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Il degrado biologico è conosciuto anche come biodeterioramento ed è un fenomeno che determina l'alterazione del substrato del materiale a causa della presenza di microrganismi e organismi che si depositano sulle superfici.
Tra i microrganismi più diffusi che attaccano le superfici troviamo:
Tra gli organismi che possono attaccare le superfici ci sono:
L'attacco biologico che porta poi al conseguente degrado delle superfici, avviene attraverso le fasi di contaminazione superficiale, proliferazione, sviluppo in profondità e colonizzazione.
Ciò che facilita lo sviluppo sono i fattori ambientali come luce, ossigeno, acqua, sali minerali e anidride carbonica.
Al fine di prevenire il degrado biologico è fondamentale come prima cosa identificare gli agenti che lo hanno causato, e di seguito le condizioni ambientali che ne hanno favorito lo sviluppo.
Solo in questo modo si è in grado di poter scegliere i giusti rimedi.
Oltre ai fattori ambientali, altre cause di deterioramento delle costruzioni sono:
Sulle superfici porose, che a causa dell'esposizione agli agenti atmosferici hanno già subito dei fenomeni di degrado, si annidano alcuni organismi viventi che provocano manifestazione biologiche.
Le spore riproduttive e i semi presenti nell'aria, si fissano sulle superfici e se trovano le condizioni ambientali adatte, si sviluppano, crescono e si moltiplicano.
Tale meccanismo porta alla formazione di fenomeni di alterazione della superficie in questione, che trasformano gli inquinanti biologici dell'aria in biodeteriogeni.
I più frequenti e conosciuti sono proprio le alghe, muschi, muffe, batteri e piante infestanti, definiti anche come insediamenti biodeteriogeni.
Questi rappresentano un vero problema per la durabilità delle superfici e per la salubrità degli edifici stessi, perché attaccano e si nutrono del tessuto strutturale, lo corrodono, provocando danni agli intonaci, rivestimenti, e causandone talvolta il distacco e lo sfogliamento.
Le muffe sono un tipo di funghi pluricellulari che si diffondono riproducendosi tramite finissime spore che, disperdendosi nell'aria, crescono sulle superfici.
Si trovano in molti ambienti interni degli edifici e nascono a causa della presenza di condensa per scarso isolamento termico, presenza di ponti termici, poco ricambio d'aria, scarso smaltimento dell'umidità.
La muffa in casa è dovuta al livello di umidità che può aumentare fino a raggiungere la soglia critica in cui l'umidità stessa condensa e si formano delle goccioline minuscole, soprattutto nei punti in cui la parete è più fredda, e più la temperatura scende, più l'aria non riesce a trattenere l'acqua.
L'azienda CIR-Chimica Italiana Restauri, i cui prodotti sono acquistabili anche su Amazon, propone come soluzione al problema della muffa, delle alghe o delle piante infestanti l'utilizzo di prodotti formulati contro i biodeteriogeni, come BIO C e BIO T PLUS.
Attraverso l'applicazione di questi prodotti sulle superfici deteriorate, si ottiene la completa rimozione dei biodeteriogeni e la sanificazione, senza provocare ingiallimenti oppure opacizzazione della superficie stessa.
Dopo aver applicato i prodotti BIO C o BIO T PLUS, bisogna attendere 24/48 ore per poi spazzolare o risciacquare in modo da eliminare i microrganismi presenti.
Inoltre, per prevenire la ricomparsa e la formazione dei biodeteriogeni, l'azienda propone nuovamente l'utilizzo di BIO T PLUS che va a creare sullo strato esterno del materiale condizioni tali per cui si evita la crescita di altri microrganismi.
Successivamente, si consiglia di applicare un protettivo specifico quale BIO PT 15 o N.AG PLUS.
Questi prodotti rispettano i materiali trattati senza alterarne l'aspetto, sono pronti all'uso e non sono dannosi né per gli operatori e né per l'ambiente.
Una cosa molto importante da sapere è che le operazioni di pulitura e di applicazione dei prodotti realizzati per combattere i biodeteriogeni devono essere effettuate prima di ogni altra tipologia di lavorazione o di altri lavaggi.
Si sa che le pareti esterne sono più esposte all'azione degli agenti atmosferici, diventando dei veri e propri depositi di impurità organiche dove si insediano facilmente e frequentemente spore, muffe e alghe.
Come già accennato, le muffe sono riconoscibili in quanto si presentano con una colorazione verdastra oppure nera, mentre le alghe si caratterizzano per il colore verde della clorofilla, oppure per la presenza di altri pigmenti colorati che danno vita alle cosiddette alghe azzurre, rosse, ecc.
Se non vengono bloccate in tempo, le alghe provocano lo sviluppo e la presenza di agenti di degrado biologico più complessi e difficili da eliminare, come il muschio e i licheni.
Oltre alle condizioni climatiche e ambientali, altre cause della presenza e formazione di muffa possono essere un eccessivo assorbimento di acqua, assenza di elementi architettonici di protezione e scarsa protezione dall'umidità.
Per risolvere il problema e capire come togliere la muffa dai muri, è consigliabile affidarsi a un tecnico esperto che saprà individuare la causa e agire all'origine, in modo tale da non nascondere il problema ma eliminarlo definitivamente.
Dopo aver risolto il problema, in commercio ci sono molti detergenti antimuffa per la pulizia delle superfici degradate, come SILANCOLOR CLEANER PLUS di Mapei, una soluzione a base acquosa sia antialga che antimuffa da utilizzare prima della verniciatura.
Un altro ottimo prodotto indicato anche per esterni è FILAALGAE NET di FILA Solutions che agisce dopo 15 minuti dall'applicazione.
È ideale per eliminare alghe, muffe, licheni sia da pareti che da pavimenti esterni.
È disponibile in doppio formato per chi necessita di pulire piccole o grandi superfici.
Anche CAMP propone un prodotto ideale per eliminare i microrganismi, quali muffa sui muri, alghe, muschi e licheni.
In particolare c'è Rimuovi muffa, un prodotto igienizzante attivo, ad azione istantanea, per interni ed esterni. È ottimo per sbiancare le superfici annerite a causa della muffa o diventate verdastre a causa delle alghe.
In vendita anche sull'emporio virtuale di Amazon.
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