, tracciando il bordo e le estremità delle fondazioni sul terreno mediante piccoli picchetti.
Quando il muretto ha una conformazione angolare, si mettono in opera due serie di tavole di delimitazione e, per assicurarsi che risultino perfettamente ad angolo retto, si applica il teorema di Pitagora del triangolo rettangolo: l'area del quadrato costruibile sull'ipotenusa (52 = 25) corrisponde alla somma dei quadrati sui due cateti (32 + 42 = 25), misurando ad esempio 30, 40, 50 cm ai rispettivi lati, così come ho indicato nello schema.
Si scava la trincea mantenendo i bordi verticali e controllando che il fondo sia in piano, mediante l'ausilio di una lunga tavola diritta su cui poggiare la livella.
Nel fondo dello scavo si piantano all'incirca ogni metro dei picchetti lungo i bordi, avendo cura che le loro sommità risultino perfettamente allo stesso livello del piano superiore delle fondamenta che si intende costruire; infatti gli stessi picchetti serviranno per segnare l'altezza desiderata della colata di calcestruzzo della fondazione.
Quindi si procede con il riempimento della trincea versando il calcestruzzo nello scavo; poi lo si compatta servendosi di una robusta pala di legno fino a portarlo esattamente allo stesso livello della sommità dei picchetti.
Si lasciano in opera i picchetti e, prima di procedere con la costruzione del muretto, ovviamente si aspetta che il calcestruzzo indurisca assumendo la giusta consistenza.
Se durante lo scavo la trincea dovesse riempirsi d'acqua, prima di continuare occorre la consulenza di un tecnico specializzato, per scongiurare l'eventuale intercettazione di una falda acquifera o di tubazioni idriche.
Inoltre, è opportuno scavare la trincea più profonda delle fondazioni stesse che si vanno a costruire in modo tale da poter poi posare uno o due corsi di mattoni al di sotto del livello del suolo.
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