Cura e coltivazione del plumbago o gelsomino blu

Con i suoi deliziosi fiori azzurri, il plumbago è una pianta estremamente decorativa. Ideale in aiuole e per coprire muretti, si può coltivare anche in vaso.
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Come trattare il plumbago


Il plumbago è una pianta rampicante estremamente scenografica e decorativa.
Grazie ai suoi numerosi e incantevoli fiori azzurri, forma una sorta di nuvola romantica.

È infatti ideale per riempire aiuole e bordure, così come anche per coprire e tappezzare muretti e pergolati.
Si tratta di una pianta sempreverde dal portamento arbustivo e rampicante.
Nota anche con altri nomi, come gelsomino azzurro, plumbaggine, pianta del piombo e geranio azzurro, ha una crescita piuttosto disordinata.

Come coltura, il plumbago è poco esigente. Si coltiva quindi piuttosto facilmente.
Ama i climi miti e teme invece il gelo. Si può coltivare sia in piena terra che in vaso, e l'esposizione ideale è rivolta verso sud.

Ma bisogna prestare attenzione che non venga colpita dal sole diretto nelle ore centrali delle giornate estive. Inoltre, va sempre tenuta al riparo da venti e correnti d'aria.

Terreno e concimazione


Il terreno più indicato per la coltivazione del plumbago è sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenante. Per gli esemplari coltivati in vaso, si consiglia pertanto di stendere sul fondo del vaso del materiale drenante, tipo sabbia o perlite, per evitare i ristagni.

Esposizione al sole per il plumbago - Foto PixabayEsposizione al sole per il plumbago - Foto Pixabay

A partire dal mese di maggio, e proseguendo fino a settembre, una volta ogni 2 settimane, somministrare alla pianta del fertilizzante liquido specifico per piante da fiore, diluito nell'acqua delle irrigazioni. Durante i mesi più freddi, invece, la concimazione non è necessaria.

Rinvaso


Ogni anno, in primavera, il plumbago in vaso va rinvasato utilizzando un vaso un po' più grande rispetto al precedente. Inoltre, è bene anche rinnovare il terriccio asportando i primi 4 cm di terriccio in superficie, e rinnovandoli con del buon terriccio fresco.
vaso terracotta
Si consiglia di utilizzare dei vasi di terracotta perché sono più porosi e, di conseguenza, più traspiranti.


Come curare il plumbago rampicante in inverno


Come già detto, il plumbago tollera bene il caldo ma, al contrario, teme il freddo.

Pertanto, nelle zone con clima piuttosto rigido, è importante proteggere la pianta di plumbago con una adeguata pacciamatura di paglia oppure con della torba o coprendola con un telo in tessuto-non tessuto.

Coltivazione plumbago - Foto PixabayColtivazione plumbago - Foto Pixabay

Gli esemplari in vaso vanno semplicemente ritirati all'interno.
Inoltre, nei mesi più freddi dell'anno, le annaffiature vanno diradate.


Quanto dura la fioritura del plumbago capensis


La cerulea fioritura del plumbago è semplicemente meravigliosa.
Il periodo di fioritura varia a seconda della varietà della pianta. In ogni caso, di media, avviene da aprile fino a ottobre.

Plumbago chiamato anche gelsomino azzurro - Foto PixabayPlumbago chiamato anche gelsomino azzurro - Foto Pixabay


Dove posizionare il gelsomino blu


Il clima ideale per coltivare il plumbago, detto anche gelsomino blu, è mite. Si tratta di una pianta che resiste bene al caldo e mal sopporta invece il freddo (da 10°C in giù). Inoltre, va riparata dal vento e dalle correnti di aria.



Nelle zone con inverni molto freddi e lunghi, la soluzione migliore è la coltivazione in vaso, così da poter ritirare la pianta all'interno quando le temperature si abbassano troppo.

Per quanto riguarda l'esposizione, il plumbago vive bene anche a mezz'ombra. Tuttavia, è bene sapere che la luce è l'elemento indispensabile per poter fiorire.
Optare quindi per una posizione soleggiata, ma non a diretto contatto coi raggi solari.


Quante volte innaffiare il plumbago


In estate, il plumbago va annaffiato spesso, abbondantemente e con regolarità.
In ogni caso, tra una annaffiatura e l'altra, bisogna sempre attendere che il terreno sia asciugato del tutto.

Cura plumbago - Foto PixabayCura plumbago - Foto Pixabay

In autunno e in inverno le annaffiature possono essere ridotte anche a una sola a settimana.

Fare sempre molta attenzione ad evitare i ristagni idrici perché favoriscono la proliferazione di funghi e sono causa di marciume radicale.


Come va potato il plumbago


In autunno, quando ormai la fioritura si è conclusa, accorciare tutti i rami di circa un terzo. Alla fine dell'inverno, poi, procedere con una eventuale seconda potatura per asportare i rami che sono stati rovinati dal freddo.

A fine fioritura, il plumbago va potato - Foto PixabayA fine fioritura, il plumbago va potato - Foto Pixabay

La potatura del plumbago è fondamentale per favorire la ripresa vegetativa della pianta che,in questo modo, nella primavera successiva, produrrà nuovi rami e fiori in abbondanza.


Cosa abbinare al plumbago


Questa pianta con fiorellini azzurri è perfetta da coltivare insieme ad altre piante rampicanti, come la buganvillea e il gelsomino. Inoltre, è perfetto anche nelle coltivazioni miste, insieme ad altri fiori, tipo il callistemon e la lantana.

Coltivazione plumbago ideale per giardino roccioso - pixabayColtivazione plumbago ideale per giardino roccioso - pixabay


Perché il plumbago non fa fiori


Come appena spiegato, le indicazioni per la cura del plumbago sono piuttosto semplici. Seguendole in maniera corretta la pianta non dovrebbe quindi avere alcun tipo di problema.

Se, però, la pianta non dovesse produrre fiori, il problema potrebbe dipendere da un terreno povero di elementi nutritivi. Procedere quindi rinnovando il terreno ed arricchendolo con del concime adeguato.


Varietà di plumbago


Al genere plumbago fanno parte circa 10 specie, tutte molto apprezzate per le abbondanti fioriture. Ecco quali sono le specie più diffuse e le loro principali caratteristiche.

  • Plumbago auriculata o capensis, ovvero il plumbago blu, la varietà più nota e diffusa. Rampicante dai fusti legnosi e le foglie di color verde intenso. Meravigliosi ed inconfondibili sono i suoi fiori azzurri, in tonalità più o meno intensa, in base alle varietà.

  • Plumbago europaea: erbacea perenne non molto grande che produce deliziosi fiori rosati. I fusti sono legnosi alla base e, in inverno, la parte aerea scompare per poi riformarsi in primavera. Questa specie è nota anche con il nome Caprinella europea.

  • Plumbago indica rosea: piccolo arbusto che cresce molto lentamente. Dalle foglie persistenti, è perfetto nei giardini rocciosi e in quelli in stile mediterraneo. Produce fiori di color scarlatto, riuniti in spighe lunghe fino a 20 cm.

  • Plumbago scandens o zeylanica: arbusto dalla vegetazione rigogliosa, che può raggiungere dimensioni notevoli. Perfetto per riempire spazi molto ampi, produce fiori bianchi che fioriscono da maggio a settembre.

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