Decking in legno

Chi ama il legno lo vorrebbe in tutta la casa. Se poi ci sono anche degli spazi esterni, per quanto piccoli, il legno diventa la soluzione ideale per rifinirli.
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Calore ed effetto natura con il legno anche all'esterno


Pircher. Decking in legno.Chi ama il legno lo vorrebbe applicato come materiale in tutta la casa, non solo nei mobili e negli infissi, ma anche come rivestimento per soffitti e pavimenti.
Avendo a disposizione degli spazi esterni, anche piccoli, la soluzione ideale sarebbe poter rifinire anche questi con il legno.

Parliamo di terrazzi, bordi piscina, piccole passerelle in giardino oppure quegli angoli adibiti a zona relax per la bella stagione.

Oggi è possibile farlo con tutta tranquillità in quanto le tecnologie produttive permettono di avere prodotti altamente performanti da tutti i punti di vista, non solo quello estetico.
Il maggior limite del legno, infatti, consiste nella sua tenuta all'azione degli agenti atmosferici, quindi agli eventuali problemi di manutenzione, oggi superati.


Alto Adige e cultura del legno


Pircher. Decking in frassino termopressatoIl legno è il materiale che più di ogni altro ha influenzato il modo di costruire, di decorare, di rivestire, insomma di vivere delle popolazioni altoatesine, da sempre calate in una realtà che ha sfruttato il legno per ogni attività.

La conoscenza in ogni dettaglio di questo materiale ne rende agevole l'applicabilità in ogni campo. Con il progressivo aumento di interesse, poi, e non solo a livello teorico, per le costruzioni in bioedilizia, la conferma delle sue prestazioni è ormai innegabile.

Non rappresenta più, dunque, un vezzo, un azzardo, realizzare pavimenti esterni in questo materiale che non ha ormai più segreti.

Non ne ha sicuramente per la famiglia Pircher, con i suoi 80 anni di esperienza sul campo, di cui 20 nei trattamenti specifici di impregnazione in autoclave, per permettere al legno di poter rimanere all'aperto con qualsiasi azione di agente atmosferico.
La loro attività produttiva è la sintesi perfetta tra tradizione artigianale e moderna tecnologia produttiva.

Pircher. Decking in larice e pino, schemiTutte le principali caratteristiche del legno, come il fatto che sia duttile, ecologico e riciclabile, adattabile a tutte le esigenze, vengono sfruttate anche per creare pavimentazioni esterne belle e durevoli, veloci da realizzare e facili da mantenere.

D'altra parte da anni vengono prodotti dalla Pircher arredi per esterni, per cui la ricerca in questo senso è ormai consolidata e la produzione di decking in legno sfrutta la conoscenza di specie legnose particolari e specifici trattamenti per l'outdoor.

Oltre ai materiali, da legni provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile, Pircher produce anche una linea completa di accessori per la posa e la manutenzione delle pavimentazioni fornite.


Decking in legno europeo


Pircher. Decking in larice siberianoTra le essenze di origine europea, Pircher utilizza senz'altro il legno di frassino, termopressato, in listoni oleati. Il trattamento di termopressatura serve a renderlo idoneo all'uso esterno, essendo questo un legno sensibile all'attacco di funghi ed insetti.

La termopressatura a caldo, in questo caso, consiste nell'alternare uno strato di frassino a delle lastre termo – riscaldanti. Successivamente questi strati di legno e acciaio così ottenuti vengono pressati in maniera uniforme mediante l'inserimento tra speciali cuscini ad espansione.

Rispetto ai normali legni termotrattati, questi prodotti sono resi più resistenti e meno soggetti a rigonfiamenti e ritiri dimensionali.

Il Larice Siberiano è un legno di conifera proveniente da ambienti con clima rigidissimo che ne rallentano la crescita. Rispetto al Larice Alpino ha una venatura particolare e una fibra di qualità superiore. Il suo colore originale grezzo è di un tipico giallo-rossastro con striature.

Pircher. Decking in pino silvestre europeoNon va mai messo a contatto diretto con il terreno, ma sistemato su listelli distanziatori. Ha una discreta resistenza contro funghi e insetti ed è facile da mantenere.

Può essere invece posato a diretto contatto con il terreno il listone realizzato in Pino Silvestre Europeo, impregnato in autoclave e dal colore verde-dorato tipico di questa essenza. Questo trattamento, secondo la normativa Ral in classe 4, lo rende idoneo al contatto col terreno.


Decking in legno esotico o africano


Pircher. Decking in talìTra i legni esotici utilizzati da Pircher ci sono l'Almendrillo, proveniente dalla Bolivia, con fibra compatta color miele scuro, quasi marrone; il Cumaru, dall'area subtropicale sudamericana, con fibra compatta di colore giallo e fiammature rossicce; il Lyptus, ottenuto dall'innesto di due specie di Eucalipto.

Il Talì è un legno duro africano, di colore giallo-verde, fino al marrone scuro o rossiccio, mentre il legno Yellow Balau, dal sud est asiatico, ha un colore giallo tendente al giallo-marrone.

Il Bambù è un'erba gigante, non una specie legnosa, e subisce una lavorazione speciale che comprende varie fasi: lavatura, sfibratura e pressatura a caldo. Dopo il trattamento, il Bambù avrà perso il 40% circa della massa, diventando compatto e stabile.


Posa del decking a incastro


Giò Speedy. Normalmente la posa del decking in legno prevede l'uso di viti o chiodi sulla parte superiore delle doghe, oppure l'uso di clip montate lateralmente, portando via tempo e con una resa estetica che non è sempre delle migliori.

L'ideale sarebbe un sistema che possa fare a meno di tali articoli, per avere un'estetica più elegante con minore impiego di tempo per la posa.

È quello che ha brevettato Giò Speedy, ideando un sistema basato su un supporto in nylon per profili in legno posti ortogonalmente, senza utilizzo di chiodi, viti o colla.

Giò Speedy. Supporto in nylonGiò Speedy è nata nel 2007, fondata da Giovanni Iovene, dopo 35 anni di esperienza nel campo delle pavimentazioni in legno, prima come posatore, poi come gestore di un negozio in proprio di pavimenti, moquette e carte da parati.

La profonda conoscenza del settore ha portato Iovene a riflettere anche su eventuali alternative e soluzioni a problematiche da affrontare ogni giorno. Da qui l'attenzione soprattutto alle tecniche di posa, che lo hanno portato alla realizzazione del sistema Giò Speedy.

Risale al 1999 il primo brevetto a cui sono seguiti altri due. Il supporto di nylon è di dimensioni pari a mm 70x70x39, cavo inferiormente e con alette sul lato superiore.

Nella cavità viene inserito un profilo di legno che permette di tenere uniti i supporti, sollevato da terra, così l'acqua potrà defluire senza problemi.

Le doghe in legno hanno una fresatura tale che, poggiate sulle alette del supporto, si incastrano con una semplice pressione del piede. In questo modo le doghe vengono bloccate all'interno e all'esterno per una lunghezza maggiore rispetto al normale blocco con clip metalliche, peraltro solo esterne.

Per quanto riguarda il montaggio, non c'è bisogno del filo di nylon per controllare le linee rette, né occorre dare spessore per creare le fughe per far defluire l'acqua, oppure usare trapano e avvitatore, né tantomeno il metro per distanziare il telaio.

Giò Speedy. Sistema ad incastroAnche sostituire una doga è semplice, non essendoci gli incastri maschio/femmina, oppure spostarne alcune per interventi sottopavimento.
Inoltre, con i supporti speciali, è possibile creare pavimenti con le doghe posizionate in tutte le direzioni, per disegni quali: a tozzetti di mm 120x120, a canestro, a spina di pesce e a quadri.

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