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Il settore della cucina e di tutti i suoi componenti, rappresenta uno dei punti cardine nella ricerca stilistica dell'industria dei mobili.
Volendo per un attimo abbandonare i concetti legati ad un linguaggio tradizionale delle forme estetiche, si pone l'attenzione su alcuni dettagli tecnici e funzionali che possono caratterizzare l'aspetto complessivo di questo arredo.
Si prenda ad esempio l'attività della Arezzi Cucine, un'Azienda che coniuga l'attività industriale con la cura artigianale del prodotto.
I particolari costruttivi riscontrabili nelle sue linee di produzione, come il sistema di apertura a scomparsa dell'anta, che si apre a 90° per poi scomparire all'interno di un incavo laterale, o il meccanismo a ribalta (senza pistoni a vista) delle ante pensili con lunghezza fino a cm 240, permettono l'adozione di soluzioni estetiche originali.
Parte di questi meccanismi sono dotati di apertura elettrica e chiusura con sensore a sfioro.
Anche la cura e la scelta delle finiture in legno, per le parti a vista, giocano un ruolo determinante nella composizione della cucina.
Infatti, la fase finale della lavorazione delle ante, prevede di far coincidere la venatura del legno, per ogni elemento completo (parte bassa o alta sospesa), in modo da ottenere una linearità ed un effetto armonico del complesso.
A questa cura sartoriale, viene associato l'abbinamento in un unico elemento stilistico, di vari materiali quali l'acciaio, il corian, la pietra, ecc.
Un ultimo aspetto da rilevare, riguarda l'utilizzo del Parapan, come materiale unico e già rifinito.
Questo è un prodotto acrilico, atossico e a pasta unica ed è disponibile in differenti colori.
È perfettamente complanare e lucido su tutti i lati, risulta facilmente lavorabile, e può essere considerato una valida alternativa ecologica alle ante lucide laccate.
Un altro particolare, che rappresenta una novità in questo settore, è il piano di lavoro della cucina in pietra lavica smaltata ottenuto, secondo un determinato ciclo produttivo, dalla Sgarlata Marmi.
Si tratta di una roccia di origine vulcanica, che si forma dal raffreddamento della lava incandescente, e quindi per sua natura durissima e non soggetta all'usura del tempo.
Pur con queste caratteristiche, è un materiale che si presta ad essere lavorato come una comune lastra di marmo.
Oltre per l'impiego in cucina, è indicato anche per: pavimentazione, piatti doccia, rivestimenti, lavabi, top per bagno, piani tavoli, ecc.
Per i top da cucina, il processo produttivo prevede, dopo il taglio a misura del blocco in lastre e la rifinizione del piano, la verniciatura della superficie con smalto.
Successivamente il prodotto viene sottoposto a due cicli, ciascuno di 36 ore, all'interno di forni ad una temperatura di circa 950°.
Completata questa fase, il piano avrà una superficie anti-macchia ed anti-corrosione oltre ad una ottima resistenza meccanica dovuta alla caratteristica del materiale.
Oltre a differenti colori, i piani della cucina possono anche riportare decorazioni personalizzabili in funzione dei gusti e delle esigenze del committente.
Per informazioni consultare i siti:
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