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Spesso nelle nostre case, soprattutto fuori dalle città, troviamo abitazioni con tante stanze di dimensioni medie o grandi e possiamo riscontrare difficoltà, nel gestirle con l'arredamento, per via di una progettazione più canonica in cui ogni ambiente come il salotto, il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, occupano un'intera stanza.
Nelle città, avendo a disposizione metrature più piccole, gli architetti spingono alla creazione di cucine minute mentre il soggiorno e la sala da pranzo vengono uniti in uno spazio unico.
Un'influenza degli ultimi 25 anni è quella di creare ambienti unici e grandi, ovvero gli openspace, per ottimizzare lo spazio e poter avere maggiore flessibilità nel vivere l'abitazione.
Questo concetto è tipico negli appartamenti di piccola e media metratura 60-95 mq che spesso contengono piccole cucine, per questo il tramezzo che separa la cucina dal soggiorno/sala da pranzo viene eliminato al fine di creare una cucina open space, o meglio un ambiente unico tra cucina e soggiorno.
Il concetto di unire due ambienti più che separarli è legato a una carenza di spazio più che a un concetto di bellezza o funzionalità, proprio perché come sappiamo unire ambienti come cucina e area living è sconsigliato per incompatibilità acustica e olfattiva, ma ognuno di noi ha le sue esigenze.
Negli appartamenti condominiali, le pareti sono degli elementi di tamponatura, ovvero dei tramezzi. Pareti da 10/15cm di spessore che hanno la funzione di separare senza assolvere alcun ruolo strutturale nei confronti dell'edificio. I mattoni che costituiscono i tramezzi sono in argilla cotta e cavi all'interno, comunemente chiamati forati.
Al contrario, più ci allontaniamo verso la periferia o parliamo di edifici storici, più abbiamo a che fare con murature portanti con spessori da 30 cm in poi, fino ad arrivare anche a 100cm.
La tecnologia costruttiva di questi muri cambia notevolmente, si utilizzano mattoni pieni di marmo oppure in argilla cotta, o in pietra. In base alla posizione geografica in cui ci troviamo cambiano i materiali e anche le dimensioni dei mattoni che possono essere 20x25x70cm in pietra o marmo e 5,5x12x25cm il mattone pieno in argilla cotta.
Rimuovere una parete di queste dimensioni per unire due ambienti non è facile come rimuovere un tramezzo, in quanto, se togliamo dei mattoni cambiamo l'equilibrio statico dell'edificio, un po' la stessa cosa che accade alla piramide di carte da gioco.
Stiamo parlando di murature portanti che sopportano il carico del solaio o di volte.
Sicuramente stiamo parlando di due tipologie di muratura molto differenti tra loro, il tramezzo separa mentre la muratura piena ha un ruolo attivo nella struttura portante.
In entrambi i casi, il nostro obbiettivo è quello di unire due ambienti, pertanto, se nel caso di tramezzature è sufficiente la demolizione degli stessi e la riparazione del pavimento e dell'intonaco ai lati, nelle murature portanti il lavoro non è così semplice e veloce.
Se davvero non possiamo fare a meno di una cucina e soggiorno open space anche a costo di rimuovere una parete portante, dobbiamo realizzare un architrave per sorreggere il solaio soprastante.
Per questo dobbiamo rivolgerci a un architetto per la gestione della pratica edilizia e oltre al titolo abilitativo CILA da depositare in Comune dobbiamo far calcolare l'architrave e autorizzare l'intervento dal Genio Civile.
L'architrave ha il compito di sorreggere il solaio superiore e permettere la demolizione della parete sottostante, possiamo realizzarla in acciaio e mattoni o in cemento armato.
Due sale voltate, sala da pranzo e soggiorno, separate da una parete portante in mattoni in pietra delle dimensioni di 20x25x50 o 70cm. Questa parete regge il peso delle due volte che coprono le sale.
Il peso che sopporta la parete è notevole e essa rappresenta un ruolo fondamentale per l'equilibrio statico dell'edificio e rimuoverla ne comporterebbe il crollo delle due stanze.
Per procedere alla rimozione bisogna modificare e spostare il carico delle volte su altri posti, come ad esempio sui lati della parete in questione. Cambiando il carico delle volte la parete risulterebbe scarica e potremmo rimuoverla.
Una tipologia di architrave recentemente realizzata in cemento armato ha risolto il problema in questione.
Dalla foto notiamo la caratteristica della parete, è presente una porta di accesso oltre che fornire un attacco di un termosifone e reggere il carico di due volte in alto. Tutto questo deve essere modificato.
L'obbiettivo è creare un architrave nel muro e rimuovere il 90% della muratura lasciando due piccoli setti ai lati, elementi di notevole aiuto nel sorreggere le volte.
Il momento più interessante e delicato è la fase di puntellamento. Alla quota dell'architrave da inserire bisogna realizzare un vuoto al fine di creare lo spazio di alloggio dell'architrave.
Lo spazio per il piano di imposta dell'architrave deve essere realizzato rimuovendo ogni singolo mattone in pietra e per ogni mattone rimosso l'inserimento di un puntello.
I puntelli creano un collegamento tra il muro in basso e il muro in alto che sorregge le volte, ormai separati dal vuoto creato.
Questa fase molto complessa e delicata crea lo spazio di alloggio dell'architrave al fine di posizionare la cassaforma per il getto. Il piano di imposta dell'architrave viene realizzato nello spazio precedentemente creato nella muratura e si procede all'armatura dell'architrave con i rispettivi ferri.
I ferri vengono sagomati e legati fra loro seguendo il progetto strutturale realizzato dall'architetto e poi disposti sulla cassaforma.
Successivamente, si procede alla chiusura della cassaforma e al getto del cemento armato.
Dopo l'asciugatura del cemento armato si può procedere alla rimozione dei mattoni al di sotto dell'architrave realizzata, fino a creare uno spazio ampio 3 metri.
La differenza tra un tramezzo e un muro portante è notevole ma l'ambiente più spazioso, luminoso e grande cambierà notevolmente le nostre emozioni dentro casa.
L'emozione è frutto di estetica, proporzioni e luce, molto spesso per raggiungere questi obbiettivi il lavoro è più complesso, ma come si può vedere c'è sempre una soluzione a tutto.
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