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L'utilizzo dei condizionatori e/o climatizzatori come alternativa agli impianti per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo ha trovato larghissima diffusione negli ultimi anni. Tale soluzione è quella ottimale perché si hanno minimi impatti su un edificio già abitato, rispetto alla realizzazione di altre tipologie impiantistiche, quando si ha l'esigenza di nuovi impianti.
Abbattere i consumi e ridurre l'impatto ambientale, sono state le linee guida che hanno caratterizzato la progettazione e la realizzazione delle macchine di climatizzazione degli ultimi anni. Caratteristiche ben evidenziate dalle vivaci etichette energetiche esposte sulle stesse macchine, sia per il riscaldamento invernale che per il condizionamento estivo.
In particolare, il 26.07.2011 è stato emanato il nuovo regolamento della Unione Europea con la Direttiva 2010/30 riguardante i consumi di energia dei condizionatori di aria. Il regolamento dovrebbe essere adottato dai 27 Paesi membri dell'Unione Europea a partire dal 1° Gennaio 2013. La direttiva in questione è una elaborazione della direttiva che ha regolamentato le stime dei consumi e le relative descrizioni per circa venti anni.
Uno dei principali limiti delle etichette energetiche definite dalle precedenti direttive, era legato alla stima dei consumi, considerando le macchine in regime di funzionamento a pieno carico. Tale limite è stato superato dalla nuova direttiva, che stima i consumi energetici delle macchine anche in condizioni diverse da quelle di pieno carico, condizioni ad esempio ordinarie che corrispondono a quelle di maggiore utilizzo.
Le nuove etichette energetiche fanno parte di un quadro di iniziative molto ampio, intrapreso dalla Unione Europea, finalizzato a migliorare la progettazione e la diffusione di condizionatori, ed in generale di macchine per il trattamento dell'aria, secondo i principi della ecocompatibilità e della riduzione delle spese energetiche.
Queste ultime, a seguito delle suddette iniziative, dovrebbero portare entro il 2020 ad un risparmio di circa una decina di Twh, dove un T (tera) wattora equivale a mille miliardi di wattora. A partire dal 1° Gennaio 2013, tutti i condizionatori con potenze termiche minori o uguali a 12 kW, dovranno adeguarsi alle linee guida della nuova direttiva, ciò indipendentemente dalla possibilità che hanno le macchine di produrre solo energia termica fredda o energia termica calda e fredda.
Generalmente una macchina per produrre solo energia termica fredda viene identificata come condizionatore, mentre con il termine climatizzatore si intende una macchina in grado di produrre energia termica necessaria sia per il raffrescamento estivo che per il riscaldamento invernale.
Secondo la nuova direttiva, che ha introdotto anche una nuova terminologia per evitare ambiguità, una macchina in grado di produrre energia termica sia calda che fredda viene identificata con il termine condizionatore di aria reversibile. Si specificano, inoltre, le tipologie di condizionatori a singolo condotto e condizionatori a doppio condotto.
Un condizionatore a doppio condotto è un condizionatore situato completamento con tutte le sue parti all'interno dell'ambiente da trattare, diversamente da un condizionatore a singolo condotto.
Un condizionatore o un climatizzatore con una potenza di 12 kW è generalmente della taglia maggiore che può essere utilizzata in ambito civile. Infatti, con riferimento ad una stanza di circa quindici metri quadri, possono essere sufficienti per il riscaldamento mediamente circa 1,5 kW.Tale potenza può ridursi significativamente anche fino a meno di 1kW, nel caso di una stanza che fa parte di un edificio ben isolato termicamente.
Da ciò si desume che 12kW possono ampiamente soddisfare le esigenze termiche di un appartamento di un centinaio di metri quadrati. Il regolamento in questione, tuttavia, con riferimento alle macchine di potenza termica minore o uguale a 12 kW, non si applica alle macchine non alimentate elettricamente.
La caratteristica fondamentale delle nuove etichette è la presenza su di esse di una doppia scala di valori, con riferimenti a funzionamenti ordinari e non, e sono inoltre fornite maggiori indicazioni sulle procedure adottate per le misure dei valori di prestazioni descritti.
La classe A delle, ormai vecchie, etichette energetiche è indicativa di prestazioni ormai superate, visto che i più aggiornati apparecchi possono raggiungere valori nettamente superiori descritti dalla classe A+++. Una corposa documentazione della Direttiva, costituita da 7 allegati, fornisce delle dettagliate descrizioni delle classi e delle procedure di misurazione e di assegnazione delle stesse per le varie tipologie di macchine.
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