L'Architettura spontanea dei paesi del Mediterraneo evidenzia l'alto valore funzionale e formale dei sistemi costruttivi del passato.
Qualche giorno di vacanza in giro per i paesi del Mediterraneo possono farci riscoprire antiche tradizioni costruttive, dal forte valore formale, che hanno alle spalle anni ed anni di empiriche sperimentazioni e che hanno portato ad un risultato finale che, nelle singole realta' locali, diventa espressione di una cultura dell'architettura spontanea dalle prestazioni funzionali ottimali.
Un elemento tipico delle costruzioni nelle zone costiere di paesi come l'Italia, la Spagna e la Grecia è indubbiamente il sistema di copertura a volta, a tuttoggi elemento di richiamo simbolico per i turisti in particolar modo in molte isole greche, sistema di copertura che racchiude una tecnologia semplice ma estremamente funzionale.
Una delle particolari caratteristiche delle coperture voltate, al di là della sezione strutturale e delle dimensioni di ciascuna realizzazione, è il rendimento energetico delle stesse, necessario obiettivo prestazionale di tali soluzioni costruttive data la particolare incidenza dei guadagni energetici solari in tutta la fascia meridionale del Mediterraneo.
A differenza delle coperture piane, anch'esse presenti in alcune tradizioni costruttive del Sud-Europa e del Nord-Africa, e delle coperture a falda, più tipiche delle zone fredde e/o nevose ma comunque presenti in diverse realizzazioni moderne in alcune zone costiere, le coperture a volta (spesso ribassata) garantiscono in primis una ridotta percentuale di esposizione e guadagno solare diretto in ragione della loro geometria, perché la variazione della curvatura offre angoli di incidenza mai costanti ai raggi solari, e quindi un minor surriscaldamento.
Oltre alla ridotta quantità di superficie interessata al surriscaldamento, un ottimo perfezionamento del rendimento delle coperture voltate si ottiene mediante un buon manto coibente di copertura: in zone come quelle alle falde del Vesuvio, ad esempio, le costruzioni rurali, coperte con semicupole ribassate, venivano completate con uno strato di cocciopesto di lapillo vesuviano, materiale locale di buone proprietà isolanti, posto in opera con latte di malta; in varie isole greche, oltre allo strato coibente in materiali locali, l'estradosso viene poi dipinto di bianco, colore che favorisce enormemente la riflessione e riduce l'assorbimento della radiazione solare.
Altro aspetto fondamentale di tali sistemi costruttivi spontanei è la particolare conformazione interna dei locali, che sembra funzionare meglio di quelli a copertura piana dal punto di vista della ventilazione interna perché favorisce i moti convettivi dei flussi d'aria e riduce il senso di stagnazione.
La persistenza di determinati modelli costruttivi in specifiche aree geografiche del mondo, alla fine, indica e dimostra che le ridotte capacità tecnologiche del passato erano però ampiamente sopperite dalla ricerca continua di soluzioni costruttive semplici ma funzionali, facili da realizzare e da manutenere ma performanti al meglio dal punto di vista strutturale e, soprattutto, del comportamento dell'involucro edilizio; nel corso delle nostre vacanze in giro per località balneari, forse, dare uno sguardo all'architettura locale spontanea non può che far bene, tanto ai tecnici quanto ai costruttori e agli stessi committenti.