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In questo periodo di emergenza sanitaria anche la vita nell'ambito del condominio può risultare difficile. Il rispetto delle distanze interpersonali di sicurezza, finalizzato al contenimento del contagio da Covid-19, impone la presenza di regole di comportamento volte a contenere il contagio.
Anche in condominio dunque, pur non essendo un'attività produttiva, vista la presenza di spazi comuni, ritenuti luoghi a rischio di contagio, è necessario attenersi alle misure restrittive imposte dal Governo.
Anche se si rimane sempre nell'ambito della propria abitazione, luoghi come i garage, la palestra, il giardino o la lavanderia sono comunque zone in cui si possono creare degli affollamenti contrari alle norme relative al necessario distanziamento sociale.
Inoltre, comportamenti normalmente assunti, oggi non possono più essere adottati, e per lo svolgimento della vita condominiale è necessario seguire regole ben precise per contenere la diffusione del coronavirus.
Ecco un decalogo anti contagio approvato dall'Istituto Superiore della Sanità e dal Ministero della Salute.
Vediamo quali sono le norme di comportamento in condominio che consentono di rispettare gli obblighi imposti dalle direttive nazionali. L'amministratore potrà provvedere a comunicare ai condòmini quelle che sono le buone pratiche da osservare.
L'ascensore, viste le ridotte dimensioni e l'assenza di aperture, è certamente il luogo dove con ogni probabilità i contagi sono più possibili. Per questo è estremamente importante, per poter rispettare le distanze di almeno un metro, prendere l'ascensore uno per volta.
Questo non basta perché sarà comunque necessario fare attenzione quando si toccano le maniglie o i pulsanti perché sarà necessario subito dopo procedere con il lavaggio delle mani con sapone o con disinfettanti se si è fuori casa. In alternativa si può impiegare un fazzoletto usa e getta per toccare maniglie o i pulsanti.
Ovviamente sono esonerati dal rispetto della prescrizione coloro che condividono la propria abitazione.
Per quanto concerne la consegna di posta, lettere raccomandate o pacchi di vario genere, si dovranno osservare le seguenti norme:
Una volta avvenuta l'identificazione del soggetto cui recapitare la posta, il postino dovrà effettuare la consegna senza raccogliere la firma del destinatario. Dovrà depositare la lettera o il pacco nella buca della corrispondenza dell'abitazione o ufficio, in ascensore, o in altro luogo apposito situato presso l'indirizzo indicato dal ricevente.
L'operatore postale è tenuto ad apporre la firma sui documenti di consegna nei quali viene riportata la modalità del rilascio della posta e della sua correttezza.
Per quanto concerne l'attività svolta dal portiere si precisa che quest'ultimo continuerà a svolgere il normale orario di lavoro. In linea con il protocollo di sicurezza anti contagio, il portiere dovrà adeguarsi alle norme che stabiliscono il mantenimento delle distanze sociali di almeno un metro.
Opportuna l'adozione di dispositivi di protezione individuale come mascherine guanti e prodotti disinfettanti. Le misure dovranno essere adottate nei confronti di condòmini e operatori postali.
Il servizio di pulizia delle parti comuni del condominio deve essere effettuato anche al tempo del coronavirus. Risulta essere molto utile effettuare una pulizia periodica poiché essa contribuisce alla sanificazione degli ambienti e dunque al contenimento del contagio.
Vi sono luoghi come l'androne o l'ascensore ritenuti particolarmente di passaggio all'interno dei quali la pulizia è estremamente opportuna. Requisito essenziale per poter procedere è che il personale sia dotato di appositi dispositivi di sicurezza (mascherine e guanti).
Potrebbe inoltre essere utile riorganizzare gli orari di lavoro se questo consente a garantire il mantenimento di un'adeguata distanza di sicurezza. Soprattutto in edifici affollati con molto via vai il cambio di orario e una nuova organizzazione possono rendersi necessari per evitare come estrema soluzione la sospensione dell'attività.
I lavori in condominio possono essere un problema non indifferente in questo periodo di contagio da coronavirus: l'ingresso di operai o idraulici o in generale lavoratori che effettuano attività di manutenzione nelle aree comuni o nelle singole proprietà.
Ne consegue che, se non si tratta di attività strettamente necessarie, sarebbe meglio effettuarne l'interruzione. Si pensi solo alla necessità di eseguire una riparazione che se non effettuata può comportare dei grossi danni per i condomini.
Condizione necessaria è che chi esegue i lavori deve adottare le distanze di sicurezza e i dispositivi di protezione.
Le assemblee di condominio nella modalità ordinaria non potranno più essere effettuate ai tempi del coronavirus. L'assemblea non consente il rispetto delle norme di prevenzione pertanto dovrà essere rimandata.
Qualora ci siano delle questioni da affrontare che non possono essere procrastinate si potranno effettuare delle riunioni in videoconferenza o skype purché tutti i condomini siano dotati delle necessarie apparecchiature e connessioni internet.
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