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Fino a una certa età, il bimbo è relativamente poco rumoroso, ma dai cinque ai venticinque anni, tra festicciole con amici, strumenti musicali, hi-fi e quant'altro, diventa un bel produttore di rumore molesto.
In secondo luogo il bambino ha necessità di quiete e bisogna contrastare al massimo l'ingresso di rumore nella sua stanzetta.
Le tecniche da adottare per limitare il rumore in entrata e in uscita sono, in fin dei conti, le stesse, in quanto si tratta di considerare la stanza dei ragazzi come una scatola con sei pareti che devono essere rese cattive conduttrici del rumore.
Nelle pareti, però, vi sono dei punti deboli quali le porte e le finestre.
Vediamo allora insieme come intervenire:
(1) I sistemi per insonorizzare al massimo la finestra sono due: montare i doppi vetri e fare installare delle doppie finestre esterne.
Se i due interventi vengono adottati insieme si ottiene il massimo risultato.
In generale si tratta di lavori che non possono essere affrontati dal privato ma devono essere affidati ad artigiani specializzati in quanto sono necessarie attrezzature particolari per assemblare i manufatti necessari.
Le doppie finestre creano una barriera efficacissima alla trasmissione del rumore.
(2) La porta della stanza dei bimbi può essere insonorizzata con una certa facilità anche con sistemi fai da te.
Si tratta di applicare sulla faccia interna uno spesso strato di schiuma di poliuretano (dai 5 agli 8 cm) e fissarla sulla porta tramite chiodini e ricoprirla con un tessuto spesso fermato ai bordi con passamanerie inchiodate.
(3) Lo strato va poi bloccato in più punti (come un materasso) da chiodi a bulletta con testa larga che possono essere dotati di copritesta in tessuto.
L'insieme si presenta come se fosse un copriletto imbottito applicato alla porta.
Naturalmente vanno lasciate le aperture per la toppa della chiave e va verificato che la presenza di questo spessore aggiuntivo non interferisca con l'apertura.
Il rumore trasmesso attraverso il pavimento può essere molto fastidioso per gli abitanti delle stanze sottostanti: bimbi che saltano, giocano e si rincorrono producono un rumore che si trasmette molto chiaramente.
Per un adeguato intervento va preventivamente valutato il tipo di pavimentazione di cui dispone la camera.
Tra i pavimenti più rumorosi vi sono il parquet e la ceramica mentre quelli con moquette o spessi elementi in cotto trasmettono meno efficacemente il rumore.
L'intervento può consistere nell'applicazione di una spessa moquette posata senza colla, ma solo con nastri biadesivi, in modo da poterla facilmente eliminare e sostituire in caso si sporcasse o desse dei problemi di allergia.
Meno indicato è l'utilizzo di tappeti in quanto presentano l'inconveniente di creare facile inciampo per i piedini dei bimbi o, addirittura, di scivolamento e conseguente caduta se non sono dotati dell'apposita rete che li stabilizza.
In caso il rumore prodotto sia consistente (chi ha un paio di figli che suonano la chitarra ne è ben consapevole) si possono adottare sistemi più efficaci utilizzando gli speciali tappeti continui di materiale neoprenico (spessi anche oltre 1 cm) che si stendono sul pavimento, opportunamente sagomati come una moquette, senza la necessità di incollaggio o fissaggi con i nastri in quanto il loro stesso peso li mantiene ben stesi.
Su questo tappeto si può stendere una moquette (4) oppure si può applicare un parquet di tipo galleggiante composto da elementi che si incastrano uno nell'altro e che si posano senza incollaggio (5).
Isolare dal rumore un soffitto è, per certi versi semplice, e per altri complesso.
È più semplice in quanto si possono impiegare materiali leggeri e poco resistenti perché nessuno vi deve camminare sopra, ma il lavoro è complicato dal fatto che tali elementi vanno sospesi con sistemi diversi e si devono fare i conti con il lampadario, i cassettoni delle finestre e altri elementi strutturali.
(6) Gli interventi da effettuare sono sostanzialmente di due tipi: il primo, più semplice, consiste nel fissare dei pannelli di materiale fonoassorbente come il polistirolo, il poliuretano espanso, ecc.
Sono disponibili in commercio pannellature con faccia a vista esteticamente molto valida rifinita a cassettoni, doghe (ecc.) in vari colori.
L'applicazione si effettua con appositi mastici adesivi anche se, in genere, è utile impiegare altri elementi di fissaggio quali tasselli, binari, ecc.
(7) Il secondo sistema è, dal punto di vista dell'isolamento fonico, sicuramente più efficace.
Si tratta di realizzare una controsoffittatura distante dal soffitto originario dai 10 ai 50 cm a seconda dell'altezza della camera e dei limiti imposti dalla sua struttura.
Un controsoffitto standard è realizzato con un'intelaiatura sospesa al soffitto con tasselli e cavi d'acciaio.
Nella sua struttura vengono inseriti i pannelli di rivestimento.
Sopra ai pannelli del controsoffitto possono essere collocati altri pannelli in materiale isolante (8).
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