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Poter sfruttare la tecnologia senza dover utilizzare elettricità, pagare bollette e soprattutto senza inquinare? Sembrerebbe un'utopia, eppure oggi è possibile, grazie agli elettrodomestici senza corrente, ovvero, utensili che vengono alimentari in modo alternativo e assolutamente ecologico.
Una svolta ecologica che diversi ricercatori e scienziati stanno cercando di perseguire da anni e che ha dato i suoi primi risultati. Idee che molte casalinghe, oggi con una mentalità sempre più ecologica, guardano con grande curiosità e interesse.
Del resto non si tratterebbe solo di una questione ecologica, ma anche di un notevole risparmio sulle bollette di casa: una voce di spesa che negli ultimi anni, a causa dei continui rincari, ha visto una preoccupante tendenza all'incremento. Dunque, se anche il primo pensiero non è l'ecosostenibilità, la possibilità di un taglio alle spese energetiche dal bilancio familiare non poteva che essere salutato con entusiasmo.
Una delle ultime novità sul campo è il progetto di un designer russo, Yuriy Dmitriev, che da tempo porta avanti degli studi per realizzare elettrodomestici senza corrente.
Il Bio Robot Refrigerator potrebbe essere il frigorifero del futuro. Un elettrodomestico particolare, molto sottile, che può essere posizionato in verticale come in orizzontale, o addirittura essere appeso al soffitto. Il suo funzionamento dipende dall'utilizzo di una sostanza gelatinosa che ha la funzione di raffreddare cibi e bevande senza elettricità.
Tale sostanza è formata da una macromolecola biologica denominata biopolimeri, che assorbe il calore esterno. Gli alimenti vengono conservati attraverso una luminescenza alla loro temperatura ideale. In sostanza, questo elettrodomestico senza corrente è in grado di trasformare i raggi Uv in una luce visibile che consente di raffreddare attraverso delle lunghezze d'onda.
Il Bio Robot ha dimensioni piuttosto ridotte, quattro volte meno di un normale frigorifero.
Ogni alimento che vi viene inserito, finisce in una sorta di sacca indipendente, creata dal frigorifero stesso con il gel che avvolge il cibo conservandolo alla sua temperatura ideale.
Inoltre, tale gel elimina gli odori che invece normalmente ristagnano nei normali frigoriferi. Insomma, un elettrodomestico innovativo, che potrebbe davvero rivoluzionare il mondo della refrigerazione degli alimenti.
Anche il lavaggio dei panni, ha trovato la sua alternativa ecologica. E non si parla di tornare a lavare tutto a mano, come un tempo: una delle invenzioni più innovative dei nostri tempi nell'ambito degli elettrodomestici senza corrente si chiama Bike Washing Machine: una sorta di lavatrice che funziona a pedali.
In sostanza, una cyclette abbinata a un apparecchio per lavare, il quale si muove grazie all'energia prodotta dalle pedalate. Insomma, potrete tenervi in forma mentre lavare i panni. L'innovativo progetto è opera di uno studente cinese, Li Huan, che lavora come designer presso la Dalian Nationalities University.
La lavatrice bicicletta funziona in modo semplice: si presenta proprio con la forma di una cyclette, ma dove dovrebbe esserci la ruota, c'è l'oblò da cui si inseriscono i panni. Una volta inseriti i vestiti nel cestello, con i detersivi del caso, sarà sufficiente pedalare per una ventina di minuti (tempo minimo), per lavare i panni come se si utilizzasse una lavatrice tradizionale.
/>L'energia, inoltre, può essere immagazzinata in una batteria, che è inserita nella ruota posteriore: in questo modo si potrà avviare il lavaggio in qualsiasi momento.
Un apposito display indica il livello di carica delle batterie, così potrete sapere quando c'è abbastanza energia per avviare il lavaggio. Una soluzione di grande risparmio, soprattutto se si considera che mediamente una normale lavatrice consuma il 13% dell'energia totale mensile.
Si chiama invece Circo indipendent Dishwasher, la rivoluzionaria lavastoviglie in grado di lavare i piatti in un solo minuto e senza l'utilizzo di energia. Una chimera che poteva sembrare impossibile fino a pochi anni fa ma da oggi potrà essere realtà grazie al designer Chen Levin, che l'ha progettata.
La lavatrice altro non è che una sorta di scatola di plastica trasparente.
È sufficiente infilarvi i piatti, quindi riempire la bacinella sottostante con l'acqua del rubinetto e aggiungervi una tavoletta di acetato di sodio, che è in grado di riscaldare l'acqua immediatamente. La lavastoviglie è dotata di una manovella, da azionare manualmente provocando un meccanismo di centrifuga che spruzza il liquido nella scatola e lava i piatti.
Nel giro di un minuto circa le stoviglie escono pulite. Successivamente è sufficiente aprire il coperchio per fare asciugare i piatti in pochissimo tempo. Inoltre ,questo procedimento di lavaggio consente di consumare pochissima acqua, circa 2,7 litri per ogni carico.
Liberarsi dell'utilizzo dell'elettricità è un'ambizione comune: anche i ricercatori messicani hanno studiato la realizzazione di elettrodomestici senza corrente.
Da questi studi è nata Pluvia, una turbina che è in grado di produrre elettricità e acqua potabile sfruttando la pioggia. Questo strumento produce energia idroelettrica, attraverso un sistema di raccolta della pioggia innovativo, che va posto sopra i tetti delle case.
L'acqua viene poi dirottata verso la microturbina, che produce energia in quantità sufficiente a ricaricare delle batterie portatili da 12 volt, le quali potranno essere utilizzate per l'illuminazione e l'alimentazione degli elettrodomestici in casa. Dunque, non sarà più necessario attaccarsi a una presa di corrente per avere elettricità. La turbina, inoltre, ha una funzione che consente, attraverso un filtro a carbone attivo, di depurare l'acqua piovana eliminando odori, colori e cattivi sapori.
E l'illuminazione della casa? Ora anch'essa si può ottenere senza l'utilizzo della corrente elettrica. La Bulb Solar Bottle è un'invenzione del brasiliano, Alfredo Moser.
Realizzarla è semplicissimo: è sufficiente una bottiglia di plastica da due litri piena d'acqua e candeggina.
Questo sistema sfrutta la rifrazione della luce solare attraverso l'acqua.
La candeggina serve a mantenere pulita e trasparente la bottiglia. Per installarla bisogna bucare il tetto con un trapano, spingere la bottiglia nel foro e fissare con resina poliestere.
L'energia prodotta dipende dall'intensità dei raggi solari e può variare da 40 a 60 watt per lampada. Il contenuto delle bottiglie, colpito a 360 gradi dai raggi solari, genera una rifrazione orizzontale fornendo un'illuminazione paragonabile a quella di una normale lampadina da 55 watt. È un sistema che viene già ampliamente utilizzato nei paesi in via di sviluppo ma ovviamente non è sempre applicabile!
Infine, non poteva mancare il computer che funziona senza corrente. L'idea è di Andrea Ponti, progettista italiano. Il nome di questo apparecchio è Luce, ed è un computer portatile wireless che funziona a energia solare. Realizzato in policarbonato trasparente e alimentato da due pannelli solari per la ricarica continua. Un pannello si trova sul retro dello schermo e l'altro sotto la tastiera, in modo che possa essere ricaricato anche quando non si utilizza il pc.
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