Concorso Le Porte della Città

Per sfuggire ad un destino carente socio-culturale, Montemarano ha dato vita a diverse associazioni culturali miranti a promuoverne la storia, la cultura e le tradizioni.
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Montemarano è un comune di circa 3.000 abitanti in provincia di Avellino.
Per sfuggire ad un destino carente dal punto di vista socio-culturale, di cui sono vittime molti piccoli paesi del Sud, nel centro irpino sono nate diverse associazioni culturali miranti a promuoverne la storia, la cultura e le tradizioni.
Tra queste spicca l'associazione AmoMontemarano, nata nel novembre 2007.Montemarano (AV)

L'11 agosto 2009 l'associazione ha organizzato il convegno IncontriAMOci, primo meeting di cultura, società e politica, che ha affrontato una serie di tematiche riguardanti la realtà sociale di Montemarano.

Tra le commissioni intervenute ci fu quella relativa a Opere Edili ed Infrastrutture, presieduta dall'ing. Francesco Cotugno, che si presentò con il tema Monitoraggio e miglioramenti urbanistici del territorio.

Tra i numerosi contributi fu particolarmente interessante quello del geom. Carlo Monaco, membro dell'associazione, dal titolo Dentro e fuori la città.
In essa il geom. Monaco metteva in evidenza l'importanza che un tempo avevano le porte d'ingresso ai grandi centri urbani che rappresentavano un elemento strutturale che riconciliava il rapporto tra l'interno della città e il territorio circostante, ma anche e soprattutto il riconoscimento di un paese, di una civiltà di un popolo, di un territorio.

Da quell'esperienza è nata l'idea di bandire un Concorso d'idee di architettura intitolato Le Porte della Città, con una commissione giudicatrice composta da diverse personalità di spicco, tra cui alcuni membri della stessa associazione AmoMontemarano, come l'Ing. Dott. Antonio Salvio ed il prof. Orazio D'Agnese oltre che personalità del mondo universitario, come il prof. Arch. Pasquale Belfiore, Professore Ordinario della Facoltà di Architettura dell'Università Federico II di Napoli, ed il Prof. Ing. Michele Di Natale, Preside della Facoltà di Ingegneria della Seconda Università di Napoli di Aversa.
Per l'iniziativa è stato stanziato un budget di premi di ca. 3000 euro.
Le porte delle città nascevano per varcare le mura costruite per difendersi dall'assalto dei "barbari".
Scomparsa questa esigenza, sono sparite anche le mura e con esse, le porte come elemento identificativo delle città.

Oggi l'ingresso alla città è segnalato quasi esclusivamente dalla cartellonistica, che deve seguire precise regole basate sugli standard internazionali.
Ridisegnare il varco, la porta, l'ingresso, può rappresentare un modo per ridare un'identità alle nostre città, sempre più anonime come conseguenza della globalizzazione.

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