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Il pagamento del canone Rai è un adempimento che da sempre fa molto discutere.
A partire dal 1° gennaio 2020 si preannunciano novità sul fronte Canone Rai.
Con il Disegno di Legge Bilancio giunto in questi giorni in Senato viene estesa anche agli anziani che vivono con una badante, l'esenzione dal pagamento del Canone Tv.
Si tratta certamente di una notizia buona per i molti over 75 che fino ad oggi, a causa della convivenza con badanti o collaboratrici domestiche, non hanno potuto beneficiare di questa agevolazione, pur essendo in possesso di tutti i requisiti di legge necessari per rientrare nell'esenzione.
Ricordiamo che l'articolo 1 della legge 208/2015 ha sancito l'obbligo di pagamento dell'abbonamento Rai in caso di possesso di apparecchio televisivo per coloro che sono intestatari di un'utenza di fornitura di energia elettrica nel luogo in cui si abita.
L'importo del canone, pari a 90 euro annui, viene addebitato direttamente nella bolletta da chi gestisce il servizio di fornitura elettrica. Si presume dunque la detenzione di un apparecchio televisivo se si dispone di un'utenza residenziale per la fornitura di energia elettrica.
Il pagamento avviene mediante addebito con fatture rilasciate dal fornitore di energia in 10 rate mensili a partire da gennaio e fino ad ottobre dello stesso anno.
La legge prevede alcuni casi di esonero dal versamento della tassa. Si tratta di coloro che innanzitutto non posseggono un apparecchio televisivo, degli anziani over 75 anni con un reddito al di sotto di un certo limite, dei diplomatici e dei militari stranieri.
Tra gli aventi diritto all'esenzione figurano dunque gli anziani over 75 a basso reddito, qualora non convivino con soggetti diversi dal coniuge. Cosa cambia oggi con la nuova Legge di Bilancio?
Andiamo con ordine e vediamo in primo luogo qual è stata la posizione assunta sulla questione dall'Agenzia delle Entrate prima della nuova manovra.
L'ampliamento della platea dei soggetti esonerati dal pagamento del Canone Rai non trova l'approvazione da parte dell'Agenzia delle Entrate che, nel luglio scorso, aveva provveduto a fornire una risposta chiarificatrice a un'anziana signora che viveva insieme alla sua badante.
Il Fisco, in presenza delle circostanze descritte dalla persona interpellante, rifiutava la fruizione del beneficio. Vediamo le motivazioni dell'Agenzia delle Entrate e il cambio di rotta avvenuto ora con la Legge di Bilancio 2020.
L'agenzia delle Entrate, nell'interpello n. 242 del 15 luglio 2019 affermava quanto segue:
In base all'interpretazione della legge effettuata dall'Agenzia delle Entrate, per poter rientrare tra i soggetti esonerati si deve aver compiuto i 75 anni, non convivere con altri soggetti, al di fuori del coniuge, che siano titolari di reddito proprio e possedere un reddito annuo che, insieme a quello del coniuge, non superi gli 8000 euro annui.
Per le ragioni sopra esposte alla signora veniva rifiutato il beneficio dell'esenzione, a causa della convivenza con la persona addetta ad assisterla che percepiva un reddito proprio.
Con la nuova manovra 2020 si estende la platea degli over 75 a basso reddito che potranno essere esonerati dal pagamento del canone tv.
Dispone infatti l'articolo 42 (Esenzione canone RAI per gli anziani a basso reddito) della Legge di Bilancio che, a decorrere dal 1° gennaio 2020, il pagamento del canone Rai sarà abolito per i soggetti di età pari o superiore a settantacinque anni e con un reddito proprio e del coniuge non superiore complessivamente a euro 8.000, purché non conviventi con altri soggetti titolari di reddito proprio.
Se questa è la regola, la norma stessa prevede un'eccezione.
L'esonero sarà consentito anche in caso di convivenza con collaboratori domestici, colf e badanti, esclusivamente per l'apparecchio televisivo ubicato nel luogo di residenza.
Per effetto della nuova disposizione anche le persone anziane che per ragioni di salute sono costrette a convivere con collaboratori domestici, colf o badanti aventi un reddito proprio, potranno fruire della esenzione fiscale.
L'esenzione entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2020, salvo eventuali emendamenti che dovessero essere approvati nel corso dell'iter di approvazione parlamentare che giungerà a conclusione entro il 31 dicembre.
La misura, volta ad allargare il novero dei soggetti agevolati, non solo costituisce un aiuto economico per i contribuenti con maggiori difficoltà ma rientra altresì nel piano di lotta all'evasione.
L'esonero non si applica in modo automatico, pertanto chi ne ha diritto, per evitare l'addebito in bolletta, dovrà presentare la domanda di esonero entro le seguenti scadenze:
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