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Desiderate dare una nuova vita alla vostra mansarda?
Il primo passo sarà quello di tinteggiare le pareti.
Per la scelta del colore conterà molto lo stile d'arredo della casa, ma anche, ovviamente, i propri gusti personali.
Ambiente il più delle volte ricavato dal sottotetto, la mansarda ha uno spazio abbastanza ridotto per via della relativa inclinazione del soffitto.
Naturalmente non parliamo sempre di uno stesso tipo di ambiente e la differenza la farà proprio l'inclinzione.
Può trattarsi di un'inclinazione del tipo basso, che intersechi la parete in un punto a meno di un metro dal pavimento ( in questo caso si parla di sottotetto).
Al contrario, potrebbe essere alta, ovvero una mansarda abitabile, e fare sì che l'ambiente abbia comunque una discreta quantità di spazio.
Vi è poi la questione della presenza o meno di travi in legno al soffitto.
Tutti questi citati sono elementi che contribuiranno alla scelta di come impostare la tinteggiatura delle pareti della mansarda.
Possiamo quindi considerare l'idea di dipingere in proprio le pareti, oppure affidarci a un professionista. Tuttavia, anche nel caso dovessimo puntare su quest'ultima soluzione, consideriamo che le scelte andranno comunque portate avanti consapevolmente.
Procuriamoci innanzitutto l'occorrente
Il professionista potrà certo dare il proprio parere, ma è importante che l'utenza abbia le idee chiare su come vuole che venga la sua mansarda e sull'effetto che farà.
Laddove si voglia quindi operare in autonomia, il primo passo da fare sarà quello di procurarsi l'occorrente.
Dovremo disporre di un pennello di buona qualità, di un rullo correlato di griglia e vaschetta, di un secchio in plastica e bastone per mescolare, spugna schiarente, spazzola, carta abrasiva, guanti di nylon.
Infine anche un telo di copertura, mascherina e tuta protettiva.
Una menzione a parte è da farsi per la vernice.
Occorrerà infatti una soluzione antitarlo per il legno, se a vista, oltre alla vernice per il sottotetto e a quella per le pareti. Così come occorrerà uno sverniciatore, spatola e stucco, acquaragia e detergenti appositi.
Consideriamo, anzitutto, lo stato in cui riversa il legno prima di procedere.
Siamo chiaramente ipotizzando di verniciare il soffitto di una mansarda con tetto in legno a vista. In tal caso, dovremo verniciare del legno nuovo, oppure rinnovare del legno già vecchio?
Se si tratta di legno nuovo e non trattato, la cosa migliore consisterà in una passata preventiva di prodotto antitarlo. Ciò si rivela opportuno per il legno tenero, come ad esempio quello da conifere.
Delle vecchie assi in legno, in mansarda
Se poi si tratta di un ambiente completamente nuovo, cioè di una nuova mansarda in una nuova casa, molto meglio procedere in tal senso con le travi della mansarda non ancora montate. Si garantirà così una maggiore comodità, ma anche più efficienza, poiché le superfici potranno essere totalmente ricoperte dal prodotto, senza tralasciare nulla.
Se poi si tratta di legno vecchio, o comunque non nuovo in quanto già stato verniciato in precedenza, dovremo agire con accorgimenti diversi.
Dovremmo ottenere da tale legno una base ottimale per una nuova verniciatura, e per farlo dovremo prima lavorare le superfici in carteggiatura.
Prendiamo quindi la carta abrasiva, a meno che non vogliate attrezzarvi con una smerigliatrice e fare anche meno fatica. In ogni caso si proceda con delicatezza, evitando d'arrecare danni alla superficie.
Sempre se si tratta di un ambiente da rinnovare, una volta terminate le operazioni di cui sopra, dedichiamoci a pulire pareti e soffitto. Per farlo, usiamo i detergenti appositi, così da rimuovere dagli strati di legno ogni genere di polvere e sporcizia.
Applichiamo lo stucco con la spatola, laddove necessario
In questo modo la pulizia verrà effettuata anche riguardo a eventuali tracce di muschio che possono essersi formate sul legno.
Se presenti anche solchi o altre imperfezioni sul legno, come ad esempio dei buchi, riempiamo la superficie mancante con lo stucco, la cui posa in opera verrà coadiuvata da una spatola.
Se il legno è molto vecchio, o sottoposto a intensa umidità con tracce evidenti, molte volte sarà sufficiente uno schiarente per riportare il materiale come nuovo.
Una volta effettuate le operazioni preliminari per garantire un'ottima riuscita del lavoro, pensiamo all'aspetto prettamente estetico. Dunque scegliamo la vernice che darà il colore alle pareti e quindi all'ambiente.
Scegliamo il colore per la nostra mansarda
Teniamo conto dell'atipicità della mansarda rispetto ad altri ambienti di casa, per come si accennava. Va bene seguire il proprio gusto, ma se la mansarda corrisponde a un ambiente abbastanza sacrificato, la percezione dello spazio dovrà essere esaltata.
Allo stesso modo, anche la sensazione di luminosità dovrebbe essere presente.
Con la scelta di una tinta sbagliata, otterremo un effetto nefasto che non valorizzerebbe l'ambiente. Ma per poter trarre le nostre conclusioni, è bene riprendere la distinzione tra mansarde alte e basse.
Una mansarda alta ha abbastanza spazio e possiamo quindi disporre di minori restrizioni sulla scelta del colore. Non abbiamo necessità particolari in merito a una percezione dello spazio o della luce, per non incorrere in un ambiente più angusto, per intenderci.
Esempio di mansarda alta, adibita a studio
Potremmo quindi operare una scelta con tinte chiare, scure, colori freddi, colori caldi. Sarà determinante anche la sensazione di completezza che si voglia fornire con la mansarda, rispetto allo stile complessivo della casa.
Si può infatti optare per una netta continuità, ma anche per un'affinità di colorazione.
Laddove la scelta ricada su tinte scure, come ad esempio un grigio, un marrone, un viola scuro, un blu scuro e quant'altro, meglio proporre sullo sfondo dei mobili dai tratti decisamente chiari. L'effetto a contrasto che si realizzerà sarà delizioso.
Ma, altro aspetto da riprendere, la presenza o meno di vistose travi in legno a soffitto, che di per sé danno quel tocco di scuro all'ambiente.
Sarà allora opportuno procedere con una tinteggiatura con tinte chiare e luminescenti. Si pensi al classico bianco acceso, ma anche al beige, a un color crema, a un giallo canarino, un arancio acceso, e così via.
Ai possibili errori che qui si possono commettere si era già operato riferimento.
In particolare, meglio evitare tinte scure che darebbero una sensazione sgradevole dell'ambiente, in tal caso.
Esempio di mansarda bassa, adibita a camera matrimoniale
Puntiamo piuttosto sul risalto tra le zoccolature e le pareti, rendendo le prime più chiare rispetto alle seconde. Si creerà cioè un effetto di particolare luminescenza, dove anche le pareti siano verniciate con tinte chiare.
Certo, le zoccolature emergeranno maggiormente.
Molto gettonate nell'ipotesi le tinte pastello, magari anche da alternare con il bianco classico o altra tinta chiara. Si può altresì puntare su un'alternanza diversa, a strisce verticali.
Considerazioni che possono valere anche per la mansarda alta, con la differenza che qui sono sicuramente da preferire per puntare a una certa percezione dello spazio.
L'abbinamento tra bianco e beige, in particolare, crea armonia ed è anche l'abbinamento che genera la maggiore sensazione di spazio, valorizzando molto anche la luminosità (e con maggior variegazione rispetto alla superficie tutta bianca).
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