L'obbligo di inserire negli annunci immobiliari anche la classe energetica a cui l'immobile appartiene aggiunge un ulteriore onere economico per i proprietari.
Dal primo gennaio è in vigore l'obbligo di inserire negli annunci immobiliari anche la classe energetica a cui l'immobile appartiene.
Ciò vuol dire che l'Attestato di Certificazione Energetica, necessario per determinare appunto questa classe, deve essere redatto anche quando un immobile viene messo in vendita o in locazione, e non solo quando viene trasferito, in allegato agli atti notarili o ai contratti di affitto.
Un onere economico in più, quindi, per i proprietari, già da tartassati da numerosi balzelli, per cui si capisce come si vada alla ricerca di prestazioni professionali più economiche nell'affidamento dell'incarico.
Grazie all'eliminazione delle tariffe minime per i professionisti, oggi essi possono proporre liberamente i propri onorari ed alimentare, grazie alla libera concorrenza, un mercato più accessibile agli utenti.
Ma negli ultimi tempi si è diffusa in Internet la pratica degli e - coupon con i quali si possono acquistare beni e servizi a prezzi vantaggiosi. Tra i servizi proposti c'è persino chi offre la redazione di un A.C.E. al prezzo inverosimile di 39 euro.
Se da un lato l'offerta può apparire allettante per il committente, dall'altro bisogna metterlo in guardia sui pericoli di scarsa qualità della prestazione professionale, conseguente ad una corsa indiscriminata verso il ribasso.
Consideriamo innanzitutto i costi professionali che un tecnico, architetto o ingegnere, deve sostenere per poter essere preparato in materia.
Per poter essere abilitato al ruolo di certificatore energetico, il tecnico deve frequentare un corso obbligatorio, il cui costo oscilla in genere tra gli 800 e i 1.600 euro, più IVA.
Una volta abilitato, la normativa di molte regioni prevede che il certificatore sia iscritto ad un apposito albo, il cui costo annuale si aggira intorno ai 100-150 euro.
A questi costi vanno aggiunti quelli per l'acquisto di un software per il calcolo delle prestazioni energetiche, che possiamo valutare intorno agli 800 euro.
Per poter redigere un A.C.E. il tecnico deve per prima cosa recarsi sul posto per un sopralluogo, ed effettuare controlli e misurazioni, in alcuni casi anche con particolari strumenti, come la macchina termografica, che costituiscono ulteriori costi.
È importante anche produrre disegni dettagliati dell'immobile, sulla base delle misurazioni e controlli effettuati. I dati raccolti andranno poi inseriti nel software per elaborare il calcolo energetico, determinare l'indice di prestazione energetica e redigere l'attestato di Certificazione.
Importanti saranno anche le indicazioni che il professionista potrà dare sugli interventi da mettere in atto per migliorare le prestazioni energetiche dell'edificio.
Quindi la redazione dell'elaborato potrà richiedere da pochi giorni a qualche settimana, a seconda della dimensione dell'immobile, della tipologia degli impianti presenti, e della documentazione messa a disposizione dal cliente.
Il professionista che redige un certificato non veritiero o che non rispetta i criteri stabiliti dalla normativa vigente è soggetto ad una sanzione amministrativa e, in alcuni casi, alla cancellazione dall'albo dei certificatori.
Da queste considerazioni appare evidente che un professionista serio, affinchè abbia un margine di profitto congruo, senza ledere la propria dignità professionale, non può praticare il prezzo di 39 euro per una certificazione energetica.
Considerando che anche per venditori e locatori che non producano la documentazione richiesta sono previste salate sanzioni pecuniarie, è d'obbligo l'invito alla prudenza e all'attenzione nella scelta del tecnico incaricato.
Anche se è auspicabile che, con la diffusione del numero di certificatori e di certificazioni occorrenti, i prezzi si riducano e diventino più accessibili per i proprietari.