Edilizia in nero

Grazie ai controlli sulle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie, la Guardia di Finanza ha scoperto 3 miliardi di evasione fiscale.
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L'evasione fiscale è una delle peggiori piaghe del nostro paese, perché un alto numero di evasori implica come conseguenza una pressione fiscale eccessiva che grava sulle spalle dei contribuenti onesti. Il settore dell'edilizia è uno di quelli in cui il fenomeno è più diffuso.

La Guardia di Finanza, nell'ambito dell'operazione denominata Pandora, ha scoperto tre miliardi di euro non dichiarati da parte di ben 5.246 imprese edili, risultate evasori totali, Iva non versata di circa 500 milioni di euro e circa 10.000 posizioni lavorative irregolari.

EdiliziaÈ interessante ricordare che l'operazione è stata effettuata controllando le imprese che hanno eseguito ristrutturazioni edilizie dal 2006 ad oggi.
Infatti, a seguito delle detrazioni fiscali del 36% e del 55% nonché alla possibilità di usufruire di Iva agevolata del 10%, i cittadini che hanno eseguito lavori edili sono stati attenti a richiedere le fatturazioni per poter ottenere le agevolazioni.
Così, analizzando le pratiche per le richieste degli sgravi fiscali, si è scoperto che le imprese presentavano le fatture ai committenti ma poi occultavano completamente i propri redditi all'erario.
Considerando che l'accesso alle agevolazioni è possibile solo attraverso il pagamento con bonifico, si sono effettuati dei controlli incrociati, esaminando le aziende che presentavano redditi inferiori al valore dei bonifici pagati dai propri clienti.

L'indagine compiuta dalle Fiamme Gialle sugli interventi avvenuti nel nostro Paese negli ultimi anni ha messo in luce anche un'altra emergenza evidente nel mondo dell'edilizia, quello del lavoro nero.
Operai in cantiereQuindi, oltre al danno per le stesse manovalanze, sfruttate in maniera irregolare e senza il rispetto di alcun diritto, si configura in questo modo un ulteriore danno per il fisco, dovuto al mancato versamento dell'Irpef dei lavoratori e dei contributi sanitari e previdenziali.

L'indagine compiuta dal Nucleo Speciale Entrate della Guardia di Finanza, ha messo in evidenza che le maggiori inadempienze si sono registrate al Nord della Penisola, con il maggior numero di infrazioni riscontrate in Lombardia, regione seguita a ruota dal Lazio, mentre tra le regioni del Sud è la Calabria ad essere in pole position.

Le misure introdotte in campo edilizio per incentivare i cittadini a ristrutturare i propri immobili, potendo usufruire di sgravi fiscali, avevano come obiettivo quello di far emergere l'enorme economia sommersa, spingendo allo stesso tempo le imprese a dichiarare i redditi così percepiti.
Evidentemente le previste pene amministrative ed anche penali, oltre ad un determinata soglia di reddito non dichiarato, non sono state sufficienti a metterle in guardia e ad orientarle verso comportamenti più regolari.

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