Espansione Acqua Riscaldamento

Considerati degli impianti di riscaldamento, sia centralizzati che autonomi, il generatore riscaldandone l'acqua ne fa incrmentare sia il volume che la pressione
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Considerati degli impianti di riscaldamento, sia centralizzati che autonomi, caratterizzati da un generatore termico che riscalda un fluido termovettore, acqua, che a sua volta apporta l'energia termica ad elementi che la diffondono in ambiente e che possono essere radiatori o ventilconvettori, il fluido termovettore può subire significative variazioni di volume.

Le variazioni di volume del fluido termovettore sono legate in maniera più o meno proporzionale agli incrementi di temperatura dello stesso fluido; le variazioni di volume con la temperatura dell'acqua sono tabellate ed il volume specifico, ossia il rapporto tra litri e kg varia da 1,00013 l/kg a 0°C fino a 1,03590 a 90 °C.

Il volume di espansione dell'acqua in un impianto si calcola con la formula V = Ex C dove V è il volume di espansione.

E, è la differenza massima tra il volume specifico alla temperatura massima ammissibile dell'impianto ed il volume specifico corrispondente alla temperatura minima ammissibile, considerata 4 °C generalmente.

C, la capacità massima dell'impianto valutata in fase di progettazione, ossia la massima quantità di acqua contenuta nell'impianto.

C, tiene naturalmente conto del contenuto di acqua dei generatoti termici, del contenuto di acqua delle tubazioni dell'impianto compreso i corpi scaldanti e del contenuto di acqua di tutti gli altri componenti dell'impianto.

Relativamente ai vari componenti di un impianto termico possono essere considerati in prima approssimazione validi i seguenti riferimenti, che esprimono i litri di acqua necessari per ogni terminale, in funzione della potenza termica erogata.

Il vaso di espansione costituisce il primo dispositivo di riferimento circa l'espansione dell'acqua negli impianti temici.

Esso va naturalmente scelto in fase di progettazione ed è finalizzato a garantire l'espansione dell'acqua dell'impianto all'aumentare della sua temperatura; in caso di non funzionamento, legato alla perforazione della membrana del vaso intervengono i dispositivi costituiti dalle valvole di sicurezza.

I moderni impianti fanno riferimento ad una tipologia di impianto a vaso chiuso, caratterizzati dalla presenza del vaso di espansione, diversamente dagli impianti nei vecchi edifici che erano caratterizzati da un vaso di espansione aperto ed in comunicazione con l'atmosfera, posto nel punto più alto dell'edificio.

La quantità di acqua presente nell'impianto, unitamente alle caratteristiche del vaso e degli altri componenti dell'impianto devono essere denunciati, dalla ditta installatrice o dal progettista, all'ISPESL/INAIL.

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Alert Commenti
  • Annamaria Misano
    Annamaria Misano
    Domenica 16 Dicembre 2018, alle ore 02:19
    Sono preoccupata per il cambio che vogliono fare del vaso aperto  a vaso chiuso nel nostro condominio che ha più di 60 anni.
    il condomino dell'ultimo piano sente gorgoglii e pensa che trasformando in vaso chiuso, quindi vasi di espansione in sala termica, si elimineranno i fastidi. mi confermate?
    Annamaria Misano
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Annamaria misano
      Martedì 18 Dicembre 2018, alle ore 13:25
      E' un problema piuttosto frequente negli impianti centralizzati. I "gorgoglii" sono dovuti all'aria presente nelle tubazioni che, movimentate e spinte dalle pompe anche a caldaia spenta, è la causa di questi fastidiosi rumori. Agendo in parte sugli sfiati dei radiatori e sulle regolazione delle pompe il fenomeno dovrebbe essere eliminato. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
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