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Realizzare o rendere sicuro un box, ove non ve ne sia già uno, diviene oggigiorno, indispensabile.
I motivi di sicurezza ne accelerano e ne condizionano le scelte, da intraprendere in sede di ristrutturazione edilizia, soprattutto in riferimento ai sistemi di chiusura da adottare.
Ormai da più di venti anni è in vigore la Legge Tognoli, L. 122/1989, grazie alla quale si è agevolata la costruzione di parcheggi o garage coperti, annessi a case private o condomini.
La norma citata, contempla sostanzialmente tre tipi di parcheggi:
1) Parcheggi ricavati nel sottosuolo o al piano terreno dell'edificio interessato.
Se in presenza di condominio, la realizzazione sarà sottoposta a votazione da parte dell'assemblea condominiale, con almeno metà dei millesimi, o condomini presenti.
2) Parcheggi realizzati anche solo da una parte di condomini.
Questo grazie all'integrazione della legge Tognoli con la L.127/1997.
3) Parcheggi realizzati su aree esterne al condominio.
L'art. 9 della L. 122/89 prevede delle facilitazioni urbanistiche che permettono di costruire i parcheggi su aree comunali o nel sottosuolo.
Anche se la legge Tognoli ha cercato di snellire le procedure per la realizzazione di posti auto ed incentivarne la costruzione, va detto che, trattandosi di interventi permanenti, nonché edili, a seconda del livello, occorrerà valutare, di volta in volta, l'iter burocratico da adottare.
Nel caso di nuova costruzione o ristrutturazione, andrà verificata la sussistenza di alcune condizioni fondamentali.
Innanzi tutto, non va alterato il decoro estetico dell'immobile. Questo va oltremodo garantito se la realizzazione del box in questione interessa facciate che danno su strada.
Se i posti auto, inoltre, vengono costruiti in esterno su di un'area condominiale, per iniziativa di una parte dei condomini, va comunque garantita ai rimanenti, la possibilità di realizzare in un momento successivo, altri posti auto e sempre sulla stessa area, sia in esterno che interrati.
Ciò vuol dire che, se l'iniziativa di realizzazione di parcheggi è parziale, il progetto presentato dovrà essere futuribile, indicando semmai, l'area di manovra e parcheggio dei possibili altri parcheggi.
I posti auto o box sotterranei, sono soggetti a prescrizioni ben precise, quelle cioè riguardanti le disposizioni antincendio.
La norma distingue tra garage contenti al massimo nove autovetture o quelli contenti un numero superiore.
Per ambedue, sono stabiliti dei parametri che regolamentano le altezze dei locali, la tipologia di areazione, le dimensioni delle corsie di manovra e la pendenza delle rampe.
La norma, inoltre, precisa le definizioni di box: volume delimitato da strutture di resistenza al fuoco definita e di superficie non superiore a 40 mq.
In più definisce la superficie di parcamento, ossia l'area necessaria alla manovra e al parcheggio di ciascun autoveicolo.
Le chiusure dei garages, oltre a dover tutelare la sicurezza e l'impenetrabilità dell'ambiente interno, rispondono sempre più a dinamiche variegate, sostenute da una tecnologia sempre più all'avanguardia.
Le porte di chiusura dei garages, che esteticamente somigliano sempre più a veri e propri portoni di ingresso, offrono caratteristiche performanti e rispondono alle più svariate esigenze.
Le tipologie devono essere scelte in funzione dello spazio disponibile, ed in relazione all'utilizzo del locale.
Si devono infatti garantire sempre, manovre agevoli sia con il veicolo che una volta a piedi.
Ampia è la scelta dei serramenti a chiusura del box, che oggi presentano qualità in grado di soddisfare le esigenze più disparate.
A seconda della localizzazione del box auto, andrà garantita, ad esempio, la tenuta termica come la completa impenetrabilità con sistemi antieffrazione.
I sistemi e dispositivi impiegati vengono inseriti ed alloggiati all'interno dei pannelli e dei profili impiegati, risultando invisibili e completamente nascosti.
La chiusura con avvolgibile, presenta un pannello, generalmente composto da profili orizzontali agganciati tra di loro a formare una superficie snodata che si avvolge, appunto, intorno ad un rullo.
È la classica tipologia di chiusura e, a seconda delle esigenze, può essere elettrificata e, quindi, motorizzata.
Ballan propone Rotoblind, una serranda avvolgibile, i cui elementi possono essere plastificati o verniciati con procedimento a fuoco ad alta gradazione, che rende lo smalto maggiormente resistente agli agenti atmosferici.
Inoltre è possibile scegliere il tipo di lavorazione visto che, l'elemento, può essere cieco, microforato, o dotato di fori di ventilazione.
Altro sistema di chiusura meritevole di essere menzionato, è l'avvolgibile composto da profili in alluminio la cui anima è realizzata in schiuma di poliuretano.
Questo apparecchio di chiusura, Tap Garage, messo a punto da CROCI Srl offre un prodotto estremamente versatile, motorizzato, disponibile in tre diverse tipologie di installazione, a soffitto, a cassonetto, a bandiera, e che può essere facilmente utilizzato in qualsiasi contesto murario.
Il sistema di chiusura a basculante si presenta come un serramento dall'anta unica che, grazie a montanti laterali fissati ai lati del vano, ne permette la rotazione e quindi l'apertura e chiusura.
L'utilizzo di un tale sistema, sfrutta al massimo la larghezza dell'ingresso al garage.
Ad esempio, la linea Zink di Ballan, offre soluzioni molteplici come con la basculante Spazio.
Questa, realizzata in lamiera d'acciaio, stampata e zincata è una porta basculante a contrappesi, che offre la massima ampiezza al passaggio, grazie ai montanti laterali di minimo ingombro di soli 8 cm.
Nel sistema a chiusura sezionale, il serramento si apre con sistema verticale ma, a differenza dell'avvolgibile, delle guide assicurano che la serranda non si avvolga, ma scorra parallelamente al soffitto, senza avvolgersi su se stessa.
Soluzione pensata per l'uso quotidiano è quella offerta da Hormann che, con il serramento sezionale propone la Porta pedonale inserita a soglia ribassata.
Questo sistema, permette di utilizzare una porzione di serramento senza dover necessariamente aprire tutta la porta del garage.
Le porte pedonali, collocate al centro del portone, si aprono verso l'esterno e permettono un uso agevole del locale.
Nel caso del modello Lake XT brevettato da Ballan, la porta sezionale è dotata di un pannello coibentato con snodo in alluminio permettendo l'eliminazione delle cerniere.
Inoltre i pannelli e la veletta hanno superficie piana, soluzione esteticamente di risalto.
Da citare anche il modello Movida prodotta dalla DITEC Entrematic
Si tratta di una porta automatica per garage con elevate caratteristiche performanti, sia in campo elettromeccanico che estetico.
Esteticamente, viene eliminata la tradizionale motorizzazione centrale al soffitto e risolta con un'automazione posta su guida laterale.
- La salita verticale, parallela al soffitto, permette l'utilizzo totale dello spazio interno ed esterno del garage.
- Le guide laterali, possono essere protette da copriguida modulari.
I dispositivi paracadute garantiscono estrema sicurezza in caso di chiusura accidentale della porta.
In questa soluzione, il portone si apre lateralmente.
Scorre infatti a ridosso di una parete del box.
Delle guide a soffitto o a terra aiutano l'apertura contenendo la porta.
Portoni sezionali scorrevoli in alluminio o in legno, sono proposti dalla Mortec Tooor S.r.l.
Questo portone a scorrimento laterale, grazie al ridotto bisogno di spazio e le ottime qualità di scorrimento, garantisce comfort e sicurezza.
Inoltre può essere aperto completamente oppure solo in parte, tipo porta.
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