Le spese veterinarie per animali domestici si possono detrarre dalle tasse

La legge prevede la possibilità di detrarre dall'imposta lorda parte delle spese sostenute per prendersi cura degli animali domestici. Vediamo di che si tratta.
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Spese per animali domestici


Moltissimi di noi hanno animali in casa.
A parte certi eccessi, come chi sostiene spese che i più ritengono un po' folli o chi per contro trascura l'animale anche negli aspetti essenziali, la cura dell'animale domestico è piuttosto dispendiosa, sia in termini di tempo sia di oneri economici.

La legge viene incontro, almeno per quanto concerne questo secondo punto di vista, prevedendo la possibilità di detrarre parte delle spese sostenute.

Animale e detrazione fiscale: il cane
L'art.15, co.1, lett. c-bis, DPR 917/1986 (T.U.I.R. Testo Unico Imposta sui Redditi) prevede infatti la detrazione pari al 19% delle spese.

La circolare 7E del 2017 dell'Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi per le persone fisiche per il 2016, fornendo anche un excursus di quanto stabilito da precedenti documenti (circolari e risoluzioni) in materia.

Noi quindi ci riferiremo sostanzialmente a tale circolare, all'art. 15 cit., nonché al D.M. 289 del 2001 indicante

Regolamento per l'individuazione delle tipologie di animali per le quali le spese veterinarie danno diritto a una detrazione d'imposta D.M. 289 del 2001

e al D.Lgs. n. 193 del 2006 recante il codice comunitario dei medicinali veterinari; come sempre si rinvia alla lettura integrale degli atti richiamati e, per le questioni più complesse, all'ausilio di persone esperte.

Faremo infine un accenno a un ulteriore distinta agevolazione, quella prevista per una particolare categoria, i non vedenti, per le spese sostenute per i cani guida.


Spese veterinarie per animali domestici: quale detrazione?


Come accennato, l'art. 15, co.1, lett. c-bis, DPR 917/1986 prevede la possibilità di detrarre dall'imposta lorda un importo, precisamente quello pari al 19% delle spese sostenute per le cure veterinarie dell'animale domestico.

La detrazione è ammessa per la parte che eccede euro 129,11 e comunque non può superare euro387,34, e spetta a chi sostiene la spesa (anche se non è il proprietario dell'animale).


Per quali animali è possibile la detrazione per spese veterinarie?


Deve trattarsi di spese sostenute per animali detenuti legalmente, a scopo di compagnia e per la pratica sportiva; sono invece escluse le spese sostenute per la cura degli animali destinati all'allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare degli animali allevati o detenuti nell'esercizio di attività commerciali o agricole e per animali utilizzati per attività illecite; ciò è stato specificato con il suindicato D.M. n. 289 del 2001.


Le spese veterinarie per animali domestici detraibili


Quali sono le spese ammesse alla detrazione?

Si tratta delle spese professionali del veterinario; delle spese per l'acquisto di medicinali prescritti dal veterinario (e definiti dall'art. 1 del D.Lgs. n. 193 del 2006) e per le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche.

Animale da compagnia: il gatto
Come per i medicinali (art. 10, co.1 lett. b e art. 15 co.1 lett. c), anche per le spese sostenute per medicinali veterinari non è più necessario conservare la prescrizione del medico veterinario (così è stato affermato recentemente dall'Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 24E del 2017).

È necessario però lo scontrino parlante, lo scontrino che cioè riporti il codice fiscale di chi ha sostenuto la spesa, la natura, la qualità e la quantità dei medicinali acquistati.

La qualità di farmaco è attestata dal codice di autorizzazione in commercio del farmaco mentre la natura del prodotto farmaco può essere identificata anche mediante la codifica FV (farmaco per uso veterinario).

La spesa è detraibile anche se l'acquisto è effettuato in un luogo diverso dalla farmacia, purché autorizzato dal Ministero della Salute.

Animale domestico, il cane
È ammesso alla detrazione anche l'acquisto dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica, effettuato on-line (presso farmacie ed esercizi commerciali autorizzati alla vendita a distanza dalla Regione o dalla Provincia autonoma o da altre autorità competenti, individuate dalla legislazione di Regioni o Province autonome (in Italia non è ammessa la vendita online di farmaci per cui è prescritta la ricetta medica).

Com'è per gli integratori alimentari umani, non sono ammesse alla detrazione le spese sostenute per i mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario, non essendo considerati farmaci, ma prodotti rientranti nell'area alimentare.

Per la corretta fruizione della detrazione è necessario controllare e conservare:
- le fatture delle prestazioni professionali del medico veterinario;
- gli scontrini parlanti relativi all'acquisto dei medicinali;
- l'autocertificazione attestante che l'animale è legalmente detenuto per fini di compagnia o per la pratica sportiva.


Detrazione acquisto cane guida


Anche sulla detrazione del cane guida si rimanda alla citata circolare 7E del 2017.

Abbiamo in questo caso la detrazione per l'acquisto e la detrazione per il mantenimento del cane.

La detrazione per l'acquisto è prevista dall'art. 15, co.1, lett.c, DPR 917/1986.

Essa spetta nella misura del 19% delle spese sostenute dal non vedente per l'acquisto del cane guida (che è ricompreso tra i mezzi di locomozione dei non vedenti).

Inoltre, spetta una detrazione forfetaria di euro 516,46 delle spese sostenute per il mantenimento del cane guida (art. 15, comma 1-quater del TUIR).


Limiti di detraibilità


La detrazione spetta una sola volta ogni quattro anni, salvo i casi di perdita dell'animale, e può essere calcolata sull'intero ammontare della spesa sostenuto (senza cioè limiti).

Può inoltre essere ripartita in quattro rate annuali o in unica soluzione.
La detrazione per l'acquisto del cane guida spetta anche al familiare del quale il non vedente è fiscalmente a carico, mentre quella per il mantenimento spetta solo al non vedente.

Per fruire correttamente della detrazione è necessario controllare e conservare:
- la fattura o ricevuta relativa all'acquisto del cane guida;
- l'autocertificazione attestante che negli ultimi quattro anni non ha beneficiato di altra detrazione per l'acquisto del cane guida, o che ne ha beneficiato ma si è verificata la perdita dell'animale;
- il certificato di invalidità che attesti la condizione di non vedente emesso da una Commissione medica pubblica.


È possibile autocertificare il possesso della documentazione attestante il riconoscimento della sussistenza delle condizioni personali di disabilità.
Se il contribuente che richiede la rateizzazione nell'anno in cui ha sostenuto la spesa della quale ha chiesto la rateizzazione si è avvalso dell'assistenza del medesimo CAF o di un soggetto abilitato non sono necessari ulteriori controlli sulla documentazione.

Quest'ultima deve essere comunque conservata con la dichiarazione.

Se il contribuente negli anni precedenti non si è rivolto allo stesso CAF o soggetto abilitato, si dovrà verificare tutta la documentazione necessaria ai fini del riconoscimento della detrazione e la dichiarazione nella quale è espressa la scelta di rateizzare.

Per le spese di mantenimento unico requisito richiesto per usufruire della detrazione è il possesso del cane guida e non è necessario documentare l'effettivo sostentamento della spesa.

Bisogna dunque controllare e conservare: la documentazione attestante il possesso del cane guida e il certificato di invalidità che attesti la condizione di non vedente rilasciato da una commissione medica pubblica.

Si può autocertificare il possesso della documentazione attestante il riconoscimento della sussistenza delle condizioni personali di disabilità.

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