Contributo per riduzione canone di locazione: in quali casi se ne ha diritto?
L'articolo 9-quater del D.lgs. n. 137/2020, il cosiddetto Decreto Ristori, stabilisce che per l'anno 2021, al locatore di immobile ad uso abitativo, sito in un Comune ad alta tensione abitativa e che costituisce l'abitazione principale del locatario, che riduce il canone del contratto di locazione in essere alla data del 29 ottobre 2020, viene riconosciuto un contributo a fondo perduto fino al 50% della riduzione del canone, entro il limite massimo annuo pari ad euro 1.200 per singolo locatore.
Tale rinegoziazione va comunicata all'Agenzia delle Entrate in via telematica.
Ovviamente, per poter richiedere il contributo a fondo perduto per diminuzione d'affitto è necessario rispettare le seguenti condizioni:
- il contratto di locazione deve essere oggetto di una o più rinegoziazioni, in diminuzione del canone per tutto l'anno 2021 o per parte di esso
- tali rinegoziazioni devono aver data di decorrenza pari, o successiva, al 25 dicembre 2020 (data che coincide con l'entrata in vigore della legge istitutiva di tale contributo
La norma è quindi in vigore dal 25 dicembre 2020. Il contributo, come specificato con provvedimento in data 6 luglio 2021, può essere richiesto nei seguenti casi:
- se il rapporto locatizio sussiste alla data del 29 ottobre 2020;
- per i soli locatori che, dal 25 dicembre 2020 al 31 dicembre 2021, hanno ridotto il canone per tutto o per parte dell'anno 2021.
In pratica, il CFP può essere richiesto solo per contratti in essere al 29 ottobre 2020 rinegoziati a partire dal 25 dicembre 2020.
Sulla base di quanto appena esposto, ne consegue che, in caso di contratto attivo al 29 ottobre 2020 e per il quale è stata fatta una rinegoziazione nel periodo giugno 2021 - luglio 2022, è possibile fare richiesta del Contributo in questione in quanto il requisito temporale per l'ammissione alla richiesta viene assolto.
Nel caso, al locatore fosse stata precedentemente rigettata la richiesta, lo stesso dovrà provvedere a fare nuova del CFP inviando altresì un'istanza in autotutela in cui allegare la documentazione comprovante la rinegoziazione del canone di locazione nonché una nota integrativa con la specifica dei motivi dell'errore.
