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Nel caso in cui sia stato stipulato un contratto di affitto avente a oggetto un immobile ad uso abitativ,o molte sono le categorie di contribuenti particolarmente interessate alla compilazione del modello 730 per la dichiarazione dei redditi
Le spese sostenute dall'inquilino in talune circostanze potranno infatti essere portate in detrazione.
Per non perdere la possibilità di ottenere il rimborso Irpef in relazione alle spese sostenute per il canone di locazione è bene essere a conoscenza di quelle che sono le agevolazioni previste dallo Stato.
Si ricorda che da poco l'Agenzia delle Entrate ha reso note, mediante pubblicazione sul sito web, quelle che sono le istruzioni da seguire per procedere con la corretta compilazione del modello 730, sia nel caso in cui si effettui la dichiarazione precompilata che nel caso in cui ci si avvalga della modalità ordinaria.
Le detrazioni affitto, come vedremo, si applicano a specifiche categorie di inquilini.
Si tratta di giovani, studenti fuori sede o persone che hanno un basso reddito.
L'importo da portare in detrazione varia in funzione della tipologia di beneficiario dell'agevolazione fiscale. Occorre inoltre appurare la presenza di alcuni requisiti che illustreremo di seguito.
Innanzitutto, costituisce elemento prioritario l'avere stipulato un contratto di affitto con oggetto un immobile destinato a divenire abitazione principale.
Le detrazioni vengono riconosciute e graduate in base all'ammontare del canone complessivo. La somma da detrarre, inoltre, determinata in misura fissa, varia in funzione della tipologia di affitto e di durata.
Le detrazioni previste dal legislatore per i suddetti contribuenti sono:
Chiariamo sin da subito che le detrazioni non possono essere cumulate ma se nel corso dell'anno si verificano presupposti per diverse tipologie di detrazioni esse potranno essere sempre utilzzate.
Si tratta di una detrazione affitto 730 che spetta quando è stato sottoscritto un contratto di locazione a canone libero a favore degli inquilini aventi redditi al di sotto dei 30.987,41 euro. Condizione necessaria è che l'immobile sia destinato ad abitazione principale.
La detrazione sarà pari a:
Stiamo parlando dei contratti a regime convenzionale, dove il contribuente è sottoscrittore di un contratto di locazione stipulato ai sensi della L. n 431 del 9 dicembre 1998.
La detrazione sarà pari a:
Anche in questo caso la condizione necessaria è che l'immobile sia destinato ad abitazione principale.
La detrazione della quale potranno usufruire gli inquilini giovani aventi i necessari requisiti di età è pari a 991,60 euro. A partire dal 1° gennaio 2022, e dunque con effetto dalla dichiarazione dei redditi da effettuare nel 2023, vengono introdotte le seguenti novità.
In primo luogo l'agevolazione fiscale viene estesa agli inquilini fino a 31 anni non ancora compiuti. La detrazione potrà essere applicata anche per l'affitto di una sola parte dell'appartamento purché il conduttore vi stabilisca la residenza.
Non è dunque necessario che il contratto d'affitto abbia a oggetto l'intero immobile.
Il beneficio fiscale spetta per i primi quattro anni di contratto, dunque, come in precedenza non è più limitata ai primi tre anni.
Confermata la detrazione pari a 991,60 ma se superiore, potrà essere pari al 20% del canone versato annualmente con il limite massimo di 2000 euro.
Questo vuol dire che se il 20% del canone annuo è superiore a 991,61 euro, l'inquilino potrà portare in detrazione il 20% di canone al posto di 991,61 euro, entro il tetto massimo pari a 2.000 euro.
Per poter beneficiare di tale detrazione fiscale è necessario che il soggetto giovane possegga un reddito complessivo che non risulti superiore a 15.493,71 euro.
Gli studenti che vivono fuori sede potranno beneficiare nel modello 730 di una detrazione pari al 19% del canone versato su un importo massimo di 2.633 euro.
Per fruire dell'agevolazione devono essere rispettate alcune condizioni.
L'università deve essere ubicata in un Comune che disti almeno 100 chilometri dal Comune di residenza dello studente e comunque in una Provincia diversa.
Altra ipotesi è che l'università sia situata nel territorio di uno Stato membro dell'Unione europea o in uno degli Stati aderenti all'Accordo sullo spazio economico europeo con i quali sia possibile lo scambio di informazioni.
Chi per motivi lavorativi è costretto a cambiare la propria residenza potrà fruire di un'agevolazione pari a 991,60 euro, qualora il reddito complessivo non sia superiore a 15.493,71 euro.
La detrazione scende a 495,80 euro, se il reddito è compreso tra i 15.493,72 e i 30.987,41 euro.
Condizione necessaria per il beneficio fiscale è che:
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