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Lo schema elettrico di un quadro costituisce il primo documento di riferimento. Esso deve essere realizzato prima della costruzione del quadro ed aggiornato per tener conto delle modifiche in fase esecutiva. Infine lo schema deve essere allegato all'apparecchiatura finita. Attualmente e semplice reperire dal web, innumerevoli software per la realizzazione deli schemi elettrici. Una copia dello schema deve essere sempre collocata all'interno dello stesso quadro, generalmente in uno specifico vano posizionato sulla facciata interna della porta.
Lo schema deve essere redatto utilizzando i segni grafici e le tecniche definite norme CEI del Comitato Elettrotecnico Italiano. La struttura di uno schema elettrico è diversa per i circuiti di potenza e per quelli di controlli o segnali. È bene sottolineare che una corretta siglatura dei cavi è indispensabile sia nella fase cablaggio del quadro sia per la ricerca di eventuali guasti.
Nello schema di potenza vengono generalmente riportati anche gli utilizzatori, le apparecchiature che ricevono l'energia elettrica dalle linee che dipartano dal quadro. Per ogni linea sono descritte le potenze e le correnti nominali, necessarie per il dimensionamento dei cavi e dei morsetti di uscita. L'ordine in un quadro è fondamentale, è necessario che tutti i circuiti in uscita siano adeguatamente descritti ed identificati con apposite targhette riportate a fronte quadro sugli apparecchi di protezione e su quelle di comando. Spesso gli schemi possono risultare molto complessi, per tale motivo devono essere redatti con la massima chiarezza possibile. In tal modo non si complica il lavoro del cablatore o del manutentore che devono padroneggiare le logiche di funzionamento.
Il termine layout è spesso utilizzato per identificare uno schema elettrico o più in generale un disegno indicativo della disposizione dei componenti all'interno del quadro e sul fronte del quadro. In caso di quadri molto semplici come le classiche centraline per appartamento lo schema potrebbe risultare inessenziale. Mentre un valido schema elettrico è fondamentale per impianti ed apparecchiature complesse l fine di individuare in modo rapido e preciso la posizione fisica delle apparecchiature. Tutto ciò và, naturalmente a vantaggio della esecuzione dei lavori e delle operazioni di manutenzione. Spesso negli anni passati, per quadri molto complessi si prediligeva una realizzazione in scala del quadro per una corretta valutazione degli ingombri e delle eventuali variazioni in corso d'opera.
Quello dell'elenco dei materiali di un quadro è un documento per certi aspetti controverso. Tale documento è infatti indispensabile per la costruzione del quadro. A quadro finito, tutte le caratteristiche dei componenti principali possono essere rilevate dalle targhe dei componenti stessi. Tale documento è tuttavia, spesso, un importante aiuto per chi deve gestire la manutenzione. Per collegare un quadro all'impianto ad esso a monte e a valle è indispensabile individuare in modo esatto la funzione de morsetti, la siglatura loro e quella dei circuiti è la chiave di lettura del problema. Spesso i quadri possono presentare un insieme di pulsanti, selettori, spie o tastierini di comando e controllo che risultano di primo acchito tutt'altro che intuitivi da utilizzare.
In questo caso le istruzioni scritte correttamente hanno un ruolo fondamentale. Tali situazioni possono diventare particolarmente complesse nei casi di quadri molto grandi con la presenza di apparecchiature elettroniche di comando o programmabili legate al funzionamento di diversi impianti tecnologici e o domotici. Infatti, in tali casi, spesso, pochi tasti sono in grado di effettuare molte funzioni se diversamente sollecitati.
Fino a qualche anno fa la carenza di adeguate istruzioni era una delle ragioni per cui molti utenti del settore degli impianti termici e di climatizzazione preferivano i vecchi quadri con logica elettromeccanica piuttosto che i dispositivi di ultima generazione. Oggi l'integrazione tra diversi sistemi tecnologici e la possibilità di gestione degli stessi con le moderne tecnologie della comunicazione, esclude a priori la possibilità di realizzazione di quadri secondo la vecchia logica elettromeccanica.
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