Contabilizzazione calore

Sono in numero crescente le regioni italiane che obbligano alla contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati esistenti, norma di riferimento UNI 10200.
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Sono in numero crescente le regioni italiane che obbligano alla contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati esistenti. La norma di riferimento base per tale argomentazione è la norma UNI 10200, essa è in corso di aggiornamento e successiva pubblicazione. La contabilizzazione del calore può essere effettuata in due diversi modi: la contabilizzazione diretta e la contabilizzazione indiretta. La contabilizzazione diretta del calore, è effettuabile solo in quei casi nei quali si ha un unico punto di accesso all'impianto che serve appartamento per il quale si vuole conteggiare l'energia spesa.

Tale modalità di contabilizzazione non è applicabile in tutti quei casi nei quali gli impianti appartenenti ad uno stesso edificio hanno più parti in comune.

vecchio radiatoreÈ questo il caso dei vecchi edifici nei quali, ad esempio, più montanti verticali di un impianto centralizzato alimentano terminali dell'impianto di riscaldamento posti sulla stessa verticale ma in diversi appartamenti. Terminali generalmente in ghisa come quello nella foto accanto.

È quindi chiaro che la modalità di contabilizzazione del calore facilmente applicabile agli impianti centralizzati è la contabilizzazione indiretta.

La contabilizzazione indiretta del calore prevede che siano applicati dei dispositivi a tutti gli elementi terminali, tipicamente i radiatori o termosifoni, di un impianto di riscaldamento in un appartamento. Tali dispositivi in funzione delle caratteristiche dei terminali permettono una stima dell'energia termica rilasciata in ambiente da singolo terminale, la somma naturalmente sarà a sua volta una stima del calore fornito all'appartamento in un determinato intervallo di tempo. Una tale soluzione può tuttavia risulta economica rispetto all'unica alternativa dell'utilizzo di contabilizzatori per ogni terminale.

La contabilizzazione del calore e di conseguenza la successiva termoregolazione costituiscono le due operazioni più semplici ed immediate, da effettuare per la realizzazione del risparmio energetico, negli edifici esistenti. tali operazioni sono effettuabili con il minimo impatto possibile sugli ambienti serviti. Le indicazioni delle contabilizzazioni possono dare, in primis, preziose informazioni per modificare le modalità degli stessi consumi. Naturalmente, l'adozione di un sistema di contabilizzazione e regolazione del calore sono vantaggiosi anche in termini di gestione autonoma dell'impianto in funzione delle proprie esigenze, è noto a chi vive in un appartamento in un edifico condominiale che non è possibile una regolazione a piacimento dell'impianto di riscaldamento.

Regolazione e bilanciamento impianti termici


Nel caso dei radiatori sia di vecchi che nuovi impianti di riscaldamento, spesso si ha uno lo sbilanciamento degli impianti che è dovuto ad una cattiva manomissione dei detentori, i detentori sono i dispositivi di bilanciamento dell'impianto. Un sistema di regolazione permette di evitare tali manomissioni coniugando le esigenze di comfort con quelle di corretto funzionamento e bilanciamento dell'impianto.

La termoregolazione può essere facilmente realizzata con delle valvole termostatiche a bassa inerzia termica, in grado di massimizzare lo sfruttamento di altre fonti di calore presenti in casa, tipicamente il calore latente degli ambienti o la radiazione solare che può interessare un determinato ambiente.

regolare significa risparmiare È bene sottolineare che le attuali leggi di riferimento, per i nuovi impianti di riscaldamento, impongono l'adozione di un sistema di regolazione del calore con almeno due livelli minimi di temperature di riferimento per il comfort diurno e per il comfort notturno.

Con riferimento ad un impianto a radiatori standard, per un appartamento di medie dimensioni, l'adozione di un sistema di regolazione permette di ridurre i consumi fino ad un quarto rispetto a quando tale sistema non è utilizzato.

Come accennato sopra la contabilizzazione diretta del calore è immediata in tutti quei casi nei quali gli impianti si sviluppano orizzontalmente, sono cioè a servizio di un unico appartamento nel quale c'è un unico punto di accesso dal generatore termico. Un semplice contatore o misuratore di energia può essere messo a monte della tubazione che entra nell'appartamento, anche se quest'ultimo appartiene ad un piano di un edificio condominiale.

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