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Movable kitchen: nella zona cucina la priorità è soddisfare l'esigenza di avere sempre tutto a portata di mano, usufruendo in modo ergonomico e funzionale d'ogni arredo o complemento messo a disposizione dalla più evoluta tecnologia.
L'ideazione di carrelli - contenitori sottopiano può essere una soluzione performante in grado di offrire un'estrema praticità ed elasticità nell'utilizzo quotidiano del mobilio e delle relative attrezzature.
La possibilità di spostare tali mobili su ruote in qualsiasi area del living, li rende multivalenti poiché tramutabili all'occorrenza, in comodi tavolini di servizio, in moduli contenitori per pietanze e bevande, soprattutto durante banchetti o feste in famiglia, da vivere nel segno di una piena informalità e convivialità.
Nel disegno in prospettiva globale vi illustro la mia idea di progetto per una cucina inserita nel contesto di un unico ambiente giorno concepito in modalità open space; praticamente il living si trova alle spalle di chi osserva la rappresentazione stessa.
La conformazione dei luoghi oggetto dell'intervento di restyling, presenta alcune peculiarità strutturali oggettivamente limitanti ai fini della disposizione degli arredi.
Le due ampie finestrature con telaio in alluminio a taglio termico color wengé presentano una normale apertura con ante a battente; del resto, il proprietario dell'immobile ha inteso conservarli per non incorrere in ulteriori spese di sostituzione degli stessi con dei serramenti scorrevoli, i quali avrebbero consentito di risolvere in modo semplice l'agibilità a parete.
Il vincolante posizionamento delle due finestre con ante a bandiera ha reso arduo il montaggio di eventuali pensili a muro i quali potessero avere dimensioni sufficienti per le abitudini di storage familiare.
Di conseguenza, ho preferito adottare una strategia alternativa, sfruttando gli spazi soprattutto nei volumi sottopiano con moduli fissi e trasportabili su rotelle, a causa della ridotta superficie verticale utilizzabile sulle pareti.
Due pilastri strutturali rappresentano un ulteriore ingombro volumetrico: sono evidenti un'ampia seppur schiacciata colonna centrale e un pilastro sporgente sull'estremo lato destro della muratura.
Ho aumentato la profondità di quest'ultimo - come si evince dal successivo grafico in pianta - con uno scatolato di cartongesso per allinearlo alla sagoma del frigo, collocabile in adiacenza al setto terminale così formatosi.
Come colpo d'occhio generale, l'intera cucina risulta sviluppata sulla lunga parete perimetrale disponibile, anche se interrotta dal setto sporgente centrale, a ridosso del quale ho predisposto una colonna forno ribassata, come trait d'union fra le due ampie postazioni di lavoro: zona lavaggio sulla sinistra e area cottura sulla destra del disegno.
Nel seguente grafico in pianta ho riassunto l'assemblaggio dei vari elementi costitutivi di questa estesa parete cucina.
È riconoscibile una zona lavaggio sulla sinistra, dotata di un piano di lavoro della lunghezza di ben tre metri lineari.
Sulla destra, è distinguibile l'area cottura inserita su di un top lungo 2,70 metri, in accosto alla colonna frigo laterale.
Con le lettere A e B ho indicato i moduli sottopiano trasportabili su rotelle, strategici per un dinamico utilizzo anche fuori dalla zona cucina.
Sulla pilastratura centrale, in posizione mediale tra le due aree lavaggio e cottura, ho sistemato la colonna forno attrezzata, di cui è visibile in primo piano il dettaglio tecnico costruttivo con telaio di rifinitura realizzabile a pannelli di legno oppure in acciaio.
Notiamo altresì sull'estrema sinistra del grafico un primo armadio a profondità ridotta creato su misura per consentire il movimento di apertura della portafinestra del balcone, come risulta evidente dal tratteggio curvo in pianta.
Oltre l'armadio dispensa individuabile a sinistra, seguono una base con cestoni attrezzati a scolapiatti, un modulo sottolavello, la lavastoviglie e il carrello contenitore sottopiano, estraibile a seconda delle necessità.
Il top di 3 mt può presentare uno spessore variabile da 2 a 4 cm, con un'alzatina a muro alta circa 4 cm. Sembra un tutt'uno con il pilastro a parete, la colonna forno ribassata, ovvero alta solo 115 cm, composta da forno a incasso e sottostante cestone; la sua ridotta altezza ne permette un pratico uso come ulteriore piano di appoggio.
Il piano cottura è inserito in un mobile a cassettone sospeso da terra, fissato sul muro proprio come un pensile, adoperando l'apposita barra in acciaio; il volume vuoto così creatosi tra base sospesa e pavimento permette di accostarsi in maniera ottimale ai fuochi rendendo ancor più agevoli le operazioni di cottura.
Interposto tra le basi fisse, spicca il carrello contenitore a cassetti e cestone comodamente spostabile su rotelle, di cui vediamo in primo piano la parte posteriore anch'essa rifinita, la quale va a collocarsi in accosto al muro come base sottopiano.
Ciascuno dei due mobiletti su ruote progettati per questa composizione cucina, presenta il piano in massello di legno e una barra laterale in acciaio che funge da impugnatura per il traino e anche da appendi tovaglioli; le rotelle sono munite di freno autobloccante per una sicura stabilità in posizione da fermo.
In tal modo i moduli estraibili svolgono il duttile ruolo di tavolini servitori e contenitori molto pratici per la zona pranzo e salotto.
Il seguente schema tecnico evidenzia gli allacci idrici, i carichi del gas e i punti di alimentazione elettrica di lavastoviglie, frigo, piano cottura e forno, i quali risultano retrostanti e quindi occultati dalle basi stesse dell'arredo cucina.
I rimanenti interruttori di comando e le prese di servizio sono chiaramente a vista nei precedenti disegni prospettici.
Il risultato è una cucina completa di tutto seppur sviluppata essenzialmente su basi fisse e mobili, escludendo i comuni pensili, a causa della particolare conformazione a parete.
La presenza dei mobiletti estraibili su ruote consente una potenzialità jolly per avere un cameriere di sala in più, donando il massimo del comfort nel vivere la zona giorno.
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