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L'Altea, detta anche Malvone o Malvarosa, è una pianta dalle infiorescenze molto belle, che cresce spontaneamente in luoghi molto umidi, quali canali e argini.
Può capitare anche di vederne crescere spontaneamente in zone di campagna.
L'umidità è certo il fattore chiave per il suo sviluppo sul piano climatico, ed è una caratteristica che non dovrà mancare, ovviamente, neppure nel caso in cui pensiamo di coltivarla nel nostro giardino di casa.
Assicuriamoci di avere a disposizione un clima mite nella nostra zona, e un ambiente di pianura o collinare per la coltivazione.
La pianta raggiunge un'altezza di 1,20 m, con una fioritura che va da giugno a settembre. I fiori a cui dà luogo sono molto grandi e robusti, oltre che colorati, con diverse colorazioni possibili.
In pratica l'ideale per dare al nostro spazio esterno quel tocco di colore e di fantasia, qualora lo stessimo cercando. I fiori inoltre, hanno una disposizione a spiga.
C'è da dire che l'Altea presenta anche una sua versatilità, poiché non dovremo trovare un punto specifico del giardino per coltivarla, purché sia un punto soggetto a mezz'ombra (quindi con esposizione solare non troppo prolungata).
L'Altea è una magnifica pianta ornamentale per il nostro giardino, ma oltre a ciò ha delle altre caratteristiche, tali da conferirle delle particolari utilità.
Altea fiore: l'Altea è una splendida pianta fiorita, ma anche utile
In particolare, l'Altea è molto usata per la preparazione d'infusi emollienti e aninfiammatorie, viste le corrispondenti proprietà.
Le radici di Altea hanno notevoli proprietà curative, note fin dall'antichità.
Non è un caso che già in tempi remoti si usassero gli infusi a base di radici di Altea per contrastare tutta una serie di mali, e trovandone efficacia.
Torna quindi di particolare utilità nella cura di colite infiammatoria e spastica, gengivite, esofagite, gastrite, glossite (infiammazione della lingua).
Il nome Altea deriva dal greco antico, Altheia, secondo la sua forma latinizzata.
E ricollegandoci a quanto già espresso per le sue caratteristiche curative, la denominazione si basa sul verbo greco althaino, guarire, per l'appunto.
Altea fiore e radici di Altea secche: le proprietà curative ne hanno originato il nome
Si ritiene dunque che il nome Altea, non solo per la pianta, ma anche diffuso come nome femminile, stia per colei che cura, colei che guarisce.
Il nome Altea viene fatto risalire anche dal termine greco Althos, rimedio nella sua traduzione letterale. Ciò parte sempre dalle proprietà officinali, curative della pianta.
Chiediamoci ora dove piantare l'Altea, o Malvarosa, poiché la pianta necessita di un terreno con determinate qualità. Il terreno dovrà essere fertile e molto dotato di sostanza organica.
Altea pianta: vediamo il tipo di terreno adatto
C'è bisogno inoltre che il terreno abbia un livello di pH neutro.
Il terreno poi dovrà essere arricchito, nella fase della concimazione, con un terriccio che sia biologicamente trattato.
Il medesimo dovrà vedere una buona percentuale di micorrize, microrganismi fungini che si legano molto alle radici, apportandone un'azione benefica.
L'Altea può essere seminata nel periodo compreso tra maggio e agosto, e sempre in un ambiente esterno (che si tratti della semina diretta nel terreno, oppure in vaso).
Altea pianta: approfondiamo gli aspetti sulla semina
Per la semina, disponiamo le sementi in superficie, ad una distanza di 45 cm una dall'altra, e avvalendoci di un terriccio umidificato.
A proposito delle sementi, predisponiamo per ciascuna un gruppetto che vada da 3 a 5 semi.
Un accorgmento importante è quello di fare in modo che i semi non vengano ricoperti da uno strato di terra, ma solamente impressi nel terreno stesso, premendoli.
È poi altrettanto importante mantenere i semi in uno stato di umidità fino a germinazione.
Qualora si desideri per la pianta un effetto più denso in fase di sviluppo, dovremo disporre i semi a una distanza inferiore: 30 cm circa andranno bene.
Infine, allo scopo di procurarci dei semi veramente di ottima qualità, facciamo caso a quanto riportato sulla rispettiva confezione. Ad alta germinazione e purezza è un esempio di dicitura che esprime la freschezza dei semi, oltre alla loro elevata qualità.
In merito alla coltivazione, è importante ovviamente un'adeguata irrigazione dell'Altea. La pianta necessita di essere irrigata regolarmente, specie nel corso dell'estate.
Come curare l'irrigazione di una Malvarosa
Nella pratica, dovremo bagnare il terreno nel momento in cui lo stesso diventi asciutto. La pianta resiste in parte alla siccità, pertanto l'azione di bagnare il terreno proprio appena asciutto non dovrà diventare un'ossessione.
Si tratta comunque, è bene ribadirlo, di un'operazione da compiere con costanza.
L'accorgimento importante, nell'irrigazione dell'Altea, è quello di evitare di esagerare inzuppando il substrato di terra della coltivazione. L'Altea, infatti, mal tollera i ristagni d'acqua.
Un altro nodo cruciale è quello di preservare l'Altea da malattie e parassiti. In questo modo potremo ottenere una coltivazione in salute, che riesca a mettere dei fiori bellissimi, in grado di decorare a pieno il giardino, oltre a regalare soddisfazione piena a chi li coltiva.
Altea fiore: l'olio di lino si rivela un ottimo antiparassitario naturale
I problemi che potenzialmente possono interessare l'Altea trovano una propria causa in attacchi da parte di determinati insetti. Possono essere insetti radicali (attaccanti le radici) o fogliari (attaccanti invece le foglie).
In definitiva si dovrà prestare attenzione, con la relativa prevenzione, rispetto a cocciniglie, così come ad acari e afidi. L'applicazione di sapone molle diluito sulla pianta, dà l'effetto di evitare la formazione di fumaggini, e quello di sciogliere la melata degli insetti.
Quest'ultima fa sì che la superficie dell'Altea interessata diventi vischiosa, mentre la fumaggine, costituita da un substrato di funghi saprofiti, consiste in uno strato in grado di impregnare la mano ogni volta che si passerà sulla pianta.
La fumaggine altera anche la visibilità della superficie interessata.
Sempre al fine di proteggere la pianta dagli insetti, si può ricorrere a diversi altri prodotti. Parliamo dell'olio di lino, efficace contro l'azione di diversi insetti, in primis acari e cocciniglie.
Ma anche l'olio di neem, per contrastare afidi, mosche bianche, lepidotteri.
Abbiamo anche il piretro, efficace per cimici e afidi.
L'Altea può essere interessata anche da attacchi di funghi, che si distinguono dalle fumaggini. Le fumaggini infatti alterano l'aspetto visivo, oltre che al tatto, della superficie interessata, ma non uccidono la pianta.
Qui invece si parla di funghi arrecanti delle malattie, malattie fungine appunto.
Muffa, mal bianco, oidio, ruggine, peronospera, ticchiolatura, sono le infezioni che l'Altea può contrarre.
Ma niente paura perché anche qui vi sono i relativi rimedi.
Sono particolarmente consigliabili i prodotti da agricoltura biologica per le cure. Il riferimento è all'uso di zolfo agricolo per il contrasto dell'oidio.
Per le altre patologie da fungo, il rimedio biologico adatto è l'ossicloruro di rame.
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