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20 Marzo 2019 ore 15:54 - NEWS Impianti rinnovabili |
Da più di vent'anni le grandi potenze mondiali tentano di porre un freno ai crescenti livelli di inquinamento con politiche comunitarie volte al risparmio energetico, alla sostenibilità, all'adozione di misure che incentivino comportamenti corretti e responsabili.
Ciò si è tradotto, nella Comunità Europea, nell'emanazione di direttive volte alla elargizione di incentivi per la produzione di energia pulita prodotta dalle fonti rinnovabili, come ad esempio l'uso di impianti fotovoltaici. Stiamo parlando del Conto Energia.
Il Conto Energia è stato introdotto in Italia con la Direttiva comunitaria 2001/77/CE e poi recepita con l'approvazione del Decreto legislativo n. 387 del 2003.
I Decreti interministeriali del 28/07/2005 e del 06/02/2006, I Conto Energia, hanno introdotto il sistema di finanziamento in conto esercizio della produzione elettrica. In sostanza di tratta dell'acquisto da parte del Gestore della rete elettrica dell'energia prodotta con i pannelli solari. Quindi, attraverso il Conto Energia l'utente non è più solo consumatore, ma anche produttore.
Nel 2007 si è avuto il II Conto Energia con il D.M. 19/02/2007 che ha introdotto alcune novità come l'applicazione di una tariffa incentivante su tutta l'energia prodotta dall'impianto, la semplificazione della macchina burocratica per l'accesso alle tariffe incentivanti e la differenziazione delle tariffe anche in funzione del tipo di integrazione architettonica e della taglia dell'impianto. È stato inoltre previsto un premio per impianti fotovoltaici abbinati all'uso efficiente dell'energia.
Arriviamo al 2010 con il D.M. 06/08/2010 ed il III Conto Energia, applicabile agli impianti entrati in esercizio a partire dal 1 gennaio 2011 e fino al 31 maggio 2011, che ha introdotto specifiche tariffe per impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative e impianti fotovoltaici a concentrazione.
Dopo l'emanazione del D.lgs. 28/2011 è stato pubblicato il D.M. 05/05/2011, IV Conto Energia, che ha definito il meccanismo di incentivazione riguardante gli impianti entrati in esercizio dopo il 31 maggio 2011 con l'obiettivo di allineare il livello delle tariffe all'evoluzione dei costi della tecnologia fotovoltaica e di introdurre un limite di costo cumulato annuo degli incentivi, fissato in 6 miliardi di euro.
Con l'avvicinarsi del limite di costo individuato dal IV Conto Energia è stato pubblicato il D.M. 05/07/2012, V Conto Energia, che ha fissato il costo cumulato degli incentivi pari a 6,7 miliardi di euro.
Con il quinto conto non sono stati finanziati solo gli impianti fotovoltaici, ma anche altri tipi di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile dal contenuto fortemente innovativo, come il solare a concentrazione o la geotermia. Per le nuove installazioni era prevista un'iscrizione al registro grandi impianti, con un'eccessiva burocratizzazione delle procedure, e conseguenti perdite di tempo.
Erano esenti da questa iscrizione gli impianti al di sotto dei 12 kWp e quelli fino a 20 kWp con una riduzione dell'incentivo del 20%, gli impianti a concentrazione, gli impianti pubblici e gli impianti al di sotto dei 50 kWp realizzati in sostituzione delle coperture in eternit, con la completa rimozione del materiale pericoloso.
Le disposizioni di incentivazione del Conto Energia non sono state più applicate dal 6 luglio 2013 dopo il raggiungimento del tetto di 6,7 miliardi di euro.
L'installazione di pannelli fotovoltaici in Italia rappresenta da sempre una scelta conveniente alla luce delle condizioni climatiche del nostro territorio: la presenza di molte ore di soleggiamento, soprattutto al Sud, fa sì che l'impianto sia quasi sempre produttivo durante le ore del giorno. È chiaro che il posizionamento deve essere effettuato in maniera tale che ci sia la massima esposizione ai raggi del sole, preferibilmente a sud, senza la presenza di zone di ombra, così da avere il rendimento massimo.
Per quanto riguarda il ricorso alle agevolazioni, se nei primi anni aderire al Conto Energia rappresentava per i privati un forte incentivo, dato dalla possibilità di produrre energia, di consumarne il necessario e rivendere quella prodotta in eccesso, nel corso degli anni, con la riduzione delle tariffe incentivanti e la presenza delle detrazioni fiscali al 50%, la situazione è mutata.
Attualmente infatti con lo stallo del Quinto Conto Energia fermo al 2012, la convenienza maggiore risiede nel ricorso alle detrazioni al 50% per gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all'installazione di impianti basati sull'impiego delle fonti rinnovabili di energia.
Rientra tra i lavori agevolabili, per esempio, l'installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica, in quanto basato sull'impiego della fonte solare e, quindi, sull'impiego di fonti rinnovabili di energia (risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 22/E del 2 aprile 2013).
Per quanto sopra descritto, l'installazione di pannelli fotovoltaici, il cui costo complessivo è sceso in maniera esponenziale, rappresenta una scelta condivisibile nell'ottica della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, indipendentemente dall'adesione al GSE.
A sostegno di questa tesi, sul web esistono diversi software gratuiti, i quali, con l'inserimento di pochi dati come la potenza necessaria e la spesa sostenuta, simulano in quanti anni e a quanto ammontano i ricavi finali. In genere, un impianto domestico avrà una potenza di 3 kW che verranno autoconsumati per le attività di casa ; qualora l'energia prodotta fosse in eccesso rispetto a quella necessaria si può procedere con lo scambio sul posto, ossia la sua cessione in rete in cambio di un contributo.
Con questi dati, quindi, rivolgendosi a un installatore di impianti fotovoltaici, è possibile effettuare delle simulazioni per constatare dopo quanti anni si avranno ricavi rispetto alla spesa sostenuta.
È importante, infine, tenere conto del fatto che, dopo circa 25/30 anni, un impianto arriva a fine vita e, quindi, entro tale data si dovrà avere un ritorno economico tale da far risultare conveniente l'installazione.
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