Aumento base Isee per bonus o aliquote del credito d'imposta
Il nuovo Parlamento si stanzierà il 13 ottobre prossimo, e uno dei problemi più urgenti che si troverà ad affrontare è la questione del caro energia. Infatti, il primo provvedimento da convertire in legge sarà il decreto Aiuti ter da 14 miliardi.
Ma il team capeggiato dalla Meloni va oltre. Già infatti si pensa ad un quarto decreto Aiuti, che continui la linea impostata da quelli precedenti.
Proprio per questo motivo, in questi giorni, Giorgia Meloni continua ad avere contatti con Mario Draghi, in modo da valutare insieme varie strategie per un probabile quarto decreto Aiuti.
Le prime indiscrezioni che circolano in proposito parlano di un aumento della base Isee per i bonus o le aliquote del credito d'imposta, che andrebbero però ad alleggerire di molto il tesoretto di 10 miliardi messo a disposizione per i nuovi sostegni.
La priorità della nuova Premier è bloccare la speculazione sul gas. Già prima delle elezioni, infatti, la Meloni spiegava che per calmierare il caro bollette, è necessaria la costituzione immediata di una unità di crisi su energia e caro bollette, che vada a contrastare le speculazioni finanziarie sui costi delle materie prime. Si rende inoltre necessario separare il costo del gas da quello dell'energia.
In tal caso, Giorgia Meloni avrebbe a disposizione un budget che va da 10 a 25 miliardi di euro, 10 dei quali sono un lascito di Draghi, risultato del minor deficit ufficializzato nella Nadef dal Ministro dell'Economia, Daniele Franco.
Altri 10 miliardi di euro provengono dalle extra entrate tributarie degli ultimi 4 mesi dell'anno; mentre 5 miliardi dagli incassi dalla tassa sugli extra profitti.
Quasi 5 miliardi dovrebbero servire per rinnovare il credito d'imposta alle imprese energivore.
Il centrodestra sta poi studiando una moratoria per famiglie e imprese sulle bollette insolute.
Nel programma di Fratelli d'Italia c'è anche un capitolo dedicato all'energia pulita, sicura e a costi sostenibili.
Infine, sempre nel programma di FdI, si parla della necessità di lavorare sull'approvvigionamento energetico italiano diversificando le fonti e i Paesi importatori.