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Le case di oggi sono impostate il più delle volte in modo da generare open space con cucina e soggiorno uniti e in prossimità dell'ingresso abitazione.
Capita spesso di entrare in una casa e di ritrovarsi subito dinanzi a una cucina oltre che dinanzi una zona living arredata con divani, tavolino, qualche seduta e televisore.
La cucina non può essere concepita più come anni addietro bensì come un insieme di volumi articolati e assemblati allo stesso modo dei mobili di un salotto con l'aggiunta di elettrodomestici integrati in una soluzione armoniosa, funzionale e bella a vedere, non più lasciati a vista.
Nella progettazione di un appartamento di nuova costruzione, inserito in un complesso condominiale, ho dovuto pensare a una distribuzione di camere che potesse soddisfare ogni esigenza della committenza.
I punti salienti sui quali basarsi erano appunto la creazione di un open space con cucina a semipenisola, cappa piatta nascosta, sistema di luce diffusa e puntuale oltre che di atmosfera, zona notte a parte con la formazione di due camerette oltre la camera da letto matrimoniale.
La zona giorno è stata progettata con orientamento verso ovest così da lasciare l'area notte a est, è caratterizzata dalla presenza di due infissi, una finestra e una porta finestra dalle quali entra abbondante luce naturale capace d'illuminare l'intera zona pranzo e living oltre a garantire un'ottimale aerazione del luogo.
Desiderio della committenza inoltre era quello d'inserire una cucina a semipenisola con snack bar, piano cottura nascosto alla vista, finiture chiare e tendenti al laccato piuttosto che al laminato, essenzialità dei complementi. Ecco perché abbiamo optato per la realizzazione di una cappa in cartongesso, ovvero, un rivestimento in cartongesso che celasse la struttura della cappa.
L'impostazione conferita alla cucina ha richiesto, come sù detto, la necessità di inserire una cappa piatta con tipologia d'installazione a soffitto, in acciaio con finitura bianca e vetro extra chiaro serigrafato: cappa Falmec spa NUVOLA 90.
Questo elettrodomestico ha soddisfatto le richieste dei proprietari da un punto di vista funzionale, tecnico, estetico, economico e dimensionale; l'aspirazione è perimetrale, la pulsantiera elettronica, l'illuminazione a neon, filtro antigrasso metallico, asportabile e lavabile, telecomando incluso.
Il telecomando, per questo genere di cappa, è fondamentale, specie per chi non è sufficientemente alto giacché, si consideri, che queste macchine vanno montate a una distanza dal piano cottura non superiore al metro e mezzo.
La base di questa cappa è visivamente interessante, è un oggetto di design che arreda la casa, apporta il suo contributo estetico soprattutto in una situazione a vista, come l'esempio qui descritto.
Questo genere di cappe necessita, però, di essere inserite a soffitto, in una struttura di cartongesso o altro materiale scelto da progetto, bisogna pensare quindi di articolare il volume funzionale al resto dell'architettura della casa o quantomeno dell'area living.
In questo progetto ho voluto evidenziare, mediante il disegno del controsoffitto contenitivo della cappa, i limiti della cucina stessa esaltando lo snack bar portato a realizzazione.
Il braccio costituente la semipenisola è composto pertanto da un piano rialzato con funzione snack bar, poi una base che ingloba il piano cottura, un lavamani piccolo e un piano di lavoro; il frigo, il forno, la lavastoviglie, il lavello a due vasche e contenitori per riporre gli oggetti sono invece dislocati sugli altri due lati.
L'intera cucina ha linee sobrie e geometriche, tutto è squadrato, non ci sono curve o angoli smussati; è stato proprio ciò a indurmi a pensare un solido geometrico semplice, contenitivo della cappa, personalizzato da un sistema di luce atto a snellire la dimensione volumetrica dettata dalle misure dell'elettrodomestico.
Così ho traslato in alto la forma rettangolare presente in pianta, ho attribuito l'altezza utile di 55 cm secondo calcoli strutturali, ho considerato anche l'immissione del tubo di uscita fumi dal diametro di 14 cm, ho studiato i dettagli per l'inserimento di strisce led.
La struttura di cartongesso da realizzare doveva avere la forma di un parallelepipedo largo 2.30 m, profondo 98 cm, alto 55 cm, tutto rigorosamente di colore bianco per essere percepito come membro rientrante a far parte del complesso di volumi cucina.
La scelta di laccare di bianco opaco i mobili, nuance neutra, è stata ponderata per ampliare otticamente lo spazio e lasciare la libertà di acquistare complementi d'arredo colorati da poter sostituire nel tempo con facilità e senza condizionamenti.
Un dettaglio da non sottovalutare in questa costruzione è stato il foro di uscita fumi della cappa giacché lì dove si era prevista la realizzazione, c'era la presenza di una trave calata, quindi la cavità si poteva fare solo a seguire, a 24 cm dal soffitto dell'appartamento, misura che ha determinato in modo decisivo l'altezza del corpo di cartongesso.
Oltre alla misura del buco, bisognava aggiungere l'altezza della cappa più quella dell'unità motore, 341 mm complessivi.
Il progetto del sistema illuminotecnico si è basato sulla linearità volumetrica, l'altezza è stata suddivisa in tre parti uguali, poi un gioco di L con partenza differente ha personalizzato e inciso l'intero blocco.
Interessante è il dettaglio studiato per inserire la striscia led in modo tale da non essere visibile alla vista nel momento in cui la luce è spenta, per supportare anche le stesse guide metalliche utili a realizzare lo scheletro portante delle lastre di cartongesso. Di giorno sono visibili solamente i tagli scultorei puliti e lisci, non si riesce a vedere la striscia coi led disposta nell'incavo, il sistema si avverte solo come fascio di luce e non come corpo tecnico.
Questo tipo di studio ha agevolato gli operai che hanno lavorato per la costruzione del blocco, e importanti sono stati gli elaborati grafici atti a spiegare gli elementi costituenti, le misure precise da rispettare al millimetro, principalmente lì dove doveva essere effettuato il taglio della lastra in corrispondenza del foro d'immissione della cappa.
Chi progetta ed elabora un'idea, ha ben in mente il risultato da ottenere; ma occorre essere professionali nello spiegare e far capire bene agli operai ciò che devono fare manualmente.
Molto spesso, oltre a fargli visionare delle immagini tridimensionali al PC, ho ritenuto utile realizzare dei modellini 3D con balsa, carton plume, cartone pressato e altri materiali; devo ammettere che, ancor oggi, questo è il metodo più efficace e diretto, chiaro e semplice.
Oggi in commercio esistono tanti modelli di cappa e bisogna individuare prima la tipologia rientrante a far parte del progetto complessivo di cucina che si sta sviluppando, poi il modello con le caratteristiche tecniche adatte a soddisfare le necessità personali e d'ambiente, dunque la marca.
La cappa Falmec NUVOLA 90, inserita nel progetto appena descritto, possiede un peso lordo di 27 Kg, netto 23 Kg, ha un volume di 0,15 m³, un motore slim da 800 m³/h, consumo di 268 W con una tensione di 220-240 V e 50-60 Hz di frequenza, tipo di spina Shuko.
È stata scelta d'accordo coi proprietari della casa perché sobria e percettibile solo come base senza l'intera T solita dei modelli tradizionali, di design e facilmente abbinabile al contesto presente.
Anche l'azienda Faber SpA commercializza una serie di cappe piatte, tra cui HEAVEN 2.0 FLAT, a incasso d'arredo, di classe energetica A+, con finitura di acciaio inossidabile, comandi a Push Button, illuminazione composta di 4 led, filtro in alluminio, larghezza 90 o 120 cm.
Questa macchina garantisce elevate prestazioni e un notevole risparmio energetico, poi è connessa al piano grazie ai comandi integrati nei piani cottura Faber, ha il Delay spegnimento automatico, la spia di manutenzione filtri.
Esiste la possibilità di effettuare un ricambio continuo dell'aria con un livello di rumore impercettibile, i faretti led garantiscono luce diffusa con un consumo di soli 3 watt, si può ridurre del 25% la sensazione sonora percepita, il telecomando è in predisposizione, l'aspirazione intensiva è temporizzata e la funzione attiva la massima aspirazione per 10 minuti.
La cappa è quindi un elemento protagonista della cucina e dell'open space, deve possedere caratteristiche funzionali all'avanguardia ed essere bella a vedere, delicata allo sguardo, essenziale nelle linee, con sistema di luci integrato, con faretti dalla temperatura di colore in accordo agli altri membri luminosi al fine di limitare il più possibile la discordanza cromatica.
Chi entra nell'appartamento descritto non può restare indifferente dalla presenza della cappa in cartongesso, dunque inclusa nel volume del cartongesso, non può non vedere il gioco di luci pensato e realizzato in linea ai dettami richiesti dalla committenza.
Per una progettazione puntuale bisogna investire del tempo, nulla deve essere lasciato al caso e così solo uno studio del genere riesce a dare soddisfazione agli utenti dell'appartamento e di conseguenza ai progettisti. L'opera realizzata in modo certosino diventa esempio e stimolo per chi è in procinto di costruire o ristrutturare la casa, inevitabilmente suscita emozioni.
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