Stop al pagamento di IMU e TARI per immobili risanati
Sul fronte Imu e Tari in arrivo novità per gli immobili inutilizzati e in stato di degrado.
Chi provvederà a risanare gli edifici che si trovano in tali condizioni potrebbe beneficiare dell'esenzione dal pagamento di Imu (imposta municipale unica) e Tari (tassa sui rifiuti).
La misura è allo studio a seguito della presentazione del testo del ddl sulla Rigenerazione urbana depositato in Commissione Ambiente del Senato.
Il testo definisce quelli che sono i princìpi fondamentali in materia di rigenerazione urbana e i correlati incentivi per gli interventi, da realizzarsi in via prioritaria nelle aree già urbanizzate soggette a degrado che dovranno essere riqualificata, nei limiti della competenza legislativa concorrente Stato-Regioni in materia di governo del territorio.
L'obiettivo della norma è la riduzione degli edifici fatiscenti, mediante l'incentivo al risanamento degli stessi, attraverso una politica di abbassamento delle imposte. Attraverso il recupero degli immobili rimasti inoccupati e in condizioni di degrado si migliorerà altresì l'immagine delle nostre città.
Lo stop al pagamento di Imu e Tari non è la sola novità. Quali sono gli altri vantaggi previsti?
Ecco una serie di sconti e agevolazioni:
- la riduzione, in misura superiore al 50%, dei tributi e canoni di qualunque natura, dovuti per l'occupazione del suolo pubblico;
- la riduzione del 10% del contributo per il rilascio del permesso di costruire;
- imposte di registro, ipocaria e catastale fissate nella misura pari a 200 euro, in caso di trasferimento di immobili sui quali si effettueranno interventi di risanamento;
- detrazione fiscale pari al 65% per lavori di ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica su immobili rientranti nel piano comunale di rigenerazione urbana.
Dal lato opposto potrà essere penalizzato chi non collabora alla messa a punto del progetto, poiché il Comune potrà prevedere un incremento dell'Imu in caso di abbandono degli immobili. Tale misura verrà adottata su unità immobiliari o edifici inutilizzati da oltre 5 anni. Inoltre, le Regioni potranno aumentare l'aliquota dell'addizionale irpef dello 0,2%.