Obbligo utilizzo di energia da fonti rinnovabili

Le norme più aggiornate in materia di risparmio energetico prevedono l'obbligo di impiegare una percentuale minima obbligatoria di energia da fonti rinnovabili
Pubblicato il

Installazione infissiSia per la realizzazione di un nuovo edificio che nel caso di ristrutturazione di un edificio esistente, le attuali norme e leggi di riferimento per il contenimento della spesa energetica degli edifici impongono l'utilizzo, in precise percentuali, delle fonti alternative di energia.

Le stesse norme e leggi impongono anche i valori minimi di riferimento che devono avere, in termini di trasmittanze, gli involucri edilizi, le pareti perimetrali, i solai di copertura e di calpestio, i divisori, gi infissi, e le porte.

Da tale punto di vista i riferimenti normativi fondamentali sono il Decreto Ministeriale 192/05 ed il Decreto Legislativo 311/06, con le successive integrazioni e modifiche.

L'utilizzo delle fonti alternative di energia, oltre che ridurre la spesa energetica degli edifici, contribuisce a ridurre l'impatto ambientale dei consumi degli impianti che forniscono vivibilità e comfort nelle nostre case durante tutto il periodo dell'anno.

I vantaggi in termini di riduzione della spesa energetica degli edifici e di riduzione in ambiente delle sostanze inquinanti sono, naturalmente, maggiormente tangibili in tutti i periodi in cui sono richieste maggiori quantità di energia, tipicamente la stagione invernale con il riscaldamento degli edifici e quella estiva con il condizionamento degli edifici.


Certificato Energetico degli Edifici


Attualmente la classificazione energetica degli edifici, obbligatoria per i nuovi e edifici e per quelli che vengono sottoposti a ristrutturazione, deve descrivere in maniera dettagliata i consumi durante tutto l'anno, dettagliandone i consumi energetici relativi al periodo invernale e a quello estivo.

Nella valutazione energetica degli edifici, l'utilizzo delle fonti alternative di energia ha un ruolo fondamentale per conseguire una delle classi energetiche migliori, situazione da non sottovalutare perché il certificato energetico con una buona classificazione dell'edificio ha naturalmente anche un notevole peso commerciale relativamente all'edificio stesso.

Un certificato energetico ha una validità di dieci anni dalla data è di emissione, a meno che l'edificio non sia soggetto a modifiche e/o ristrutturazioni che possono riguardare il solo involucro edificio, i soli impianti in esso presenti o entrambi.

Anche l'adozione di un nuovo generatore termico o una nuova fonte di energia, come una caldaia a condensazione, l'installazione di pannelli solari termici e/o l'installazione di pannelli solari fotovoltaici comporta una modifica con relativo aggiornamento del certificato energetico.

Nel caso di acquisto di un edificio privo di certificato energetico, può essere attribuita dal proprietario dell'edificio l'ultima classe energetica allo stesso edificio, ossia la classe G, con conseguenti vantaggi economici per l'acquirente.

Questo caso si verifica spesso nel caso di acquisto di vecchi edifici abbandonati e casolari di campagna o edifici simili, che vengono successivamente sottoposti a ristrutturazione.


Pannelli solari termici e pannelli solari fotovoltaici


Certificazione EnergeticaCon riferimento alle fonti alternative di energia, le prime che vengono in mente a tutti sono quella solare termica e quella solare fotovoltaica, che richiedono non poco spazio in termini di installazione dei pannelli o collettori solari.

Installare dei pannelli solari termici, per contribuire a soddisfare le esigenze di acqua calda sanitaria, richiede meno spazio rispetto ai pannelli o collettori solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

In entrambi i casi, sia per l'installazione di pannelli solari termici che nel caso di installazione di pannelli solari fotovoltaici, è fondamentale l'orientamento degli edifici.

Questi ultimi devono esporre a Sud, almeno la superficie minima necessaria ai collettori solari o pannelli solari termici e fotovoltaici. Inoltre la superficie deve essere priva di ombreggiamento durante l'arco di tutta la giornata.

In particolare, rispetto agli impianti a pannelli solari o collettori solari termici, gli impianti solari fotovoltaici possono subire dei cali notevoli in termini di produzione energetica anche solo da una loro minima parte ombreggiata.

I pannelli solari fotovoltaici lavorano, infatti, come dei generatori di corrente collegati in serie e come tali devono essere tutti allineati sulla produzione dello stesso valore di corrente, da ciò ne deriva che se un pannello solare fotovoltaico è in parte ombreggiato rispetto agli altri produrrà una minore quantità di corrente rispetto ad essi.

Pannelli fotovoltaiciQuesti ultimi, a loro volta, si mettono nello stato di produzione del valore minimo di corrente, valore minimo di corrente dettato dal pannello solare fotovoltaico o collettore solare fotovoltaico ombreggiato.

L'ombreggiamento oltre a limitare la produzione di energia elettrica, può anche danneggiare in maniera irreversibile il pannello solare o collettore solare fotovoltaico, quando si verifica la condizione di hot shot. In questo caso, la singola cella del pannello solare fotovoltaico, invece che produrre energia elettrica come le altre celle, ne assorbe da queste ultime in quantità tali da provocarne la rottura.

Da tali considerazioni si può facilmente dedurre che le soluzioni impiantistiche con pannelli solari fotovoltaici, anche solo in parte ombreggiati, sono da escludersi.

riproduzione riservata
Obbligatorietà utilizzo energia rinnovabile
Valutazione: 6.00 / 6 basato su 2 voti.
gnews
  • whatsapp
  • facebook
  • twitter

Inserisci un commento



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
Alert Commenti
347.410 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI