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Nel nostro Paese esiste una specie di inflazione di figure professionali che operano nel settore edilizio: architetti, ingegneri, geometri, periti edili, a cui si aggiungono architetti junior (quelli con laurea triennale), geometri laureati, interior designer, ecc., motivo per cui a volte il profano non sa esattamente quando può ricorrere alla consulenza di un architetto.
Nell'immaginario comune, l'ingegnere è colui che progetta le strutture, il geometra colui che si occupa di Catasto e presenta le pratiche in comune e l'architetto colui a cui chiedere consiglio sul colore delle tendine da abbinare al divano…
In realtà la formazione dell'architetto, come quella degli altri professionisti citati, è molto variegata e può spaziare in vari campi dell'edilizia. Vediamo pertanto in quali casi è possibile chiedere la consulenza di un architetto.
Il primo settore che viene in mente pensando alla figura dell'architetto è quello della progettazione architettonica: ci si rivolge a questo professionista quando si deve progettare un edificio o ristrutturarlo.L'architetto si occuperà quindi di preparare tutti gli elaborati grafici che ritiene necessari per illustrare al committente il progetto in maniera più chiara possibile.
Una volta approvato il progetto, dovrà predisporre la necessaria pratica per ottenere dal Comune il relativo titolo abilitativo (Permesso di Costruire, Dia, Scia o Cila). Si occuperà della direzione dei lavori e, al termine di questi, richiederà il certificato di agibilità dell'immobile.
Se sarà necessario procedere ad una verifica sismica o al calcolo delle strutture, l'architetto potrà occuparsi anche di questo aspetto, perché formato professionalmente anche per la progettazione strutturale. Poiché però non tutti si occupano di questo aspetto, sarà l'architetto stesso a consigliare al committente il collega che se ne occuperà.
È sempre un architetto, ma non lo stesso che ha progettato l'edificio, che potrà occuparsi del collaudo statico, purchè sia un professionista iscritto da almeno 10 anni nel proprio albo professionale.
La consulenza di un architetto può essere richiesta anche per svolgere diverse pratiche catastali. L'accatastamento di un fabbricato di qualsiasi tipo, che avviene con l'utilizzo del software DOCFA, è necessario ogni qual volta si apporta una modifica allo stesso, come creazione di nuove unità immobiliari, frazionamento o accorpamento delle stesse, modifica della distribuzione interna.
Nel caso di nuovi fabbricati è necessario anche redigere un tipo mappale, dopo aver effettato un rilievo topografico con uno specifico strumento di precisione.
Un altro tipo di pratica castale è la voltura: essa si rende necessaria ogni volta che avviene un cambio di proprietà di terreni e fabbricati, come in caso di compravendita, di donazione o di successione ereditaria.
L'architetto può occuparsi anche della redazione dell'Attestato di Prestazione Energetica, un documento obbligatorio in caso di compravendita o locazione, ma anche di costruzione di nuovi fabbricati.
Dall'APE, redatto mediante l'utilizzo di software specifici di calcolo, si evincono l'indice di prestazione energetica e la classe energetica di un edificio, parametri che indicano il consumo annuo del fabbricato per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
L'architetto, naturalmente, può occuparsi anche della progettazione dell'arredamento, di case e locali commerciali. Seguendo le indicazioni e i gusti del committente, l'architetto può consigliare sia i prodotti in commercio più indicati, selezionandoli in base al budget del cliente, ma anche disegnare pezzi su misura da far realizzare da artigiani di fiducia.
L'architetto curerà poi la più giusta illuminazione nonché la scelta di tessuti e colori.
Lo stesso discorso vale per la progettazione dei giardini, dove l'architetto si occuperà non solo degli aspetti più tecnici, come quelli legati a pavimentazione e recinzioni, ma anche della scelta delle essenze e della loro distribuzione negli spazi a disposizione.
La consulenza dell'architetto è fondamentale in fase di compravendita immobiliare. Al momento della stipula di un atto notarile ma anche (ciò che è peggio) dopo, possono sorgere tanti problemi legati alla conformità dell'immobile ai progetti presentati in Comune e alla dichiarazione presentata al Catasto.Al notaio è sufficiente far dichiarare al venditore che tale conformità esista, ma nulla assicura l'acquirente che quanto dichiarato sia vero.
Affidarsi ad un architetto, quindi, significa far effettuare preventivamente tutti i necessari controlli. D'altra parte lo stesso venditore può avere nel proprio immobile delle piccole irregolarità senza esserne a conoscenza e senza alcuna responsabilità. La consulenza di un architetto gli permetterà di regolarizzare il tutto prima di vendere.
Come abbiamo visto prima, inoltre, in questa fase è obbligatorio predisporre un APE: anche per questo ci si può rivolgere all'architetto.
Inoltre l'architetto può redigere una perizia estimativa per calcolare il valore dell'immobile.
Anche in condominio la presenza di un architetto di fiducia può essere molto utile.
Dalla redazione e revisione delle tabelle millesimali alle perizie tecniche in caso di danni, in cui è necessario rapportarsi con l'assicurazione o con i condomini, per finire con le periodiche manutenzioni necessarie per mantenere in salute l'edificio, sono tante le occasioni in cui si può richiedere la sua consulenza.
Il portale Lavorincasa.it si avvale della preziosa collaborazione di architetti esperti e di comprovata serietà professionale, che operano su tutto il territorio nazionale.
È possibile pertanto richiedere la loro consulenza, sia per progettazioni online, che avvengono esclusivamente via mail e con contatti telefonici, che per tutte le altre fattispecie elencate.
Per richiedere una consulenza, potete consultare questa pagina.
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