|
L'eterno dilemma progettuale, quando ci si trova a dover decidere la sistemazione del bagno di casa, è sempre lo stesso: box doccia o vasca?
Ovviamente il problema sorge quando lo spazio non è sufficiente a contenerle entrambe, e non mi riferisco quindi soltanto a certe soluzioni da rivista patinata che, più che di bagni, sembrano trattare di vere e proprie wellness rooms.
Partiamo invece da semplici soluzioni riferite a casi comuni, bagni di case normali, spaziosi quanto basta ad assicurare una normale gestione quotidiana delle proprie esigenze di igiene personale, concepiti nel pieno rispetto delle normative vigenti in termini di spazi, articoli minimi presenti e materiali.
A volte succede anche che, per eccesso di zelo, si opti per entrambe le soluzioni insieme, cioè sia vasca che doccia, affiancate. In linea puramente teorica la cosa potrebbe non essere così scandalosa, (dal punto di vista progettuale, intendo), sia per praticità che per estetica.
Potrebbe però accadere di trovarsi di fronte a veri e propri errori/orrori progettuali, come quello che mi sono trovata ad affrontare in un recente incarico di ristrutturazione.
In una abitazione ristrutturata qualche anno fa si sono verificate delle rotture nei tubi di scarico che servivano l'impianto doccia di uno dei bagni, e che hanno causato danni sia al pavimento della stanza adiacente, sia alla parete del bagno stesso dove è alloggiata una struttura a scrigno per la porta scorrevole.
Colgo al volo l'occasione di far notare quanto sia esteticamente errata la soluzione presente di vasca e doccia, in questo caso specifico, affiancate in maniera anche approssimativa, come si può notare dalla foto. Il piatto doccia, infatti, è praticamente appiccicato al muretto della vasca da bagno, per cui è stata montata soltanto la porta a soffietto che chiude la doccia, fissata al muro a lato, mentre nessuna altra parete/chiusura la divide dalla vasca stessa.
Da specificare che il bagno in questione è il secondo dell'abitazione, privo di finestre e dotato di impianto di ventilazione.
È, tutto sommato, un bagno abbastanza grande da poter contenere tutti gli elementi essenziali tali da farne un ambiente di servizio perfettamente funzionale e di pari dignità rispetto all'altro. Da considerare anche che esso è il bagno più utilizzato in casa, anche da eventuali ospiti, grazie alla sua posizione rispetto agli altri ambienti.
Dovendo dunque smantellare il piatto doccia esistente per effettuare i necessari lavori di riparazione, propongo di cambiare l'assetto originario del bagno, proponendo 2 ipotesi di progetto.
La prima soluzione, poco invasiva ed economicamente più appetibile, prevede di mantenere la vasca originale così com'è e cambiarne la rubinetteria, che sarà del tipo per doccia, con soffione. Sarà inoltre prevista una chiusura in vetro temperato a 2 ante, di cui una scorrevole, poggiata direttamente sulla vasca oppure che parta da terra.
Lo spazio lasciato libero dal piatto doccia sarà sfruttato per sistemarvi un elemento porta accappatoi e un comodo armadio poco profondo ma ampio, per contenere tutto quanto serve da avere a portata di mano nel bagno: asciugamani, scorte di carta igienica, detersivi, saponi, shampoo etc.
La seconda soluzione prevede di togliere anche la vasca esistente. Lo spazio così recuperato verrà sfruttato per sistemare, lungo il lato sinistro del bagno, un unico box doccia a filo pavimento, di misure 115x80 cm, chiuso da pareti in vetro.
Aggiungendo una paretina profonda 30 cm perpendicolarmente, sulla parete della porta, fino a raggiungere l'estremità del piatto doccia, si crea una nicchia da attrezzare con mensole e da chiudere con ante in vetro e che risulterà molto utile per riporvi quanto necessario per la doccia e le relative scorte di accappatoi puliti e teli.
La paretina servirà per fare da elemento strutturale, da seconda spalla, per sistemare le mensole, in quanto la parete di appoggio ospita la struttura della porta scorrevole dell'altro bagno.
Lo spazio sotto e a sinistra e destra del lavabo potrà essere sfruttato per comodi contenitori o panchette, della stessa serie del mobile previsto di fronte, accanto alla porta d'entrata, che fa, allo stesso tempo, da schermo all'eventuale serie di ganci a muro per gli accappatoi.
Quest'ultima soluzione risulta sicuramente più impegnativa dal punto di vista dei lavori da svolgere e quindi anche economicamente più dispendiosa, ma renderebbe sicuramente l'ambiente bagno più moderno e funzionale.
Lo smantellamento della vasca, infatti, sicuramente implicherà anche il cambio dei rivestimenti, sia del pavimento che delle pareti, vista anche la costruzione della paretina per la nicchia, e la classica scorta di piastrelle mantenute per le emergenze non basterà...
|
||