Il contatore dell'energia elettrica viene installato direttamente dalle società distributrici, tra le principali delle quali in Italia ci sono Enel ed ACEA.
Il contatore dell'energia elettrica è abbinato, generalmente, ad un interruttore integrato in esso, che interrompe l'erogazione quando viene superata la potenza massima secondo il contratto di fornitura, senza dimenticare che, generalmente, è prevista una variabilità rispetto a tale limite dell'ordine del 10%.
Si possono scegliere diversi tipi di contratto in funzione della potenza elettrica di cui si dispone o di cui si vuole disporre, nella maggior parte delle case italiane ci sono contatori che erogano generalmente 3 kW per appartamenti di dimensioni medie le piccole e 6 kW per appartamenti di dimensioni più grandi.
Per gli impianti alimentati con tali potenze non è richiesto il progetto redatto da un professionista abilitato, ciò è invece necessario se viene superata la soglia dei 6 kW di potenza. I contatori di 3 e 6 kW forniscono generalmente potenza elettrica con tensione monofase a 230 V e 50 Hz.
Valutazione della potenza elettrica
Dovendo installare un contatore per l'energia elettrica, possiamo preventivamente redigere una tabella con tutti gli elettrodomestici ed i loro relativi assorbimenti ed il numero medio di ore di funzionamento. Con l'aiuto della suddetta tabella dei consumi, è possibile determinare in linea di massima la potenza assorbita dalle apparecchiature elettriche presenti in casa e fare le valutazioni più corrette per il contatore che dovremmo richiedere, o determinare se quello che abbiamo può far fronte a nuovi assorbimenti.
È bene sapere che il calcolo della potenza massima è un valore puramente indicativo in virtù del fatto che bisogna tenere conto dei coefficienti di contemporaneità e di utilizzazione delle apparecchiature. Come desumibile dai nomi stessi i coefficienti di contemporaneità e di utilizzazione delle apparecchiature indicano, rispettivamente, l'utilizzo contemporaneo di più apparecchi e la possibilità di utilizzare le apparecchiature con gli assorbimenti di corrente minimi, medi o massimi previsti.
Solo dopo aver valutato attentamente il reale fabbisogno di energia elettrica è possibile valutare anche una richiesta di aumento della potenza fornita dall'ente erogatore, per la quale occorre rivolgersi alla società con la quale è sottoscritto il contratto. Si osserva che nel caso di installazione di un impianto fotovoltaico , tale operazione può essere fatta contestualmente con la documentazione dell'impianto fotovoltaico da consegnare all'ente distributore dell'energia elettrica. In ogni caso è opportuno leggere attentamente le disposizioni contrattuali prima di firmarle.
Per quanto riguarda il dispositivo di protezione in prossimità del contatore elettrico ed integrato ad esso, in realtà non ha funzioni protettive ma quasi sempre solo funzioni di limitazione della corrente. Installando un nuovo impianto elettrico, a partire dal punto di consegna dell'energia, è bene prevedere un dispositivo di protezione a valle del contatore. Tale dispositivo proteggerà il cavo che, dal punto di consegna, raggiungerà il quadretto o centralino generale posto in casa.
Installando un impianto fotovoltaico, il vecchio contatore dovrebbe essere sostituito con un contatore bidirezionale. L'impianto fotovoltaico ed il contatore bidirezionale dovrebbero funzionare in modo che l'energia prodotta con l'effetto fotovoltaico sia sfruttata direttamente dall'edificio servito. Nel caso in cui tale energia non fosse sufficiente, quella necessaria per soddisfare le esigenze dell'edificio dovrebbe essere drenata dalla rete di distribuzione più vicina.
In tutto questo, il contatore bidirezionale dovrebbe tenere conto delle quantità di energie scambiate secondo la logica del dare e dell'avere, determinando l'eventuale costo della bolletta all'ente distributore senza dimenticare l'apporto degli incentivi.
Quello che accade, nella maggior parte dei casi di installazione di impianti fotovoltaici, è che un secondo contatore viene installato accanto a quello già esistente a servizio dell'edifico, tale contatore serve solo a misurare l'energia fotovoltaica prodotta dall'impianto ed immessa nella rete di distribuzione.