Allo studio un condono per le piccole irregolarita' edilizie, prima della presentazione della Manovra Finanziaria in Commissione Bilancio.
Condono si, condono no. Questo pare essere il tormentone dell'attivita' politica degli ultimi giorni.
Dopo numerose smentite circa la presenza di un nuovo condono edilizio in Finanziaria, dopo che il Governo si è affrettato a smentire che la sanatoria catastale contenuta nella Manovra da 24 miliardi fosse appunto un condono mascherato, ecco che spunta una nuova ipotesi di sanatoria per interventi edilizi abusivi: quella dei cosiddetti abusi per necessità.
Come ha dimostrato la storia del nostro Paese già in passato, i condoni non sono mai stati presentati in prima battuta direttamente dal Governo, ma sempre in un secondo momento come emendamento da parte di alcuni parlamentari, ed è quello che sta avvenendo anche adesso.
È chiaro che dovremo aspettare i prossimi giorni e l'esame della Manovra in Commissione Bilancio per sapere se la norma ideata da alcuni senatori sarà approvata prima di emettere giudizi definitivi.
Il testo all'esame è lo stesso già presentato dal campano Carlo Sarro insieme ad altri provvedimenti e sottoposto ad alcune correzioni. La proposta Sarro aveva lo scopo di riaprire in Campania i termini del condono 2003 ed ha portato, per il momento, alla sospensione delle ordinanze di demolizione per gli edifici abusivi utilizzati come prima abitazione.
Il testo ora allo studio, invece, riguarderebbe l'intero territorio nazionale e la sua presentazione nasce dal fatto che gli esponenti politici che l'hanno presentato ritengono importante dare la possibilità ad alcuni cittadini di regolarizzare alcune situazioni in cui si trovano per stato di necessità, Tipo: allargo la casa di 50 metri per avere una stanza in più per i figli (Dichiarazione riportata da agenzia ANSA). Si potrebbe obiettare che con 50 metri in più, ai figli si costruisce un miniappartamento, non una stanza…
Comunque, sembrano esclusi dal condono gli abusi di carattere speculativo, come la costruzione di palazzi di molti piani, e anche i piccoli abusi se commessi in zone vincolate dal punto di vista paesaggistico.
Il mini condono allo studio potrebbe essere anche una naturale conseguenza della sanatoria catastale già avviata. Come è chiaro, infatti, gli immobili da regolarizzare dal punto di vista catastale possono essere inclusi in due grandi categorie: quelli irregolari solo per il Catasto, perché non dichiarati all'Agenzia del Territorio, e quindi sconosciuti al fisco, ma costruiti con regolari titoli autorizzativi; quelli non dichiarati per il fatto di non essere regolari neanche dal punto di vista urbanistico, e quindi realizzati abusivamente.