|
I deumidificatori a sali offrono una soluzione pratica, silenziosa ed economica per ridurre l’umidità in casa senza ricorrere all’elettricità.
Funzionano grazie ai sali igroscopici, in particolare al cloruro di calcio, in grado di assorbire grandi quantità di vapore acqueo trasformandolo in liquido.
Deumidificatore a sali - Foto AquaFloow
Il confronto assorbiumidità tra le principali soluzioni disponibili, cloruro di calcio, gel di silice e carbone attivo, aiuta a orientarsi tra i migliori assorbiumidità casa, scegliendo il modello più adatto in base all’ambiente e al grado di umidità.
Le ricariche hanno costi contenuti e una durata di 1–3 mesi, mentre lo smaltimento è semplice e il sistema, nel complesso, risulta sostenibile.
Sebbene i modelli a sali non sostituiscano i deumidificatori elettrici in presenza di umidità strutturale, si confermano un’ottima scelta per ambienti localizzati o come integrazione a soluzioni più potenti.
I deumidificatori a sali igroscopici rappresentano una soluzione naturale e sostenibile per ridurre l’umidità in casa.
Sfruttano la capacità di alcuni sali, come il cloruro di calcio, di assorbire l’umidità presente nell’aria e trasformarla in acqua che si raccoglie in una vaschetta.
Questi dispositivi non richiedono corrente elettrica, sono silenziosi ed economici, ideali per piccoli ambienti come camere, bagni, dispense e armadi.
I sali igroscopici più utilizzati nei deumidificatori sali 2025 sono tre:
Il confronto tra questi sali aiuta a scegliere i migliori assorbiumidità casa in base all’ambiente da trattare.
Deumidificatore a carboni attivi di bambo - Foto Apalus
Marchi di riferimento nel settore sono Aquafloow, Wenko e Apalus, facilmente reperibili su Amazon in diverse varianti e formati.
Per ottenere il massimo dai deumidificatori sali 2025, è fondamentale scegliere con attenzione il punto in cui collocarli.
I luoghi ideali sono quelli dove l’aria tende a ristagnare e l’umidità si concentra: angoli nascosti, sotto i lavabi, dietro ai mobili addossati a pareti fredde, all’interno di armadi, scarpiere, dispense o ripostigli poco ventilati.
I deumidificatori a carboni attivi sono utili per piccoli ambienti - Foto Apalus
In bagno e in cucina, è consigliabile posizionarli lontano da fonti di calore diretto come termosifoni o forni, per evitare che la temperatura influisca negativamente sull'efficacia dei sali igroscopici.
Anche nelle camere da letto, un posizionamento vicino a pareti perimetrali fredde può contribuire a ridurre condensa e muffa.
I modelli più compatti e specifici, come quelli da armadio o a sacchetto, sono perfetti per ambienti ristretti o chiusi.
Un errore comune è collocarli in zone troppo aperte o frequentemente areate, dove l'umidità si disperde rapidamente rendendo meno efficace l’azione del deumidificatore.
Le ricariche dei deumidificatori a sali igroscopici, in particolare a base di cloruro di calcio, hanno una durata variabile tra uno e tre mesi, ma alcuni segnali possono aiutare a capire quando è il momento di sostituirle.
Il primo indicatore è la quantità di liquido raccolto nella vaschetta: se questa è piena o vicina al limite, il sale ha probabilmente esaurito la sua capacità di assorbimento.
Quando il deumidificatore smette di raccogliere umidità visibilmente, o se l’aria torna a essere carica di vapore, è tempo di intervenire.
Per una gestione più precisa, si può annotare la data d’inizio utilizzo o utilizzare promemoria digitali per ricordare il controllo periodico delle ricariche.
I deumidificatori sali sono indicati quando si cerca una soluzione discreta, silenziosa e senza consumo elettrico.
I deumidificatori sono utili in bagno - Foto Wenko
Sono perfetti in ambienti secondari o per chi ha bisogno di un controllo dell’umidità localizzato.
In presenza di umidità elevata o condensa costante, però, è consigliabile valutare l’uso combinato con deumidificatori elettrici.
Il cloruro di calcio è il cuore dei deumidificatori sali.
Una ricarica ha una durata variabile da 1 a 3 mesi, a seconda del tasso di umidità.
Ricarica per deumidificatore il cloruro di calcio - Foto Wenko
Il liquido raccolto si smaltisce facilmente nel WC o nel lavandino. I contenitori sono spesso riutilizzabili, riducendo gli sprechi.
A conti fatti, il costo annuo per ogni punto di deumidificazione oscilla tra i 20 e i 30 euro.
|
![]() |
||||
Testata Giornalistica online registrata al Tribunale di Napoli n.19 del 30-03-2005 | ||||
Copyright 2025 © MADEX Editore S.r.l. |
||||