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Avere un camino in casa è un desiderio comune ma per realizzarlo occorre seguire una serie di passaggi che partono dalla fase progettuale alla concretizzazione fattiva e materiale del progetto di un camino.
È preferibile rivolgersi da subito a esperti del settore che possano eseguire un sopralluogo nell'appartamento, verificarne la fattibilità, per capire se è possibile creare una canna fumaria se questa non è già presente.
La canna fumaria per raggiungere la sommità della copertura ha bisogno di passare attraverso parti condominiali, zone dell'edificio in comune quali pareti e solaio, pertanto ci si deve confrontare con il regolamento vigente.
I fumi prodotti dalla combustione del fuoco hanno la necessità di essere espulsi all'esterno e pertanto si costruiscono le canne fumarie che mettono in comunicazione due zone d'aria, quella esterna e quella interna, a differente temperatura, con conseguente ricambio d'aria, in sostituzione di quella povera d'ossigeno con altra più fresca.
Per avere un buon tiraggio si deve individuare la potenza del camino che soddisfi le necessità prestabilite, poi proporzionare l'altezza e la sezione della canna fumaria e l'andamento che deve essere il più possibile verticale e quindi senza cambi di direzione se non con inclinazioni di 30° massimo 45°.
Bisogna evitare di conferire alla sezione una forma quadrata o rettangolare meglio preferire quella circolare che garantisce una risalita in forma di vortice.
I materiali utilizzati per realizzare le canne fumarie sono diversi e possono essere sia di tipo edile come muratura, materiale refrattario, fibrocemento, conglomerato cementizio, o di tipo metallico, come l'acciaio inox, il ferro, gli acciai smaltati etc.
La canna fumaria realizzata in laterizio ha una buona resistenza al calore ma poca agli acidi, è impermeabile ai gas e alla condensa ma non è isolante a causa dei giunti tra gli elementi in laterizio stesso, pertanto necessita di un altro rivestimento, che funga da isolante.
L'acciaio invece, può essere del tipo flessibile o austenitico, quest'ultimo è più rigido, impermeabile ai gas e alla condensa con idonea resistenza agli acidi, agli sbalzi termici oltre quella meccanica.
È uno dei materiali più costosi e più performanti, lisci al tatto, dotati di strato di coibentazione, di sezione circolare, molto leggeri, semplici da posare in opera.
L'acciaio inox flessibile presenta buone proprietà di resistenza ma, essendo composto di tubi che s'incastrano tra loro e quindi non saldati, non garantisce una buona tenuta.
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Il vantaggio è di avere un costo contenuto ma si sconsiglia il suo utilizzo sempre che non si ricorra alla doppia parete, indicato per i camini a legna, o si uniscano materassini in lana di roccia.
Le canne fumarie in materiale refrattario resistono a elevate temperature, agli acidi, ai gas e alle condense, sono isolanti sebbene bisogni prestare massima attenzione alle giunzioni degli elementi, ai sigillanti e alla posa in opera.
Il fibrocemento era ampiamente usato anni fa unito all'amianto come coibente termico oggi viene sostituito dalla cellulosa, ha scarse proprietà di impermeabilizzazione, di resistenza, la sua superficie non liscia genera il formarsi di depositi, è però un materiale molto economico.
Il conglomerato cementizio per le sue scarse qualità deve necessariamente essere unito ad altri materiali, rientra tra quelli più economici ma meno efficienti.
L'azienda CAMINI WIERER spa si occupa di sistemi di acciaio inox per qualsiasi applicazione, per ogni specifica esigenza installativa, salvaguardando anche l'estetica.
Realizzati con acciaio inossidabile austenitico o rame, sono condotti con un'ampia gamma di finiture esterne, lucide e semilucide, naturali o satinate, colorate nelle tonalità del bronzo, oro, rosso, viola e verde oppure verniciate in diverse tinte RAL.
Il tiraggio è quel processo di circolazione dei fumi e dell'aria all'interno di un camino necessario a consentire il ricambio del comburente della combustione, dunque dell'aria, evitando in questo modo il riflusso dei fumi di scarico.
Il camino e la canna fumaria funzionano secondo il principio dei vasi comunicanti, in altre parole di quell'equilibrio fisico che viene a crearsi tra due zone con pressione differente.
Un buon tiraggio dipende dalla lunghezza della canna fumaria, dalla temperatura dei fumi, dalle perdite di carico e da una progettazione eseguita in modo meticoloso: si ricordi che gli ostacoli da rimediare sono pochi.
Se la canna fumaria presenta troppe curve, pareti rugose che ostacolano la risalita dei fumi e favoriscono il deposito di sostanze, altezze riduttive, il funzionamento non è corretto, una buona fluidità è data da una combustione rapida e ad alte temperature, che lascia quindi fuoriuscire i fumi di combustione rapidamente.
Diverse sono le regole da prendere in considerazione per la costruzione di un efficiente camino e annessa canna fumaria, comignolo e raccordi vari.
Il Gruppo Palazzetti riassume il perfetto funzionamento del caminetto in regole fondamentali basate su un buon ricambio d'aria al fine di permettere il costante rinnovo di ossigeno all'interno dell'ambiente, una perfetta combustione della legna e dunque un maggior sviluppo di calore.
I raccordi che congiungono il caminetto con una canna fumaria devono avere un'inclinazione non eccessiva, senza strozzatura e spigoli interni, come tra l'altro è riportato sulle normative vigenti riguardanti l'installazione di generatori di calore a combustibile solido.
Questi elementi devono essere preferibilmente in acciaio alluminato e coibentati con lana di roccia o materiali simili che garantiscano l'assenza di condensa all'interno del tubo fumi ed evitare così un cattivo tiraggio.
La sezione del camino deve essere uguale in tutta l'altezza, senza alcun tipo di restringimento, più alta è la canna fumaria migliore è il tiraggio.
Ogni camino deve avere il suo condotto indipendente e in caso di presenza di più canne fumarie sul tetto, queste devono essere poste ad almeno 2 m di distanza tra loro e con un minimo di 40 cm di differenza d'altezza per evitare interferenze e l'incontro di diversi flussi d'aria sulle falde del tetto.
Per facilitare la dispersione dei fumi sono preferibili comignoli con profili alari e con la sezione di passaggio dei fumi in uscita doppia rispetto alla sezione della canna fumaria.
Nessun ostacolo deve essere presente all'interno della canna fumaria per non avere ritorni di fumo e pertanto il comignolo deve essere posto a un'altezza di almeno un metro sopra il colmo del tetto.
La canna fumaria è l'elemento principale dell'intero impianto riscaldamento di una stufa o caminetto, serve a espellere il fumo e generare il tiraggio utile al funzionamento del sistema; più la combustione è perfetta, meno fumo si crea e più calore si genera.
Centro Riscaldamento Naturale Di Emiliano Squillari suggerisce di affidare la costruzione della canna fumaria a un tecnico specializzato che si adoperi a osservare le leggi vigenti e le norme tecniche di riferimento.
Dalla buona costruzione e dalla corretta manutenzione deriva la sicurezza di non rischiare incendi o pericoli legati all'eccessiva presenza di monossido di carbonio, di non soffrire fastidiose fumate in casa.
Se la canna fumaria deve essere costruita ex-novo occorrerà valutare il materiale più idoneo nel rispetto delle personali esigenze funzionali ed economiche, il materiale refrattario è da considerarsi perché è in grado di resistere anche all'incendio del creosoto, poi l'acciaio coibentato in doppia camera siccome è leggero, resistente al calore e si riscalda rapidamente.
Una canna calda accentua il tiraggio naturale e la rapidità di riscaldamento facilita le accensioni di stufe e caminetti, l'acciaio coibentato pertanto assicurerà l'assenza di colature di condensa e la diminuzione dei residui carboniosi che aderiscono a essa.
Nel caso la canna fumaria sia esistente e non abbia un buon funzionamento, occorre verificare la tenuta ermetica, la sua impermeabilità ovvero l'assenza di fessurazioni, la sua pulizia, la sezione e l'eventuale presenza di strozzature, la verticalità e l'altezza.
Importante è la pulizia della canna fumaria, la manutenzione dell'intero impianto dal momento che se la canna fumaria s'intasa di fuliggine può divenire fonte potenziale di pericolo: occorre compierla periodicamente con cadenze regolari improrogabili.
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