Nuovi sistemi di consolidamento dei solai

Attualmente nuovi sistemi di consolidamento statico e antisismico dei solai consentono di rendere più sicura la propria abitazione, riducendone la vulnerabilità
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Ristrutturare tenendo conto dell'adeguamento sismico


Quando si deve effettuare un intervento di ristrutturazione di un edificio è importante verificare in quale zona sismica ricade: le zone 1 e 2 sono ad alto rischio sismico, la zona 3 a medio rischio e la zona 4 a basso rischio sismico.
Per evitare danni agli edifici e alle persone è opportuno rendere sicuri gli edifici in caso del verificarsi di terremoti o altri eventi calamitosi.


Tutti gli edifici risalenti prima degli anni '70 in caso di ristrutturazione avrebbero bisogno di consolidamento strutturale poiché le prime normative antisismiche sono state emanate dal 1971 Legge 1086 (Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso, ed a struttura metallica) e la Legge 64/1974 (Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche).

L'azienda Tecnoindagini S.r.l. ha sviluppato il protocollo SISMOCERT® per la verifica della vulnerabilità sismica dell'edificio. Attraverso un metodo speditivo ed una modellazione semplificata dell'edificio è in grado di verificare il suo comportamento in caso di sisma.
Le informazioni raccolte sono fondamentali per impostare interventi di miglioramento ed adeguamento sismico.

Attualmente la norma che regola la progettazione antisismica è il DM 14 Gennaio 2008 "Norme tecniche per le costruzioni" e successive modificazioni.


Consolidamento solaio in laterocemento


Prima di eseguire l'intervento sui solai sarà necessario eseguire delle valutazioni sullo stato di conservazione della struttura e sulle capacità meccaniche residue delle travi.
È importante eseguire un rilievo geometrico, individuare la resistenza del calcestruzzo e soprattutto quantificare e qualificare l'armatura del travetto esistente.

Per garantire una adeguata connessione tra gli strati di calcestruzzo TECNARIA spa propone tre tipologie di prodotto, a seconda dei contesti applicativi:

1- Connettore CT CEM a piolo con piastra di base zincata con resistenza a taglio, per impegni strutturali gravosi;

Consolidamento statico: connettore CT CEM - TECNARIA
2 - Connettore V CEM a piolo a vite per riprese di getto in calcestruzzo, con media resistenza a taglio, per la realizzazione di unioni in modo rapido, è richiesto solamente l'esecuzione di un preforo nel calcestruzzo;

Consolidamento solai: connettore V CEM - TECNARIA
3 - Connettore Mini CEM con piolo a vite per riprese di getto sottili in calcestruzzo, specificatamente studiato e testato per unioni con spessori molto sottili di calcestruzzo (i cosiddetti micro-calcestruzzi) realizzato con acciaio ad alte prestazioni.

Solai consolidamento: connettore Mini CEM - TECNARIA

Le recenti tecniche costruttive permettono di realizzare solette molto resistenti in spessori contenuti mediante calcestruzzi fibrorinforzati (FBC) che nei solai in laterocemento trovano un campo sempre più frequente di utilizzo.

La realizzazione di una nuova soletta di calcestruzzo, resa collaborante all'estradosso del solaio esistente, risulta spesso la soluzione più economica ed efficace. Il successo dell'intervento dipende dalla capacità del collegamento, tra la parte esistente e la soletta aggiuntiva, di trasferire le azioni di taglio al fine di realizzare una sezione composta a completa interazione.

Nel caso di rinforzo solette, qualora non sia possibile valutare a priori l'apporto di resistenza offerto dalla ruvidezza della superficie da collegare, l'intervento di un connettore diventa molto importante per garantire un adeguato rinforzo strutturale.

È noto infatti, che lo scorrimento tra le parti che compongono l'elemento strutturale ne riduce la portanza e ne aumenta la deformabilità.


Indagini e monitoraggio strutture


Per garantire la sicurezza di un edificio in caso di sisma occorre effettuare delle indagini preliminari per verificare lo stato di fatto e rilevare l'eventuale presenza di anomalie e la vulnerabilità.

Si può ricorrere a vari sistemi di indagini, strutturali e non strutturali, come quella realizzata da Tecnoindagini Srl secondo un protocollo e monitoraggio delle strutture, utile a raccogliere informazioni per gestire meglio gli eventuali interventi di rinforzo strutturale antisismico.

Ad eseAnalisi termografica SONISPECT- Tecnoindaginimpio in caso di solaio in laterocemento, solaio putrelle e tavelloni, grazie ad una indagine diagnostica è possibile riconoscere il fenomeno di sfondellamento, cioè il distacco e la successiva caduta della parte inferiore delle pignatte, prima che diventi pericoloso e prevenire così ogni possibile crollo, agendo tempestivamente con interventi di rinforzo solaio.

Inizialmente si potrebbe optare per una tomografia sismica, capace di ricostruire un'immagine della struttura interna dell'elemento strutturale di indagine e trovare quindi il tipo di anomalia fisico-geometrica presente nell'edificio.


Fenomeno di sfondellamento dei solai in laterocemento


Il fenomeno di sfondellamento del solaio che si verifica con il distacco di intonaco e successiva caduta della parte inferiore delle pignatte, solitamente non è dovuto a una sola criticità ma cresce e si evolve nel tempo in conseguenza di molteplici fattori che vanno a influenzare il comportamento del solaio, causandone la rottura.

Principali cause di sfondellamento


Elenchiamo di seguito le principali cause di sfondellamento.

Sfondellamento solaio - Tecnoindagini

  • Scarsa qualità dei materiali

  • Errori sdi progettazione

  • Errori di posa in opera

  • Vetusta dell'edificio

  • Manutenzione non adeguata

  • Eventi eccezionali

Tecnoindagini propone il protocollo d'indagine SONISPECT® per la verifica del rischio sfondellamento e distacco d'intonaco. Per la verifica strutturale dei solai, invece, ha sviluppato STRESSLAB® il protocollo che verifica la capacità portante dell'impalcato e fornisce il certificato di idoneità statica dello stesso.

Questa analisi è utile a comprendere se il solaio rispetta la normativa vigente o se necessita di interventi di consolidamento strutturale.


Nuovo sistema di consolidamento dei solai


A seconda delle tipologie di solai, negli interventi di ristrutturazione, l'obiettivo è quello di realizzare interventi tali da ottenere il comportamento scatolare dell'edificio.

Connettore perimetrale consolidamento solaio - LECA
In particolare, negli interventi di ristrutturazione degli edifici in muratura, i solai hanno un ruolo fondamentale per il consolidamento antisismico del fabbricato, grazie alla formazione della cerchiatura perimetrale che evita il ribaltamento delle pareti e alla formazione della soletta collaborante interconnessa al solaio esistente che crea un piano rigido.

Connettore perimetrale - LECA per consolidare i solai
L'efficace collegamento tra i solai e le pareti è indispensabile per assicurare la continuità strutturale degli elementi portanti dell'edificio: il solaio ha il compito di ridistribuire al meglio le forze orizzontali sulle pareti, formando un piano rigido che evita il ribaltamento.

Leca - Laterlite Spa propone un nuovo sistema di consolidamento statico e antisismico che si realizza con Perimetro Forte, grazie all'efficace collegamento solaio-pareti, attraverso la formazione della cerchiatura perimetrale indispensabile per far conseguire all'edificio il comportamento scatolare.

Cerchiatura perimetrale consolidamento solaio - LECA
Il Perimetro Forte si realizza con la posa di Connettore Perimetrale e delle barre di armatura all'interno delle apposite sedi, per il successivo getto della soletta armata in calcestruzzo Leca CLS 1400, 1600, 1800 o della gamma Centro Storico nello spessore minimo di 6 cm e dell'eventuale massetto leggero per la posa del pavimento.


Perimetro forte per il consolidamento dei solai


In un intervento di consolidamento solaio, la cerchiatura perimetrale Perimetro Forte proposta da LECA, prevede la realizzazione di una nuova soletta collaborante leggera che, collegata al solaio esistente e alla muratura grazie al contributo dei Connettori CentroStorico Legno, Acciaio, Calcestruzzo e Chimico e Perimetrale, incrementa la sicurezza antisismica dell'edificio.

Consolidamento solaio antisismico Perimetro Forte - LECA
Questa soletta, collegata al solaio e alle pareti esistenti tramite i Connettori, consente di ridurre il peso gravante sulle strutture sino al 50% rispetto a una soluzione tradizionale.

Grazie anche al contributo dei massetti e sottofondi alleggeriti Leca, il sistema assicura positivi effetti sia sulla riduzione delle masse oscillanti durante l'evento sismico che sull'aumento della portata utile del solaio.


Agevolazioni fiscali previste dal Sismabonus


Con le soluzioni di consolidamento antisismico dei solai, in funzione dell'edificio e della modalità di intervento, è possibile accedere alle agevolazioni fiscali previste dal Sismabonus grazie al miglioramento della classe di rischio sismico dell'edificio.

Il Sismabonus, in vigore sino al 31.12.21, consente di ottenere una detrazione fiscale Irpef sulle spese sostenute (tetto massimo di spesa 96.000 € Iva inclusa) per lavori edilizi antisismici su abitazioni e immobili per attività produttive. In particolare:

  • detrazione del 50% per interventi senza miglioramento di classe di rischio sismico, di edifici ricadenti nelle zone 1,2 e 3;

  • detrazione del 70% (75% parti comuni edifici condominiali), per interventi atti a conseguire il passaggio a 1 classe inferiore di rischio sismico;

  • detrazione dell'80% (85% parti comuni edifici condominiali), per interventi atti a conseguire il passaggio a 2 o più classi inferiori di rischio sismico.

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Consolidamento statico e antisismico dei solai
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  • Robertostasi
    Robertostasi
    Venerdì 18 Dicembre 2020, alle ore 11:38
    Secondo me sarebbe meglio fare delle staffe a forma di U, poi bucare ai lati dei travetti fino a fuoriuscire dal soffitto sottostante.
    A questo punto si va nel piano inferiore e si infilano le staffe ad U.
    Basta metterne due o tre di queste staffe per ogni travetto.
    Poi si va nel piano superiore, si posa una verga di ferro, di 2 o tre centimetri di diametro, sulla lunghezza di ogni travetto e si fa una gettata che formerebbe una nuova trave.
    Perchè ancora oggi esistono questi travetti che hanno delle verghe di ferro fine, fine?
    Sono inutili?
    Non sarebbe meglio una verga di ferro grande affogata in una trave di alluminio?
    Sarebbe anche una soluzione un trave di cemento fibrato appoggiato su di una verga di ferro di sezione decente.
    rispondi al commento
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