Come produrre Energia Elettrica convertendo l'Energia generata dal movimento dei corpi mediante tecnologie esistenti ammodernate e nuovi dispositivi portatili.
Secondo la definizione correntemente più utilizzata, si definisce energia cinetica l'energia posseduta da un corpo a causa del suo movimento. In maniera assolutamente più prosaica e più calata nella realtà della vita di ogni giorno, è energia cinetica sia quella generata da un corpo in movimento, un'auto in corsa ad esempio, ma anche quella generata dai corpi stessi con il movimento di alcuni arti, come può essere l'atto di pedalare.
Non è un caso, per chi ama la ciclistica ed andare in bicicletta, che i fanali per l'illuminazione notturna del percorso siano alimentati da quella che volgarmente chiamiamo dinamo, in realtà un alternatore, un semplice meccanismo che acquisisce l'energia cinetica prodotta dalla pedalata, attraverso la frizione tra una ruota ed un meccanismo a rotazione, che converte questo movimento in elettricità, e questa fa accendere la lampadina del fanalino notturno.
I casi di applicazione di questo semplice principio sono di recente balzati agli occhi grazie alla cronaca degli avvenimenti degli ultimi mesi: nel caso della protesta civica degli indignati di Occupy Wall Street, quando la polizia newyorchese ha sequestrato ai manifestanti di Zuccotti Park i generatori di energia elettrica che utilizzavano nei loro accampamenti di fortuna, gli stessi manifestanti sono ricorsi a soluzioni di fortuna ma sicure, la principale delle quali è stata l'energia elettrica prodotta con la pedalata.
Con un intento pedagogico e la voglia di sperimentare, invece, un professore dell'Istituto tecnico Vallauri di Roma, Oscar Santilli, ha realizzato un interessante esperimento di produzione di Energia elettrica nell'Istituto in cui insegna, allestendo un impianto che prevede 18 postazioni di produzione, divise in 8 spinning bike collegate ad una dinamo oltre a due rulli liberi, dove possono essere collocate delle biciclette normali, ed otto dinamo a manovella. Il sistema così realizzato è stato completato da un'attrezzatura tecnologica di gestione, elaborata da un ex studente dell'Istituto, pensata per misurare la quantità di energia prodotta da ogni singola postazione.
L'esperimento, finanziato dalla provincia di Roma, vuole essere un intelligente progetto di trasmissione della conoscenza sull'argomento, e per avere un giusto valore didattico prevede che l'energia prodotta da ogni partecipante si traduca in crediti cosiddetti energetici, grazie ad una tessera con chip elettronico da inserire in una colonnina collegata ad ogni postazione. Con un minimo di 15 minuti al giorno ogni studente può acquisire crediti che poi possono essere riconvertiti in attività didattiche ma anche premiati con biglietti per attività di svago e culturali, come il teatro, il cinema e lo sport.
In un articolo sul Corriere della Sera, poi, Oscar Santilli ha citato anche altri esempi virtuosi e, perché no, stimolanti e divertenti di iniziative di questo tipo in giro per il mondo: dai bici-bar di New York, dove si sorseggia un drink contribuendo alla produzione dell'energia elettrica necessaria al locale, al Crowne Plaza Hotel di Copenaghen, dove chi produce un po' di watt con le proprie pedalate ottiene in cambio dei voucher da utilizzare al ristorante dell'hotel per mangiare.
Il caso europeo più stimolante e bizzarro, al tempo stesso, è quello del Watt Club, di Rotterdam in Olanda, una discoteca attentamente progettata per convertire l'enorme quantità di energia cinetica prodotta da chi balla in elettricità, al servizio ovviamente delle necessità del locale stesso. In questo caso, però, non ci sono biciclette o sistemi abbinati al movimento rotatorio di alternatori o dinamo, ma si sfrutta l'energia trasmessa dalla pressione e dai salti dei fruitori della discoteca, con un ingegnoso sistema integrato nel pavimento.
Un sistema di molle al di sotto del pavimento della pista da ballo si aziona con il movimento dei presenti, trasferendo le proprie oscillazioni ad un apparato che utilizza degli speciali cristalli che trasformano la sollecitazione meccanica in energia elettrica grazie ad una tecnologia che sfrutta un principio analogo a quello della piezoelettricità. L'energia prodotta, che può arrivare anche oltre il 50% del fabbisogno del locale, viene immagazzinata in accumulatori ricaricabili e utilizzata ridiffondendola in rete.
Un'estensione di un principio tecnologico simile alla vita di tutti i giorni è stato già messo a punto da una società americana, la InStep NanoPower, che ha sviluppato e di recente presentato un interessante tecnologia da integrare nelle calzature, per trasformare l'energia cinetica di una normale camminata in energia elettrica da utilizzare per i dispositivi elettronici portatili, soprattutto per quelli che utilizzano la tecnologia wireless.
Anche una grossa multinazionale come la Philips, qualche hanno fa, ha effettuato una serie di studi per la creazione di apparecchiature che generino elettricità dal movimento, da usufruire per le apparecchiature portatili: il risultato è stato un apparecchio, denominato Knee Mounted Power Generator, da montare su un ginocchio per alimentare apparecchiature portatili quali lettori MP3, telefonini e dispositivi di piccole dimensioni in genere.