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Un muretto di contenimento o un muro divisorio non è assolutamente difficile da costruire, soprattutto se si realizzano su solide fondazioni. Per la costruzione di un muretto, che deve essere robusto, conviene utilizzare dei mattoni pieni.
Come per l'esecuzione della fondazione, posizionate alle estremità del muro da realizzare i supporti che servono a mantenere in posizione le lenze-guida che consentiranno di collocare perfettamente diritti i primi corsi. L'impasto lo preparate con una piccola quantità di malta bastarda
Le proporzioni (in volume) di cemento, calce, sabbia e acqua sono: 1-3-10-3. Per non sprecare del materiale, l'impasto non dovrebbe superare la quantità necessaria per il tipo di lavoro che intendete svolgere (in una singola fase di lavoro).
Per mettere in opera una linea di mattoni con i giunti verticali esattamente della stessa larghezza, ricordatevi che una differenza di 1 mm per ogni mattone, su di una fila di dieci mattoni, significa che l'ultimo mattone, in corrispondenza dell'angolo, sporgerà rispetto a quello sottostante di 10 mm.
Le eventuali piccole inesattezze possono venire accomodate con le commessure della parte intermedia della parete, dove essi saranno molto meno evidenti.
Il cordone è la quantità base di malta che lega il primo corso di mattoni alla fondazione (e lega i corsi tra loro). Per stenderlo si preleva l'impasto con la cazzuola e si applica sulla fondazione. È necessario far pratica con la cazzuola per impadronirsi del movimento con cui si preleva la malta. Ripetete più volte questo gesto finché non vi sarà facile eseguirlo con scioltezza.
Infilando la cazzuola di taglio nella malta separate una fetta di impasto che modellerete rapidamente per poterla raccogliere completamente sul piano della cazzuola. Infilate la lama della cazzuola sotto l'impasto e raccoglietelo.
La quantità di malta prelevata dovrebbe permettervi di formare un cordone di un centimetro di spessore (circa) per la lunghezza di due mattoni. La linea da seguire è definita con precisione dalla lenza. All'inizio del lavoro è meglio metterne due, distanti quanto lo spessore del muro.
Un sistema pratico consiste nel realizzare due supporti in legno da conficcare saldamente nel terreno poco oltre le estremità della fondazione. Si piantano una coppia di chiodi su ogni supporto su cui andranno fissate le lenze, ben tese. In questo modo si definisce con precisione la linea lungo la quale posare i primi e determinanti corsi di mattoni.
Non utilizzate normali spaghi ma gli apposti cavetti per lenze che si trovano presso i negozi specializzati. Questi, infatti, sono un poco elastici e compensano eventuali allentamenti, mentre lo spago dopo poco tempo, fa la pancia e non è una guida affidabile. Appoggiate il primo mattone sul cordone e date qualche leggero colpetto con il manico della cazzuola per assestarlo sul cordone. Poi proseguite con il secondo mattone, sul quale applicherete della malta per creare l'adeguato collegamento con il primo mattone.
Dopo aver prelevato un quantitativo di impasto pari a circa un terzo di cazzuola, applicate l'impasto sul mattone, tenendolo leggermente inclinato e passando su una faccia piccola, la lama della cazzuola con l'impasto. Con la punta spalmate l'impasto sulla testa e lisciatela fino a formare uno strato di un centimetro circa.
Proseguite con il secondo mattone, in linea col primo, dando qualche colpetto per avvicinarlo a quello già posato. La commessura che si formerà non dovrà essere più larga di 1 centimetro. La malta spremuta fuori asportatela con la punta della cazzuola. Fermatevi spesso durante la costruzione a controllare, con la livella a bolla, che i corsi dei mattoni siano perfettamente orizzontali e il muro sia verticale sia di lato che di testa.
Per fare un controllo, su brevi altezze di muro, è sufficiente usare la livella a bolla appoggiata verticalmente. Per un controllo su estensioni maggiori è conveniente utilizzare il filo a piombo. Questo si appende a pochi centimetri di distanza dalla parete e va traguardato per controllare che resti parallelo al muro in costruzione. La precisione, in questa fase, è una dote benefica: ricordate che ogni piccolo difetto si amplificherà salendo col muro.
I mattoni si dispongono con commessure orizzontali e verticali che li tengono separati. Una volta tolta la malta in eccesso le commessure potranno essere rifinite in diversi modi, sia per soddisfare l'occhio, sia come valida protezione contro le intemperie.
Con qualsiasi tipo di disposizione può esservi la necessità di posare mattoni tagliati in due per mantenere inalterata la sequenza nei corsi. Il taglio dei mattoni è una operazione apparentemente semplice, se vista fare da un muratore, ma può presentare dei problemi a chi non ha pratica. I mattoni pieni si tagliano con facilità incidendo la linea di taglio con la punta della martellina da muratore e poi colpendo il mattone con uno scalpello a punta piatta.
I mattoni forati, invece, rischiano di spaccarsi irregolarmente se non incidete con decisione i quattro spigoli interessati dalla linea di taglio. Procedete poi con l'incisione come nei mattoni pieni e colpite (con un colpo secco) lungo la linea di taglio con la penna della martellina.
Se si deve realizzare un angolo in muratura, è ancora più evidente l'importanza di una disposizione corretta.
Senza una adeguata tecnica si costruirebbero due pareti non collegate tra loro e che mancherebbero di un'efficace robustezza.
La realizzazione di un angolo in un muro disposto per il lungo è semplice: basta posare un mattone intero di testa, ad angolo retto rispetto al lato frontale della parete.
Il necessario collegamento dei mattoni con altri tipi di disposizione richiede tuttavia dei mattoni tagliati in più e un'accurata pianificazione.
Cominciate a mettere in opera il primo corso di mattoni e verificate con la livella che siano disposti correttamente. Aggiungete o togliete la malta sotto ai mattoni che fossero fuori allineamento. Controllate che tutti i mattoni seguano la linea prestabilita e dando dei leggeri colpi col manico della cazzuola assestateli nella posizione giusta. A questo punto potete togliere la lenza e incominciare a costruire le estremità e gli angoli.
Può essere necessario, per aumentare la resistenza, l'aggiunta di un pilastro non solo all'estremità di un muro, ma anche lungo il suo percorso. Se il muro ha uno sviluppo notevole si possono realizzare dei pilastri a intervalli regolari.
I muri con i mattoni disposti per il lungo, necessitano di un pilastro almeno ogni 2 metri e occorre modificare (già in partenza) la disposizione dei mattoni per far posto al pilastro.
Si aggiungono dei mattoni tagliati per assicurare il mantenimento della corretta sovrapposizione. Se il muro è più alto di 15 corsi, il pilastro dovrà essere ancora più robusto. Dove vi sono dei pilastri le fondazioni devono essere più larghe di circa mezzo mattone su entrambi i lati.
Come si è detto, se dovete inserire dei pilastri in un punto qualsiasi lungo il muro, tenetene conto fin dall'inizio. In un muro con i mattoni disposti per il lungo, un pilastro viene collegato al resto del muro con due mattoni posti in opera di testa, a corsi alternati. I corsi intermedi sono legati alla parete, grazie alla presenza di un mezzo mattone singolo messo in opera parallelamente alla parete.
Un pilastro posto all'estremità di un muro con i mattoni per il lungo, viene costruito ponendo in opera un mattone per il lungo ad angolo retto all'estremità. Il corso viene completato con mezzo mattone.
Se la parete presenta una estremità libera, è necessaria (a meno di casi particolari) una finitura con un pilastro di buona sezione. È utile assicurarsi che l'estremità libera sia sufficientemente resistente. Per ottenere un'adeguata resistenza è necessario aumentare la larghezza anche della fondazione in modo da sostenere un buon pilastro.
In pratica, invece di tagliare mezzo mattone per finire ogni corso alterno, si pone in opera l'ultimo mattone dei corsi alterni ad angolo retto rispetto al muro, aggiungendo mezzo mattone (o un mattone intero) vicino a questo. Si crea, così, un'estremità squadrata, ossia un semplice pilastro.
In molte situazioni è conveniente realizzare muri di spessore rilevante. Come nella costruzione di un muretto di contenimento di una aiuola sopraelevata in cui la terra crea una certa spinta, oppure per sostenere un peso importante (travi di appoggio, ecc.). Il muro può essere costituito da mattoni disposti di testa (e di taglio) oppure a normale cortina ma su due file vicine, con uno spazio intermedio, oppure, ancora, con una fila di testa e una di costa appoggiate una all'altra.
Le soluzioni che si possono adottare sono diverse: è necessario valutare la disposizione dei mattoni e il posizionamento delle commessure in modo che lo sviluppo sia sempre regolare. In genere, un muro di spessore rilevante impone un certo numero di tagli di mattoni, producendo molti scarti ma la maggior parte dei pezzi può essere riutilizzata (se il progetto viene fatto con oculatezza).
Per muri di maggiore spessore può essere utile impiegare mattoni forati. Per la realizzazione di un muro doppio o, comunque, di spessore rilevante, è bene collocare a secco il primo corso di mattoni per rendersi conto di quanti ne serviranno e quanti tagli si dovranno fare.
Posando i mattoni si distanziano con un dito per simulare la presenza delle commessure.
Una ulteriore versione di muretto doppio è costituito da corsi a sviluppo diversificato.
Si tratta di una soluzione rustica che consente realizzazioni molto veloci con l'impiego di tutti i pezzi, anche di scarto, senza troppi riguardi per la geometria delle commessure. Per questo motivo conviene intonacare il muro.
Quando un muro di mattoni è terminato e la malta ha fatto presa, è, in genere, necessario effettuare alcuni ritocchi. Questi, però, variano molto a seconda che intendiate lasciare la muratura in mattoni a vista o se decidete di rivestire la parete con intonaco. In quest'ultimo caso vi limiterete a dare una robusta spazzolata alla superficie per eliminare eventuali risalti di impasto che possano interferire con l'intonaco.
Se, invece, la superficie deve rimanere a vista è bene trattarla con particolari liquidi che impediscono l'antiestetico affioramento di efflorescenze di sale contenuto negli impasti dei laterizi e delle malte, che macchiano la superficie dei mattoni. Regolarizzate le commessure riempiendo eventuali cavità in cui potrebbe insinuarsi l'acqua piovana che, gelando, potrebbe spaccare la muratura.
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